Cani e prossemica

prossemicacaninaVi siete mai soffermati ad osservare l’atteggiamento del vostro cane quando si relaziona con i propri simili o con altri individui, umani e non?
Come cambia il suo linguaggio del corpo a seconda delle distanze che lo separano dagli altri o della sua posizione nello spazio?
Potreste aver notato un rizzare di orecchie, del pelo, un leccarsi le labbra, uno scodinzolare, un’improvvisa necessità di mettersi naso a terra e annusare attorno, un irrigidirsi di muscoli, un piazzarsi davanti al proprietario… e tanti altri segnali che al non intenditore quasi sempre sfuggono. Oppure, li avete notati, ma non siete riusciti ad associargli un significato.
La disciplina scientifica che studia il modo in cui gli individui sfruttano lo spazio attorno a sé per comunicare con gli altri usando il linguaggio del corpo si chiama Prossemica.

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L’Antropologo E. T. Hall

Fu L’antropologo Edward T. Hall a coniare e identificare un modello di distanze definite interpersonali.
Lui divise le distanze in quattro tipi:

prossemica canina

Distanza intima: questa è la zona in cui il cane intrattiene i suoi rapporti intimi e affettivi, e quindi anche fisici.

Distanza personale: a questa distanza può esserci del contatto tra cani e individui che hanno già stabilito un rapporto di confidenza. Tra cani, in questa zona, possono verificarsi attività di gioco.

Distanza sociale: a questa distanza i cani imparano a conoscere chi hanno di fronte, annusano, captano informazioni e decidono se è una presenza amica o nemica.

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Distanza pubblica: A questa distanza non c’è alcun contatto fisico tra i cani e gli altri individui, al massimo visivo.

Perché è così importante conoscere la prossemica quando parliamo dei cani?

I cani si servono principalmente del linguaggio corporeo per comunicare con gli altri. Persino la sua posizione nello spazio rientra nella vasta gamma di segnali che ci rivelano qualcosa sulle sue emozioni, sugli stati d’animo e quindi le intenzioni. Saper individuare e decifrare il suo linguaggio del corpo, ci consente con una buona probabilità di prevedere le loro reazioni e quindi avere la possibilità di evitare comportamenti inadeguati, indesiderati e persino pericolosi per il cane stesso e per gli altri.
Queste distanze variano da cane a cane, dall’ambiente in cui si trova e dalle persone o dagli animali che si trovano nel suo raggio d’azione.
Rispettare le distanze (sopratutto tra cani al guinzaglio!), assumere una posizione del corpo appropriata e muoversi con un approccio corretto è sicuramente un buon modo per evitare incidenti indesiderati!
Violare lo spazio intimo del cane con l’approccio sbagliato può provocare nel cane reazioni non gradite tra cui anche aggressioni, sia che si tratti di cani a noi sconosciuti, sia che si tratti del nostro cane.
Molte delle aggressioni documentate nei notiziari scaturiscono il 99% delle volte da un errato comportamento dell’uomo e non del cane, perciò prevedibile ed evitabile!
Questo può verificarsi se ad esempio sporgendoci sopra la testa del cane, allunghiamo la mano sulla sua testa per accarezzarlo.
Nel galateo canino questo gesto può essere interpretato come una dichiarazione di guerra, perché nel suo linguaggio avvicinarsi frontalmente e sovrastare l’altro, è un gesto di minaccia, di sfida e di dominanza. Guardare un cane sconosciuto fisso negli occhi è percepito come un affronto.
Se il cane abbassa le orecchie e arriccia il muso facendo mostra delle sue zanne, vuol dire che avete superato la soglia di tolleranza e sarà più saggio allontanarsi ad una distanza a lui più gradita.

Imparare a comprendere il concetto della prossemica applicata al rapporto con il cane è fondamentale proprio per evitare incidenti e per possedere la chiave comunicativa che ci permette di interagire in maniera corretta ed efficace con il nostro amico a quattro zampe.

Cani e prossemicaultima modifica: 2019-02-09T22:03:17+01:00da ReveSportyDogs