Piccolo artigiano della musica

Riccardo il musicista e Mario il paroliere, la collaborazione


La collaborazione artistica: Chi sono Riccardo Ronsivalle: musicista, cantante, arrangiatore. Mario Di Bella: paroliere. Si sono conosciuti da ragazzi a Catania. Riccardo, più giovane, seguiva le evoluzioni musicali del fratello Angelo e del suo socio perenne: Mario. Riccardo fin da piccolo (sei, sette anni,) partecipava a concorsi canori per giovanissimi. Vinceva abbastanza spesso. La sua voce era un piccolo miracolo di potenza e intonazione. E così si è mantenuta fino a i giorni nostri.  Mario ha sempre amato la poesia, la letteratura, la filosofia.  Entrambi sono stati folgorati sulla strada della “ Buona novella” di De Andrè. La musica e la poesia insite in quell’album non potevano passare inosservate.  Un altro modo di comporre, un’altra intenzione, era possibile.  Quello fu l’incipit, l’inizio.  Ma è chiaro che tutto il mondo musicale è stato esplorato con curiosità e bramosia, voglia di imparare, voglia di studiare e aggiornarsi. Da allora è cominciata una scalata alla composizione. Cantare gli altri non bastò più.  Ci fu un periodo “ romano” quando Riccardo si trasferì a Roma con la famiglia. Ci fu un periodo lunghissimo milanese in cui iniziò una fitta collaborazione per suonare nei localini di Brera e nel frattempo concepire nuovi brani. Dal 2011 è iniziata una nuova fase di collaborazione. Rubando il tempo e le nottate alla vita, Mario e Riccardo hanno deciso di intensificare e ottimizzare l’impegno compositivo.  In genere Mario scrive i testi e li propone a Riccardo. A volte succede il contrario. Nei loro brani c’è lo sguardo stupito sul mondo e sulla vita. La pietas verso gli altri e verso se stessi. Il tentativo di “capire” come porsi davanti al nostro tempo, di leggerne i drammi o le bellezze nascoste. La riflessione sui grandi temi. La ricerca di un io sociale che possa competere con i troppi “io” dell’egocentrismo e dell’autoreferenzialità. Ma anche semplici considerazioni sulla vita di tutti i giorni. Quella della gente comune. Quella a cui Mario e Riccardo appartengono.