Piccolo artigiano della musica

La genesi di un testo


“Niente è come il sole” Faccio l’insegnante. Sono in contatto perenne con i miei nuovi e vecchi alunni. Ovviamente vedo le loro chat e tutto quello che c’è dentro. Specialmente nello stato wozzap. Una mia ex allieva, delusa in amore, ha cominciato a postare immagini terribili, macabre, nere, con schizzi di sangue a imbrattare coltelli e quant’altro serva a esprimere distruzione e autodistruzione. Le foto del suo viso erano incorniciate da un cappuccio scuro. Lo sguardo perennemente accigliato e incazzato col mondo. Il ghigno maligno di Joker a sfidare il bene. Questo trend è andato avanti per settimane. I commenti che accompagnavano le immagini erano dello stesso tenore dei suoi stati d’animo. “Ci sono persone, dentro di me, che sono morte e non lo sanno”. Questo è stato uno dei più teneri. Poi, la reazione. Per uscire da questo tunnel ha cominciato a frequentare concorsi di bellezza, a posare seminuda per qualche pubblicità locale, a fare la scema in tv locali con le gambe incrociate in bella vista per fare da cornice estetica a trasmissioni sul calcio e altro. Suppongo senza essere pagata o ricompensata con pochi euro. Tutto rigorosamente riportato sullo stato wozzap. Niente di male? Vita normale? Cose che capitano? Certo. Ma la ragazza aveva anche un grande talento per la danza. Una disciplina in cui si suda, ci si impegna per ottenere risultati, si guarda avanti per tempi medio lunghi. Investimento per il futuro. Di lei conoscevo questo. Unitamente all’orgoglio e ai sacrifici dei genitori che ne assecondavano la passione. E invece? E invece ha deciso di volere tutto e subito. Lasciatemelo dire. È la malattia, spesso contagiosa, di tanti ragazzi. È la stessa logica di chi decide di fare il rapinatore? Mi sono ribellato. Mentalmente, dico. Dentro a ogni ragazzo brilla l’energia del sole. Aiutiamoli a non disperderla. Mission impossible ?