Tenerezza

Tenerezza

Natale 2018

 

Riccardo, dove sei?

Alla stazione di Attigliano, sto aspettando Francesca che arriva da Roma.

 

C’è freddo?

Freddo? Qui nevica che Dio la manda! E il treno come al solito è in ritardo.

 

Cosa fai nel frattempo?

Ballo e tento di riscaldarmi. Guarda non vedo l’ora che scende da quel treno. Poi ci infiliamo in macchina e andiamo a casa.

 

Bella la vita del pendolare!!!

Sti cazzi! Guarda, non so da quanti anni facciamo ‘sta vita. E quanti altri ancora ne devono passare.

Ma io una casa a Roma non me la posso permettere. Tra l’altro non mi piacerebbe nemmeno. Sono abituato ai miei silenzi. Il caos mi tramortisce. Sto bene in paese.

 

Certo, però tutta una vita così …

E beh, sveglia alle cinque, ritorno col buio, stanchezza cronica. È la normale vita del pendolare. Però adesso che scende, cambia tutto. Mi basta guardarla in faccia per ritrovare la serenità. Scusa, ti devo lasciare…

 

Si, ciao.

Penso con tenerezza a tutte queste vite di cui nessuno parlerà. Penso a tutti i pendolari che sono appesi a un treno che li riporti a casa. Penso al sorriso o agli altri umori che troveranno dietro a quella porta.

Come cantava Dalla: “….l’impresa eccezionale, dammi retta, è essere normale …”

Buon Natale

 

Tenerezzaultima modifica: 2019-12-18T12:13:19+01:00da Riccardo.Ronsivalle