Dieta metabolica

La dieta metabolica ha lo scopo di velocizzare il metabolismo troppo lento facendoti bruciare abbastanza calorie durante la giornata e riuscire a trasformare completamente i meccanismi che regolano l’assimilazione e la elaborazione delle sostanze nutritive.
La dieta metabolica ha lo scopo di velocizzare il metabolismo troppo lentofacendoti bruciare abbastanza calorie durante la giornata e riuscire a trasformare completamente i meccanismi che regolano l’assimilazione e la elaborazione delle sostanze nutritive.
La dieta metabolica è stata studiata per permettere anche alle persone che hanno un metabolismo lento di perdere peso attraverso uno stile alimentare mirato alla diminuzione di determinati macro nutrienti che ostacolano la perdita di peso e all’aumento di altri che la favoriscono.
Quindi l’obbiettivo primario della dieta metabolica non è semplicemente perdere peso ma velocizzare il metabolismo con la dieta, variando la scelta degli alimenti, gli orari e la frequenza dei pasti in base all’azione che hanno carboidrati, grassi e proteine sul corpo e sul metabolismo.
La dieta metabolica viene strutturata in modo molto rigida, controllando quindi le porzioni, la qualità degli alimenti concessi, gli orari dei tre pasti principali e la frequenza degli spuntini spezza fame.
Il regime alimentare si basa sul una tassativa e radicale riduzione dei carboidratie un aumento di proteine e grassi in modo da costringere il corpo ad utilizzare i grassi come fonte di energia da bruciare e non i carboidrati come comunemente avviene.
Ora vediamo le regole di base sulle quali si reggono i fondamenti della dieta metabolica per dimagrire accelerando il metabolismo, quindi bruciando più calorie durante la giornata.
COME FARE AD AUMENTARE IL METABOLISMO CON LA DIETA

Come abbiamo visto la dieta metabolica ha l’obbiettivo di trasformare il corpo da una macchina brucia carboidrati ad una macchina brucia grassi, in modo da andare ad attaccare direttamente le cellule di grasso senza passare prima dagli zuccheri e in ultimo ai grassi come comunemente avviene.
La prima regola della dieta metabolica è chiarire se si ha un metabolismo lento, normale o veloce ed in base a questo strutturare lo schema alimentare personalizzato.
Cosa significa avere un metabolismo lento?

E’ molto semplice, chi ha un metabolismo lento significa che solamente per espletare le normali funzioni metaboliche vitali per sopravvivere (metabolismo basale) come la respirazione, la circolazione sanguigna, la digestione ecc.. senza fare nient’altro, quindi in una condizione di riposo brucia poche calorie.
Sembra troppo semplice ma il metabolismo basale incide dal 60 al 70% del dispendio energetico totale nella giornata, quindi basta un aumento del metabolismo basale di pochi punti percentuali in più per ottenere un dimagrimento molto veloce e duraturo.
Un metabolismo normale significa avere processi energetici che si verificano nel nostro organismo per ricavare energia dal cibo che funzionano nella norma, mentre essere tra i fortunati che hanno un metabolismo veloce significa che il dispendio energetico del metabolismo basale è molto alto, la persona con un metabolismo basale alto, pur non facendo una vita frenetica o sport, brucia naturalmente più energia del normale e quindi fa fatica a mettere su peso o addirittura dimagrisce con troppa facilità.
Ma come riesce la dieta metabolica ad aumentare il metabolismo?

Il metabolismo è il tassello su cui andare a premere per poter perdere peso perché tra i tre principali fattori che regolano la perdita di peso (metabolismo, attività fisica e termogenesi condotta dagli alimenti) il metabolismo basale è quello che incide maggiormente.
Grazie ad una suddivisione dei pasti in modo controllato, a menù vari, ad una prima colazione obbligatoria, a 4 – 5 pasti al giorno, alla scelta degli alimenti in base all’indice glicemico e ad un po’ di sport fatto 3 volte alla settimana è possibile aumentare il metabolismo.

LE FASI DELLA DIETA

La dieta è composta da una fase iniziale detta fase di valutazione della durata di un mese circa dove il corpo viene sottoposto ad una forte riduzione della dose di carboidrati susseguita da una piccola fase di aumento della dose di carboidrati che serve a scoprire la quota minima di carboidrati da assumere quotidianamente necessaria a perdere peso e non avere effetti collaterali.
Dopo la fase di valutazione c’è la fase di mantenimento che viene impostata a seconda della risposta fisica ottenuta dalla fase di valutazione e prevede un leggero aumento delle calorie per una durata di circa 3 settimane.

Cos’è la fase di valutazione e come funziona?

La fase di valutazione viene suddivisa in due fasi dette fase di scarico della durata di 12 giorni in cui la quota dei carboidrati viene radicalmente ridotta susseguita dalla fase di carico della durata di 2 giorni in cui la dose di carboidrati aumenta e questa alternanza va ripetuta per una seconda volta (esempio: 12 giorni di scarico + 2 giorni di carico + 12 giorni di scarico + 2 giorni di carico = 28 giorni fase di valutazione).
Fase di scarico

Per 12 giorni il piano alimentare è prettamente ricco di grassi e proteine dove i macronutrienti vengono suddivisi in:

50-60% di grassi
30 – 50% di proteine
30 g di carboidrati al giorno*
la dose minima dei carboidrati (30 g) può essere aumentata se insorgono effetti indesiderati cone spossatezza e nausea fino alla loro scomparsa.

Fase di carico

Nei successivi 2 giorni alla fase di scarico la quota dei carboidrati aumenta e la ripartizione dei nutrienti diventa:

35 – 55% di carboidrati
15 – 30% di proteine
25 – 40% di grassi
Quanto dura la fase di valutazione? dura esattamente 28 giorni.

Fase di mantenimento

Dopo i 28 giorni di valutazione, quando è stata stabilita la quantità ottimale di carboidrati necessaria per non insorgere in spiacevoli effetti collaterali si passa alla fase di mantenimento.
La fase di mantenimento dura circa 2 settimane ed è composta da 5 giorni di scarico (come nella fase di valutazione) e 2 giorni di carico (come nella fase di valutazione), in questo modo il corpo diventa una vera e propria macchina brucia grassi.

COME INIZIARE LA DIETA

Per iniziare la dieta metabolica come prima cosa è bene pianificare la suddivisione dei pasti e relativi orari, che secondo le regole della dieta devono essere 4 o meglio 5 pasti al giorno suddivisi in 3 pasti principali (colazione, pranzo e cena) + 2 spuntini (metà mattina e metà pomeriggio), perché mangiare spesso ti permette di aumentare il metabolismo.
La seconda cosa da fare è rendersi conto di cosa significhi mangiare 30 grammi di carboidrati al giorno (dose minima della fase di valutazione), perché nella dieta metabolica i carboidrati sono gli unici alimenti che devono essere pesati.

Quindi vediamo uno schema semplice e veloce che ti fa capire a cosa corrispondono 30 grammi di carboidrati raffinati:

30 g di pane bianco
40 g di pasta raffinata
6 biscotti normali
30 grammi di corn flakes
35 grammi di riso bianco
38 grammi di orzo perlato
45 grammi di quinoa
35 grammi di muesli con nocciole e frutta secca
35 grammi di cous cous
5 crackers salati
6 di crackers a basso contenuto di grassi
5 fette biscottate
5 gallette

Ecco a cosa corrispondono 30 grammi di carboidrati da alimenti integrali:

60 grammi di pane integrale
35 grammi di riso integrale
48 grammi di pasta integrale
43 grammi di pasta di kamut
43 grammi di pasta integrale
7 crackers integrali
5 fette biscottate integrali
Questi sono i prodotti a basso contenuto di carboidrati per poter aumentare le porzioni e non sforare la quota di carboidrati giornaliera (30 grammi):

8 biscotti integrali Cereal
7 fette biscottate Cereal
un pacchetto e mezzo di crackers senza lievito Cereal
2 fette e mezzo pane a fette Cereal
Quindi attenzione alle associazioni, se mangiamo fette biscottate a colazione e vogliamo mangiare un po’ di pane a cena dovremmo limitarci a 2 fette biscottate (10 grammi di carboidrati) + 20 grammi di pane bianco (20 grammi di carboidrati).

Se scegliamo i prodotti integrali possiamo mangiare 3 fette biscottate (15 grammi di carboidrati) + 30 grammi di pane integrale (15 grammi di carboidrati).

Se ci indirizziamo su alimenti low carb possiamo mangiare 3 fette biscottate (18 grammi di carboidrati) + una fetta di pane (12 grammi di carboidrati).

ALIMENTI CONCESSI CON PROTEINE E GRASSI

Gli alimenti concessi in maniera libera senza basarsi sulla grammatura e sul conteggio delle calorie sono i cibi ricchi di proteine e grassi che permettono di bruciare calorie direttamente dal grasso.
Ecco una lista degli alimenti maggiormente utilizzati in metabolica:

Carne:

pollo
coniglio
manzo
cavallo
vitello
tacchino
salsiccia
agnello
bresaola
mortadella
wurstel
prosciutto crudo
prosciutto cotto

Pesce:

spigola
orata
gamberetti
tonno
merluzzo
salmone
sgombro

Formaggi e latticini:

parmigiano
pecorino
gruviera
ricotta
latte intero
yogurt intero
Verdura:

zucchine
melanzane
spinaci
finocchi
bietola
insalata
carciofi
pomodori
funghi

Frutta secca e frutta fresca:

ananas
pesche
arancia
pompelmo
mandarini
albicocche
kiwi
mele
pistacchi
noci
mandorle
nocciole
Condimenti:

olio extravergine di oliva
burro
maionese
sale e pepe
aceto
olio di semi

ALIMENTI DA EVITARE CON TROPPI CARBOIDRATI

Gli alimenti sconsigliati nella dieta metabolica sono quelli con IG (indice glicemico) alto, ossia quegli alimenti che una volta assunti provocano un effetto dannoso sul glucosio presente nel sangue e quindi sull’intero organismo.
L’effetto prodotto dagli alimenti ad alto indice glicemico, in linea generale dipende dalla quantità di zucchero presente nell’alimento che mangiamo, quindi più l’alimento è ricco di zuccheri e quindi di carboidrati, più verrà innalzata la glicemia nel sangue e maggiore sarà il picco di insulina dopo aver mangiato ed il picco di insulina è una delle cause dell’aumento di peso e dell’accumulo di grasso nel corpo.
Gli alimenti sconsigliati che hanno un indice glicemico alto sono quelli raffinati come ad esempio pane bianco, pasta normale e non integrale, farina e preparati a base di farina come i lievitati e tutta la frutta e verdura con alte percentuali di zuccheri:

Carne:

maiale
Pesce:

anguilla
Dolci:

tutti i dolci e tutte le preparazioni che prevedono l’uso dello zucchero, del miele, della melassa, dello sciroppo d’acero e naturalmente niente gelati, cioccolato ecc..

Verdura:

cavoli
broccoli
carote cotte
verza
ravanelli
Frutta:

cachi
fichi
uva
cocco
banana
Condimenti e bevande:

bevande gassate anche se light
strutto
ketchup

MENÙ DA ESEMPIO

Ecco un semplice menù da esempio per capire cosa mangiare durante la giornata, con un esempio di menù per la fase di scarico, un menù per la fase di carico e un menù per la fase di mantenimento.

Menù fase di scarico 12 giorni

Colazione: un bicchiere di latte intero, 1 uovo, frutta secca a piacere Spuntino: frutta fresca a piacere o secca a piacere Pranzo: manzo o vitello, zucchine o finocchi, olio extravergine di oliva, frutta secca a piacere Merenda: yogurt intero Cena: merluzzo o spigola spinaci o bietole, frutta secca a piacere
Menù fase di carico 2 giorni

Colazione: una tazza di latte intero, 3 fette biscottate con marmellata Spuntino: frutta fresca a piacere Pranzo: un piatto di pasta al pomodoro e basilico con olio e parmigiano Merenda: yogurt intero Cena: gamberetti o salmone al forno con verdure a piacere + 2 fettine di pane integrale
Menù fase di mantenimento (5 giorni di scarico + 2 giorno di carico)

GIORNO SCARICO

Colazione: un frullato di frutta + una manciatina di cereali Spuntino: una spremuta Pranzo: pasta alle verdure + insalata a piacere Merenda: spremuta di arancia Cena: sogliole al forno + contorno di verdure + 2 fette di pane

GIORNO CARICO
Colazione: una tazza di latte intero, 3 fette biscottate con marmellata o miele Spuntino: mela Pranzo: un piatto di pasta ai gamberi + insalata mista Merenda: una mela Cena: formaggio primosale o robiola + contorno di verdure + 2 fette di pane

ASPETTI POSITIVI

I punti forti di questa dieta a detta dei sostenitori di questo regine dietetico sono un iniziale veloce dimagrimento stimato indicativamente di 5 chili di perdita di peso al mese, più di 1 kg a settimana, l’accelerazione del metabolismo permettendoti di perdere peso, conquistare il peso forma e non avere il rischio di riprendere i chili persi grazie ad un definitivo sblocco del metabolismo lento.
Inoltre la dieta metabolica grazie ad un aumento della dose di proteine e ad una rigorosa diminuzione dei cibi ricchi di carboidrati come pasta, pane e lievitati, ti permette di aumentare la massa magra, conservando il tono muscolare.
Cosa non meno importante, questo regine alimentare risulta molto pratico e semplice da seguire perché non si devono pesare gli alimenti, non si devono contare le calorie e non è necessario mangiare sempre e solo a casa propria ma è molto semplice fare questa dieta anche per chi pranza spesso fuori e ha una vita frenetica.

ASPETTI NEGATIVI

I punti deboli della dieta metabolica a detta dei detrattori di questo sistema dietetico riguardano i possibili problemi al fegato e ai reni che potrebbero verificarsi in quanto un eccessivo e brusco aumento di proteine e grassi e una dieta “monocorde” che permette di mangiare solo alimenti ricchi di proteine e grassi potrebbe causare scompensi fisici da non sottovalutare.
Tra i rischi più riscontrati ci sono una iniziale sensazione di stanchezza generale, spossatezza e malessere generale con possibili casi di mal di teste e nause.
L’alto apporto di grassi e proteine potrebbe inoltre causare un aumento del colesterolo ed altri problemi di salute da non prendere alla leggera.

EFFETTI COLLATERALI E RISCHI PER LA SALUTE

Danni al sistema nervoso

Il corpo per vivere ha bisogno di carburante e la benzina del corpo umano è il carboidrato, senza carboidrati il corpo non funziona più correttamente.
Il glucosio è necessario per il corretto funzionamento del sistema nervoso centrale, per il trasporto di ossigeno e in generale per compiere tutte le attività metaboliche essenziali alla vita; una drastica riduzione dei carboidrati per un periodo prolungato potrebbe comportare spiacevoli effetti collaterali.

Chetosi

La formazione di corpi chetonici è un meccanismo di sopravvivenza che il corpo attua in risposta a una repentina diminuzione di glucosio per sopravvivere, ma che ha numerosi effetti collaterali come stanchezza, nausea, giramenti di testa e vomito.
Leggi l’articolo di approfondimento sulla chetosi.
Problemi intestinali

Una dieta povera di frutta, verdura e quindi di fibre potrebbe comportare stitichezza e pesantezza, quindi per ovviare a questo sarebbe consigliato mangiare una porzione di verdura cotta o cruda a pranzo e cena.

PER CHI È CONSIGLIATA

La dieta metabolica è consigliata per alcune tipologie di persone come ad esempio coloro che praticano bodibuinding, fitness e allenamento per la l’accrescimento muscolare.

PER CHI È SCONSIGLIATA

Questa dieta è sconsigliata alle persone che soffrono di patologie renali, chi soffre di alterazioni alla tiroide, alle donne in gravidanza e allattamento.

( La sottoscritta declina ogni responsabilità legata a possibili conseguenze di tale dieta e invita a seguirla cotto sorveglianza medica!)
firma pera 2

Caserecce con polpette verdi

Ingredienti

350 G Pasta Tipo Caserecce
300 G Patate Lessate
200 G Spinaci Bolliti
50 G Formaggio Parmigiano
1 Cucchiaio Pangrattato
1 Uovo
1 Cipolla Piccola
400 G Polpa Di Pomodoro
1 Mazzetto Maggiorana
4 Cucchiai Olio D’oliva
Sale
Pepe

Preparazione

Schiacciate le patate e raccoglietele in una ciotola. Strizzate molto bene gli spinaci, tritateli ed uniteli alle patate con il parmigiano, il pangrattato, l’uovo, sale e pepe. Impastate bene e formate delle polpette grandi come nocciole. Fatele rosolare nell’olio rigirandole delicatamente su tutti i lati. Tritate la cipolla e tenetele al caldo nel forno. Nel loro condimento rosolate la cipolla precedentemente tritata. Versate la polpa di pomodoro, profumata con la maggiorana, salate e pepate. Cuocete al dente le Caserecce in abbondante pasta salata. Scolatele, versatele in un piatto di portata fondo, distribuitevi sopra le polpettine e condite con la salsa di pomodoro. Servite a piacere con parmigiano grattugiato.

firma fragole4

Arriva la Befana!

befana-citta2

Fate nanna, piccolini,
nei lettini
bianchi e belli come panna;
fate nanna!
Dal castello delle fate,
ch’ è lassù, lontan lontano
fra le nevi immacolate,
al camino vien, pian piano
la Befana, ricca e buona,
che vi dona
cavallucci, bamboline
e balocchi senza fine.
Glieli porta l’asinello,
forte e bello,
che le orecchie ha lunghe assai:
se vi sente, o bimbi, guai!
Fate nanna, piccolini,
nei lettini
bianchi e belli come panna;
fate nanna!

firma Antonia1

Lecca -lecca per la calza della Befana

I lecca-lecca industriali possono contenere additivi coloranti e aromatizzanti, che non possono certamente essere considerati dei toccasana per la salute dei più piccoli. I lecca-lecca possono essere preparati in casa a partire da uno sciroppo da realizzare con zucchero di canna e con del succo fresco di arancia o di limone ottenuto spremendo gli agrumi; altrimenti è possibile optare per dei succhi di frutta biologici.

Utilizzate 50 millilitri del succo prescelto ogni 100 grammi di zucchero di canna. Versate il succo e lo zucchero in un pentolino, mescolate per fare in modo che si sciolga il più possibile, quindi accendete il fornello e mescolate di tanto in tanto fino a quando non otterrete la consistenza del caramello semi-liquido. Prima che si indurisca, versate il caramello su di una teglia da forno unta con dell’olio aiutandovi con degli stampini per biscotti per dare forma ai lecca-lecca. Inserite uno stuzzicadenti, che farà da bastoncino, in ognuno di essi, e lasciate raffreddare.
fonte:https://www.greenme.it/mangiare/altri-alimenti/9371-calza-della-befana-caramelle-e-dolciumi-fai-da-te
firma arancio

Crostini con noci e gorgonzola

Ingredienti:
• 1 forma di pane
• 150 g di gorgonzola
• 8 noci
• 1 cucchiaio di Latte

Introduzione
Un antipasto ricco di sapore, per palati raffinati amanti del mangiar bene!

Preparazione
Tagliate il pane a fette e deponetele ben distanziate su una teglia unta di olio. Accendete il forno, portatelo ad una temperatura di 180°C e infornate il pane appena affettato, girando di tanto in tanto per ottenere una doratura uniforme. Amalgamate la gorgonzola con il latte e mescolate sino ad ottenere una crema abbastanza densa e compatta. Sminuzzate poi i gherigli di noci e versateli nel composto appena realizzato. Spegnete infine il forno, spalmate sui crostini la crema di gorgonzola e servite su un vassoio da portata.

Accorgimenti
Per un formaggio più cremoso, potete scaldare i crostini in forno per 5 minuti dopo averli farciti.

Idee varianti
Per un gusto più particolare, aggiungete sui crostini un po’ di miele: si accosta benissimo con il gorgonzola.
fonte:http://www.gustissimo.it/
firma pera 2

Muffin all’avena

Ingredienti:
375 ml di farina bianca
175 ml di fiocchi d’avena grandi (tradizionali)
15 ml (I cucchiaio) di lievito in polvere
5 ml (1 cucchiaino) di sale
3 ml (mezzo cucchiaino) di cannella macinata
250 ml di zucchero di canna scuro, pressato, da dividere
2 uova
250 ml di yogurt bianco
150 ml di latte
125 ml di olio vegetale
150 ml di uvetta

Richiedono pochi passaggi e poca pulizia a fine preparazione, prevedono ingredienti che dì solito tengo nella dispensa e sono gustosi, ma anche salutari.
Nella ricetta potete usare qualsiasi altro tipo di frutta secca al posto dell’uvetta. Le ciliegie o i mirtilli essiccati sono tra i miei preferiti.

PER 12 MUFFIN

• Preriscaldare il forno a 200 °C
* Foderate con pirottini di carta una teglia per muffin da 12 stampi

In una ciotola grande mescolate farina bianca, fiocchi d’avena, lievito, sale e cannella.
In una ciotola media mescolate 175 ml di zucchero di canna, uova,
yogurt, latte e olio fino a ottenere un composto ben omogeneo.
Aggiungete il composto con le uova al composto con la farina e rimestate fino a che tutti gli ingredienti si amalgamino. Incorporate lentamente l’uvetta.
Dividete equamente l’impasto negli stampi dei muffìn. Spolverizzate con lo zucchero di canna rimasto.
Fate cuocere nel forno preriscaldato per 25 o 30 minuti o fino a che la superfìcie dei muffin diventi dorata e uno stuzzicadenti inserito al centro delle tortine ne esce pulito. Appoggiate la teglia su una griglia e lasciate riposare per 3 minuti, poi
trasferite i muffin sulla griglia a raffreddare.

firma fragole4

Cotognata invernale

Ingredienti

700 G Mele
300 G Arance
1 Busta Pectina (fruttapec Cameo)
800 G Zucchero

Preparazione

Mondare, sbucciare le mele e tagliarle a pezzetti fini. Metterle quindi in una pentola alta ed aggiungervi le arance, precedentemente sbucciate e passate al passaverdura. Mescolarvi il fruttapec. Portare ad ebollizione e far bollire per un minuto circa, mescolando in continuazione, e aggiungere solo ora, gradatamente, lo zucchero. Riportare ad ebollizione e sempre mescolando far bollire per 8 minuti a fuoco vivace. Togliere dal fuoco e mescolare per un minuto circa, facendo dissolvere l’eventuale schiuma. Versare la cotognata fluida ancora bollente in vasetti preriscaldati e chiudere ermeticamente. Capovolgere i vasetti per 5 minuti.

firma ananas 2

Cassata al forno

Ingredienti

Per La Pasta Frolla:
500 G Farina
200 G Burro
200 G Zucchero
3 Uova
1/2 Bicchiere Vino Marsala
Per Riempire:
500 G Ricotta
150 G Zucchero
Vaniglina
1 Arancia (scorza)
Alcune Gocce Cioccolata

Preparazione

Pasta frolla: fai ammorbidire il burro. Impasta tutti gli ingredienti (se hai un robot da cucina fa tutto lui), fai una palla e avvolgila nella carta di alluminio, metti in frigo per almeno un’ora, poi la puoi usare. Per riempire: frulla (o passa) la ricotta con gli altri ingredienti tranne la cioccolata; alla fine aggiungi le gocce e metti la crema in frigo; usala per riempire la pasta frolla e metti in forno a 200 gradi per mezz’ora; sforna, copri la superficie con zucchero a velo e cannella in polvere; metti in frigo per almeno due ore.

firma ananas 2