Penne con broccoli e acciughe

La ricetta di oggi è una deliziosa idea per utilizzare le ottime verdure di stagione come i broccoli e può essere  usata anche come piatto unico.
La ricetta è  velocissima e buonissima ve lo assicuro!
Vediamo gli ingredienti e il procedimento.

Tempo di preparazione 10 Minuti

Tempo di cottura 20 Minuti

Ingredienti per 4 persone:

250 g di pasta (io ho utilizzato le penne poichè questo formato di pasta ha lo stesso tempo di cottura dei broccoli perciò potrete cucinarle insieme)
250 g di broccoli (puliti)
3 filetti di acciughe sott’olio
1 spicchio d’aglio
240 ml di Olio Extravergine D’oliva
Sale
due mestoli di acqua di cottura.

Preparazione:

Pulite i broccoli sminuzzandoli.

In una padella antiaderente mettete 250 ml di olio extravergine, uno spicchio d’aglio, 3 filetti di acciughe e un pizzico di peperoncino (se lo gradite).
Appena inizia a soffriggere spegnete.

In una pentola mettete l’acqua per la pasta e quando arriva a bollore versate insieme pasta e broccoli (penne e broccoli hanno lo stesso tempo di cotura perciò le penne sono adatte per fare questo piatto).

Mentre la pasta e i broccoli stanno cuocendo, prelevate un paio di mestoli di acqua di cottura e mettete da parte.
Arrivati a cottura scolate il tutto.
Rimettete nella padella insieme con il soffritto di olio e acciughe, il formaggio grattugiato e l’acqua di cottura che avete tenuto da parte.

Mescolate energicamente per formare una deliziosa cremina.
Servite.
Buon appetito!

Fonte della ricetta:
https://blog.cookaround.com/cucinandoconlialavanilla/penne-con-broccoli-e-acciughe/

Frittelle di farina di castagne

Ingredienti

25 Cl Latte
4 Bicchierini Rum
1 Rametto Rosmarino
1/2 Arancia (scorza Gialla)
1 Cucchiaio Zucchero
1 Pizzico Sale
200 G Farina Di Castagne
Alcuni Cucchiai Olio D’oliva (o Strutto Di Maiale)
Per Servire:
Zucchero

Preparazione

Nel frullatore mettere: 25 cl di latte caldo; 4 bicchierini di rum; le foglioline di un rametto di rosmarino; la scorza (il giallo) di mezza arancia; 1 cucchiaio di zucchero e un pizzico di sale. Frullare benissimo fino a disintegrare ed omogeneizzare il tutto, quindi versare il liquido ottenuto in una zuppieretta, nella quale, in precedenza, sia stata messa 200 g di farina di castagne.
Con una forchetta rigirare e impastare a lungo fino ad amalgamare perfettamente ogni cosa in una pastella abbastanza consistente (aggiungere qualche altro cucchiaio di farina se necessario)
Poi, a grosse cucchiaiate, mettere, 3-4 per volta, tutto questo composto con qualche cucchiaio di olio di oliva o di strutto di maiale. Far friggere 4 minuti su una parte e 3 sull’altra, quindi sgocciolare, far asciugare qualche attimo su carta assorbente l’unto in eccesso, quindi unire nel piatto con le altre due frittelle (riso e mela), spolverare di zucchero e, bollente, mandare in tavola.
fonte della ricetta:https://blog.giallozafferano.it/lacucinaverdementa/frittelle-di-farina-di-castagne/

Polpette di maiale, pane raffermo e pecorino


Gli ingredienti:
500 g di carne di maiale macinata
3 uova
250 g di pane raffermo grattugiato fine
60 g di formaggio pecorino grattugiato fine
l spicchio d’aglio
1 trito di prezzemolo abbondante
olio extravergine per friggere Q.B.
sale

In una capiente scodella versare pane, aggiungere le uova, la carne macinata, il pecorino, lo spicchio d’aglio tritato e prezzemolo.
Amalgamare bene: se il composto risulta molliccio, aggiungere altro pane grattugiato.
Dopo aver impastato tutti gli ingredienti, con le mani bagnate fare delle palline della grandezza desi-derata.
Portare a fuoco medio la padella con l’olio di frittura e versare le polpette a una a una, facendo at-tenzione che non si sovrastino.
Quando saranno belle dorate, con una schiumarola toglierle e adagiarle su carta assorbente.
Servirle calde.

fonte della ricetta:https://blog.cookaround.com/cucinandoconlialavanilla/polpette-di-maiale-pane-raffermo-e-pecorino/

…..Quando i bambini non mangiano

Che sia dopo lo svezzamento o da più grandicelli, l’inappetenza è una preoccupazione costante dei genitori.
Cosa fare?
È la dannazione di tutti i genitori.

“Mio figlio non mangia questo”, “mio figlio non mangia quello”.
E poi “fa un disastro a tavola”, “spesso non mangia proprio, vuole solo giocare”.
“E non parliamo di quando lo portiamo al ristorante”.

Che disastro il rapporto tra bambini e gastronomia: loro, i più piccoli, hanno tutto un mondo da scoprire, mentre i grandi hanno un’educazione alimentare da trasmettere.
Come risolvere il problema?

I “terribili” due anni
Se lo “sciopero del cibo” si manifesta nei primissimi anni di vita del bambino, e cioè subito dopo lo svezzamento, ci troviamo di fronte a una normalissima fase della crescita: gli Americani la chiamano i “terrible two”, i terribili due anni. Il piccolo inizia a percepire sé stesso e a costruire la sua identità. E il “no” al cibo o ad alcuni cibi, di solito, è la prima affermazione della sua identità. Altro che capricci, quindi: può essere perfino un segnale positivo. Quanto ai pasticci a tavola, a questa età il piccolo tende ad assaggiare e scoprire sapori diversi, anche toccando i cibi: giusto lasciarlo fare, dunque. Anche perché, pasticciando, pian piano riuscirà a prendere da solo i cibi e a soddisfare la fame, soddisfacendo il suo desiderio di autonomia e facilitando il ritorno dell’appetito. Bene, ma cosa fare di fronte al rifiuto di un cibo nuovo? Inutile insistere, secondo i pediatri. Ma non mettiamoci una pietra sopra: prima di decretare che un cibo “non gli piace” occorre provarci e riprovarci, anche 10 volte se necessario. Capita, poi, che ad essere rifiutati sono quasi sempre i cibi più sani, come le verdure. Qui occorre che gli adulti diano l’esempio mangiandole loro stessi, evidenziando il loro gradimento e colorando i piatti dei nostri bimbi con pomodori, carote o prezzemolo. O magari, attorno ai 4-5 anni, dandogli la forma di animali o personaggi dei cartoni animati. Un esempio? Un bel piatto di piselli a forma di rana, con i ravanelli o le cipolle come occhi e la carota come bocca. La regolarità dei pasti e lo stare tutti insieme a tavola sono altri fattori che, in genere, aiutano.

No a facili scorciatoie
E se il problema riguarda i bimbi più grandicelli, attorno ai 6-7 anni? Molti genitori risolvono il problema con la pizza, l’hamburger o la classica cotoletta con le patatine fritte. Per poi lamentarsi, magari, dell’obesità infantile. Trasmettere invece la propria cultura e le proprie tradizioni alimentari (sarà poi lui, crescendo, a metterci del suo) è quanto di più importante per la crescita del bambino. Per farlo, tra le armi migliori c’è sicuramente il buon esempio degli adulti. Ma anche un certo decisionismo: lasciarsi tiranneggiare e offrire sempre alternative al cibo sgradito è un errore capitale. Nessun bambino, davanti a un piatto pieno, si lascia morire di fame! Certo, occorre anche una certa variabilità. I bimbi, quando sono molto piccoli, tendono a mangiare sempre gli stessi cibi, ma con la crescita sono sempre più propensi alle novità, purché presentate in maniera progressiva e non traumatica.

Sapori semplici
Per venire incontro ai gusti dei bimbi, che in genere non amano i sapori troppo forti e i piatti elaborati, si sono da sempre cimentati grandi chef, con risultati non sempre all’altezza per i piccoli, implacabili giudici. Meglio allora affidarsi all’esperienza: per quanto riguarda i primi, oltre al tradizionale sugo di pomodoro, il pesto e gli asparagi di solito sono delle ottime carte da giocare. Per i bimbi che non amano il pesce, un bel ragù di mare può essere la soluzione giusta, magari con una spolverata abbondante di prezzemolo per dare colore al piatto. Tra i secondi, puntate sugli involtini ripieni con prosciutto crudo e salvia, oppure abbinate alle carni o al pesce i funghi o i carciofi, solitamente bene accetti dai più piccoli. Il solito cruccio sono le verdure. Vi lanciamo qualche idea: melanzane impanate al forno, patate in tutte le salse, spiedini di verdure, pannocchie bollite o arrostite, insalate miste con pomodori e carote e non semplicemente verdi. Ma provate, di tanto in tanto, anche qualche piatto più raffinato ed elaborato: uno chef in erba, magari, potreste riconoscerlo da qui.
Fonte della ricetta:https://blog.cookaround.com/milleeunapappa/quando-i-bambini-non-mangiano/

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Colomba pasquale alle mandorle

Vediamo come preparare la colomba alle mandorle fatta in casa!
TEMPO PREPARAZIONE
15 MIN
TEMPO COTTURA
50 MIN
PORZIONI
6 PORZIONI

INGREDIENTI:
• 300 g di farina di mandorle
• 130 g di farina
• 300 g di zucchero
• 8 albumi
• 200 g di scaglie di mandorle
• 160 g di burro
• zucchero a velo

PROCEDIMENTO
Imburrate uno stampo a forma di colomba e rivestitelo sul fondo e lungo tutto il bordo con le scaglie di mandorle. Montate a neve ben ferma gli albumi con 150 grammi di zucchero. Lasciate fondere a bagnomaria 150 grammi di burro fino a farlo diventare biondo. Mescolate la farina di mandorle con 150 grammi di zucchero e la farina. Amalgamate agli albumi le farine e il burro, mescolate bene il tutto e versate delicatamente l’impasto nello stampo cosparso di zucchero a velo. Cuocete in forno caldo a 180° quaranta minuti circa. Ritirate, lasciate riposare cinque minuti, sformate e servite.
Fonte dela ricetta:https://blog.giallozafferano.it/unadonnaincucina/colomba-pasquale-alle-mandorle-2/
firma Cuoca Sveglia

Muffin alla banana e cioccolato

Ingredienti per 18 muffin:
3 banane + 1
70 ml di olio e.v.o.
50 gr. di fecola di patate
35 gr. di farina di farro
35 gr. di nocciole tritate
120 gr. di zucchero di canna
1 bustina di lievito per dolci
80 gr. di cioccolato fondente in pezzi
In una ciotola schiacciare 3 banane; aggiungere l’olio, lo zucchero, la fecola, la farina, il
lievito e le nocciole e mescolare bene.
Aggiungere il cioccolato in pezzi.
Versare il composto nei pirottini di carta e posizionare le rondelline della banana rimanente sulla
superficie.
Infornare a 180° per circa 25/30 minuti o finché i muffin saranno gonfi e dorati.

Fonte della ricetta:https://blog.cookaround.com/milleeunapappa/muffin-alla-banana-e-cioccolato/