E ora che le cene all’aperto non le puoi più fare, quanta gente inviterai il sabato sera, mia cara?
Non lo so, questa storia dell’isolamento mascherato da distanziamento mi fa impazzire. Ma che vita stiamo vivendo, Eryn?
Di certo non una vita a misura d’uomo; però dobbiamo proteggerci, anche a costo di isolarci. Non abbiamo scelta.
Ma brava, la fai facile, tu! La tua casa non è mai stata un porto di mare, ma un eremo per pochi eletti.
Che sciocca che sei, concedo udienza anch’io, è solo che mi centellino un po’. Tuttavia stavamo parlando di te. Insomma, come ti regolerai d’ora in avanti?
Non inviterò nessuno, ecco quello che farò. Poi si vedrà.
Da qualunque lato la si voglia guardare, la condizione attuale finisce con l’essere straniante, è come ingerire un veleno a rilascio prolungato, fingendo sia un toccasana. Sentirsi defraudati degli altri, chi l’avrebbe mai immaginato? Non ci resta che attendere le prime esibizioni muscolari dell’inverno. Sarà più facile darsela a bere.