Madre

40 Immagini estetiche creative del mondo

Ritengo che non sia più rinviabile provare a dedicarle un pensiero, quindi lo faccio adesso, prima che il tramonto mi riconsegni all’abituale stato di inerzia durante il quale l’incursione pressoché costante dei ricordi dolorosi ridesta il rimorso per giorni che avrebbero potuto e dovuto essere edificanti e che invece, per colpa mia, si sono risolti in risvolti di sordido menefreghismo.

È un anno esatto che mia madre manca dalla sua casa, dove tuttavia non è stata dimenticata; al contrario, come succede spesso con i defunti, è diventata figura insistita di un corollario di rimandi tra i quali il meno attendibile è il più emotivamente coinvolgente. Il dramma vissuto in solitudine, giacché non trova udienza negli altri, è il prezzo che pago per essere stata una figlia discutibile, di sfaccendata ricercatezza e inutile quotidianità.

Ti ho voluto bene, mamma.

Talor m’assido in solitaria parte,
Sovra un rialto, al margine d’un lago
Di taciturne piante incoronato.
Ivi, quando il meriggio in ciel si volve,
La sua tranquilla imago il Sol dipinge,
Ed erba o foglia non si crolla al vento,
E non onda incresparsi, e non cicala
Strider, nè batter penna augello in ramo,
Nè farfalla ronzar, nè voce o moto
Da presso nè da lunge odi nè vedi.
Tien quelle rive altissima quiete;
Ond’io quasi me stesso e il mondo obblio
Sedendo immoto; e già mi par che sciolte
Giaccian le membra mie, nè spirto o senso
Più le commova, e lor quiete antica
Co’ silenzi del loco si confonda.

Giacomo Leopardi, La vita solitaria

Madreultima modifica: 2020-11-13T16:16:05+01:00da Eryn_gium