ROLEX CELLINI

Rolex Cellini, la nobile celebrazione del Rinascimento italiano

La storia e le caratteristiche del Rolex Cellini

Tra il Trecento e la seconda metà del Cinquecento l’Italia visse una rinascita culturale, da qui il nome di quella corrente nota come Rinascimento. Un rinnovamento architettonico, artistico e letterario che vide Firenze protagonista indiscussa.

Su Ponte Vecchio, uno dei simboli della città, tra i negozi di orafi e orologiai, si erge imponente la statua di Benvenuto Cellini, sapiente scultore e orafo rinascimentale, il più grande dell’epoca, in grado di trasformare le pietre preziose in forme artistiche.

È proprio a lui che Rolex Panerai Replica dedica la sua collezione più nobile e classica: modelli che rappresentano il patrimonio orologiero della Casa, rivisitati in chiave moderna.

Linee sobrie e raffinate, materiali pregiati e dettagli minuziosamente elaborati nel rispetto dei codici dell’arte orologiera.

Lo stile Rolex è perfettamente interpretato dalla cassa: realizzata unicamente in oro bianco o Everose (lega prodotta nella fonderia della Maison), dalla tradizionale forma tonda e dal diametro di 39mm.

Il suo profilo ricorda la sagoma della celebre cassa Oyster, e la lunetta include bombatura e zigrinatura, seppur in forma lieve e discreta, in omaggio a uno dei codici estetici più riconoscibili della Maison Rolex.

Gli orologi Cellini coniugano la ricerca estetica con una grande attenzione alla funzionalità: la cassa impermeabile presenta la corona a vite e ha il fondello pieno, che nasconde (e protegge) il movimento.

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I Cellini Time, Date, Dual Time e Moonphase sono certificati Cronometri Superlativi, attestazione che garantisce prestazioni eccellenti grazie ai rigorosi test a cui sono sottoposti i calibri.

In conformità con l’estetica degli orologi eleganti di stile classico, i segnatempo sono dotati di cinturini in alligatore, nero o marrone, chiusi da una fibbia ad ardiglione in oro.

Il Cellini Time è l’essenza stessa del tempo: segna ore, minuti e secondi. Il quadrante chiaro e semplice s’ispira alla classica tradizione orologiera, reinterpretandone però i codici in un’elegante modernità. Il perfetto connubio tra passato e presente è evidente nei numeri romani allungati e stilizzati, così come negli indici applicati più lunghi e scanditi dal passaggio della minuteria. Questi prestigiosi segnatempo sono animati dal movimento cronometro automatico di manifattura.

Cellini Date

I Cellini Date segnano lo scorrere del tempo, giorno dopo giorno. All’indicazione dell’ora dei Cellini Time, si aggiunge l’informazione della data con un calendario a lancetta come nei segnatempo di una volta. Il contatore, cerchiato d’oro e rifinito con una lavorazione guilloché al centro, è posizionato a ore 3.

Cellini Dual Time

I Cellini Dual Time regalano l’illusione dell’ubiquità temporale, segnando in contemporanea l’ora di due diversi fusi orari. Grazie al sottoquadrante posizionato ad ore 6, è possibile leggere insieme l’ora del luogo in cui ci si trova, indicata dalle lancette principali dell’orologio, e quella di un posto lontano che si vuol sentire più vicino. In un solo sguardo.

Per distinguere le ore del giorno e della notte del secondo fuso orario, i simboli del sole e della luna sono visibili all’interno della minuteria del piccolo contatore. Il centro del quadrante ospita grandi lancette a gladio, di cui quella delle ore può essere regolata in modo indipendente su qualsiasi fuso senza interferire con la corretta marcia dell’orologio.

Cellini Moonphase

Una seducente musa per i più illustri poeti, un soggetto artistico che ha sempre incantato per il suo fascino misterioso: la luna.

Il quadrate laccato bianco, segno dell’attenzione che la Casa ginevrina ha dedicato ai materiali più pregiati nel vestire l’orologio, ospita un disco smaltato blu a ore 6 in cui sono rappresentate la luna piena e la luna nuova: la prima raffigurata attraverso un disco in ferro proveniente da un meteorite, l’altra con un sottile cerchio dorato.

Le fasi lunari si leggono mediante un indicatore a freccia sul contatore, in corrispondenza del quale si posizionano, nel corso di un ciclo, la luna piena e quella nuova. Omega replica Precisione garantita dalla Maison: i cicli lunari sono corretti per i prossimi 122 anni. La lettura della data sulla traccia esterna del quadrante è un omaggio ai modelli vintage.

 

I Rolex Cellini sono gli interpreti indiscussi dell’anima classica e tradizionale della Maison e non sorprenderà sapere che a scegliere questa collezione sia stato uno tra gli uomini più influenti del Mondo: l’ex presidente degli Stati Uniti d’America, Barack Obama.

LA STORIA DEL MIO ROLEX

Gli appassionati di orologi non possono evitare di imbattersi in Rolex. Oggi ci sono molte leggende che ruotano intorno alla marca fondata da Hans Wilsdorf nel 1905. Ma perché chi compra orologi sceglie Rolex? Cosa rende i modelli così popolari? Ogni Rolex racconta una storia, e in questo articolo i nostri autori ci parlano della storia del loro Rolex.

“Penso che il Rolex Explorer sia il più sfortunato tra i modelli della marca ginevrina: spesso nemmeno gli appassionati di orologi riconoscono a prima vista che si tratta di un Rolex replica. Sicuramente questo è dovuto alla mancanza della lente Cyclope e al design minimalista. Per questo è in perfetto contrasto (o equilibrio) con il mio Datejust bicolore, ref. 16013, che risulta molto più appariscente e raffinato.

 

Fondamentale per la mia scelta d’acquisto è stato Sir Edmund Hillary, che ha scalato la montagna più alta del mondo con un Rolex Oyster Perpetual al polso. Rolex vedeva questa spedizione come la possibilità di dimostrare le resistenza dell’orologio anche in condizioni estreme. Inoltre tutta l’attenzione generata da questo evento è stata un’ottima campagna pubblicitaria per la marca di orologi. Ancora una volta un Rolex è stato partecipe di un momento storico molto importante! Probabilmente Rolex è l’unica marca del settore a vantare un simile colpo di marketing. In quanto “avventuriero per hobby” e persona che ama viaggiare, mi identifico particolarmente con la storia di questo modello.

 

Il Rolex Explorer è un orologio essenziale ed offre proprio ciò che gli avventurieri coraggiosi vogliono: una chiara indicazione dell’orario. Personalmente apprezzo il quadrante ordinato privo di datario e gli indici ad ore 3, 6 e 9 ben visibili, che garantiscono un’ottima leggibilità. La lunetta è altrettanto sobria e rinuncia all’indicazione dei tempi di immersione o di un secondo fuso orario; è dunque un orologio che posso perfettamente abbinare ad un completo o indossare in spiaggia. Invece trovo che, per esempio, i modelli Submariner e Sea-Dweller non siano indicati per un contesto lavorativo. Alcuni penseranno che la cassa di “soli” 36 mm sia troppo piccola, invece è perfetta per il mio polso e mette in risalto il fascino vintage dell’orologio!

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Nel complesso trovo che l’Explorer I sia uno dei modelli di Rolex più interessanti e allo stesso tempo atipici: una perfetta unione di sobrietà e prestigio.”

Rolex GMT Master “Pepsi”

 

Rolex GMT Master “Pepsi”

“Il Rolex GMT Master “Pepsi” è da sempre l’orologio della marca ginevrina che preferisco. Alcuni trovano che i colori siano troppo appariscenti, ma a me piacciono moltissimo: la combinazione di lunetta blu/rossa, quadrante nero e cassa in acciaio è stato proprio il motivo per il quale ho comprato il mio primo Rolex vintage. Inoltre apprezzo molto che la cassa del GMT Master sia leggermente più sottile e piccola (almeno visivamente) rispetto a quella dei Submariner dello stesso periodo. Naturalmente il modello è dotato della funzione GMT, che devo ammettere di non usare spesso. Oltre all’orologio stesso, mi ha interessato la storia della Pan Am e il suo legame con Rolex, nonostante non sia questa la ragione principale per cui ho scelto questo GMT Master. I veri motivi che mi hanno spinto a comprarlo sono la sua estetica e la sua comodità al polso.

 

All’epoca un mio caro amico stava lavorando per un commerciante di orologi. Gli ho detto di avvisarmi nel caso in cui gli fosse capitato un bel Rolex GMT Master referenza 1675. Io possedevo un altro orologio vintage a cui questo commerciante era davvero interessato, così ci siamo accordati per scambiare l’orologio e una somma di denaro con un GMT. Qualche mese dopo la nostra prima conversazione, mi ha scritto un messaggio e mi ha mostrato una foto dell’orologio che aveva tenuto da parte per me. Abbiamo fissato un appuntamento e nel giro di qualche settimana ero in viaggio verso Francoforte per andare a prendere il mio “nuovo” Rolex GMT Master 1675 “Pepsi”. Era dotato di un cinturino più moderno, ma sono stato di nuovo baciato dalla fortuna. Tramite un altro amico di Cipro ho trovato bracciale Jubilé del periodo corretto: il tocco finale per completare il mio Rolex GMT vintage.

 

Negli ultimi anni i prezzi dei Rolex vintage sono saliti alle stelle, per questo non ho usato il mio così spesso come ero solito fare. Sono un po’ restio ad indossarlo più frequentemente perché lo adoro e voglio mantenerlo in buono stato il più a lungo possibile. replica hublot Ho anche altri orologi vintage che meritano di essere indossati, molti dei quali mi piacciono tanto quanto il Rolex, ma per motivi differenti. Nonostante ciò, il GMT Master “Pepsi” è uno dei pezzi centrali della mia collezione: è un segnatempo davvero speciale che è sempre al centro dell’attenzione quando lo indosso alle riunioni degli appassionati di orologi o alle cene tra collezionisti.”

ROLEX DAY-DATE: LA STORIA

Oggi scopriremo insieme la storia di un orologio che… la storia l’ha fatta.

In catalogo dal 1956, il primo ad indicare sia la data che il giorno della settimana, l’orologio che è stato eletto all’unanimità “Il Presidente” del nostro mondo: ovviamente, parliamo del Rolex Day-Date.

Il suo nome completo è Oyster Perpetual Day-Date e viene presentato da Rolex Replica Watches nel 1965. Il pubblico capisce immediatamente che si tratta di un orologio senza rivali, grazie alla sua innovativa finestra ad ore 12 che indica per intero il giorno della settimana.

Rolex rende inizialmente disponibile il disco settimanale in 11 lingue diverse, ma visto il successo planetario di questa pietra miliare, oggi è possibile scegliere tra ben 26.

 

Per rendere chiara la natura diplomatica di questo orologio, pensato per l’élite politica e dirigenziale, la cassa ed il bracciale (disegnato specificamente per questo modello, col nome di “President“) sono disponibili unicamente in metalli preziosi.

Il nuovo orologio di Rolex può essere scelto in due varianti, la ref. 6510 con ghiera liscia e la ref. 6511, con ghiera zigrinata detta “millerighe” per la fitta decorazione. Entrambe le referenze sono mosse entrambe dal calibro 1055.La cassa ha un aspetto leggermente bombato, che richiama i precedenti bubble-back, per lo spessore dato dal meccanismo automatico ed i due dischi del datario.

Dopo appena un anno, queste referenze vengono sostituite dai nuovi Day-Date ref. 6611 (ghiera zigrinata), 6612 (ghiera liscia) e 6613 (ghiera con diamanti)

La più importante differenza dai precedenti modelli è nel movimento: la regolazione a microstella del bilanciere permette di guadagnare la certificazione COSC.

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Un numero molto limitato di esemplari di 6611 presenta una platina del movimento differente, più spessa di 0,1mm. Questi esemplari si possono riconoscere grazie alla specifica referenza 6611B e, per la loro estrema rarità, sono ricercatissimi dai collezionisti.

Se vi chiedessimo di chiudere gli occhi ed immaginare un Day-Date, quasi certamente andreste indietro fino al 1959, anno in cui venne introdotto l’iconica ref. 18xx.

In tutte le sue varianti, questa famiglia di referenze è diventata il canone classico che viene associato al Rolex Day-Date.

Dal punto di vista meccanico, il nuovo meccanismo con 18.000 alternanze/ora riceve la sigla 1555 fino all’anno 1965, per poi essere implementato fino a 19.800 alternanze/ora.

L’ultima modifica arriverà nel 1972 con l’introduzione del fermo macchina per sincronizzare i secondi.

Questi nuovi meccanismi, più sottili dei precedenti, permettono alla cassa di adottare una linea più snella, in linea con i canoni oyster a cui siamo abituati.

Quadranti “Stella”, “Buckley”, metalli differenti… l’unica differenza per quanto riguarda la referenza è però in base alla decorazione. Distinguiamo così: 1802 con ghiera liscia, 1803 con ghiera zigrinata, 1804 con lunetta diamantata, 1806 con decorazinoe “Fiorentina“, 1807 “Corteccia” e 1811 “Morelli“.

Questa difficoltà di individuare il materiale viene superata nel 1977, con l’introduzione della nuova numerazione a 5 cifre. Ad ogni materiale con cui è realizzato l’orologio corrisponde ora uno specifico numero.

Oltre alla nuova numerazione, viene introdotto il vetro zaffiro ed il movimento 3055 con scatto rapido della data.

 

Il modello forse più curioso di Day-Date si trova proprio all’interno di questa serie di referenze. Abbiamo appena detto che ogni metallo riceve un suo particolare numero idetificativo, come ad esempio l’8 per l’oro giallo ed il 6 per il platino (es. 18046 in platino con ghiera diamantata)… ma quando i metalli sono tre contemporanemente?

È questo il caso del “Tridor“, ref. 18039, in cui troviamo un bracciale in oro bianco, giallo e rosa nato per dimostrare la nuova tecnica di fusione molecolare dell’oro messa a punto da Rolex.

Un’altra novità presentata nel 1977 è il Day-Date Oysterquartz, mosso da un movimento al quarzo cal. 5055. Omega Replica Disponibile sia in oro giallo che in oro bianco, è immediatamente riconoscibile per la cassa ed il bracciale integrato, oltre che per la famosa lancetta a scatti.

Se vuoi scoprire di più di questo, a nostro avviso, interessantissimo modello, puoi leggere la storia della linea Oysterquartz nel nostro articolo dedicato.

Sempre negli anni ’70 venne realizzata quella che probabilmente è tra le più rare referenze del Day-Date, considerato al pari di un miraggio dai collezionisti. Ci riferiamo alla mitica ref. 1831, “L’Imperatore“, realizzata in solo 9 esemplari su ordine speciale dello Scià d’Iran, tutti in platino.

ROLEX DAY-DATE: STORIA

Nel 1956 Rolex presenta uno dei suoi orologi più riusciti e amati in assoluto: il DAY-DATE, il primo cronometro da polso automatico, impermeabile, che indica la data e il giorno della settimana in modo completo.

Il Day-Date rappresentò una novità mondiale: era il primo orologio a indicare la data in riferimento delle ore tre, e il giorno della settimana a ore 12.

 

Leggiamo, in un catalogo Repliche Rolex del 1963, che il calendario esisteva in undici lingue, in un opuscolo Rolex del 1979 in 24, mentre nel 1985 in 25 differenti lingue. Oggi la Rolex presenta il calendario in ben 26 lingue.

Studiato appositamente per questo modello il bracciale President: un bracciale a tre maglie arrotondate, creato appunto nel 1956 in occasione del lancio dell’Oyster Perpetual Day-Date, e realizzato solo in oro 18 carati e in platino.

Le prime versioni di Day-Date lanciate sul mercato internazionale furono le referenze 6510 e 6511. Entrambe le referenze montano il calibro 1055, realizzato nel 1954.

Le referenze 6510 e 6511 rimasero in produzione solo per un anno e furono sostituite dalle ref. 6611, 6612 e 6613. Montavano il calibro 1055 con il nuovo bilanciere con vite di regolazione Microstella. Questa modifica al calibro 1055 fece si che le nuove referenze del Day-Date ottenessero la certificazione dell’Istituto Svizzero di Controllo Ufficiale per cronometri (C.O.S.C).

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Nel 1961 appare la ref. 1803 e sui cataloghi troviamo anche le ref. 1804 e 1806. Bisogna aspettare l’anno 1963 per le referenze 1802 e 1807 e il 1966 per l’ultimo Day-Date della serie 1800: la ref. 1811.

Nel 1977 Rolex crea il nuovo calibro 3055 e la referenza passa da quattro a cinque cifre, l’ultimo numero indica il materiale della cassa (si passa dalla serie 1800 alla serie 18000).

Rolex lancia anche l’ OYSTERQUARTZ DAY-DATE e negli anni successivi saranno presentate diverse referenze.

Nel catalogo ufficiale del 1978 appaiono le seguenti referenze:

18026, 18028, 18038, 18039, 18046, 18048, 18049, 18078, 18079, 18168, 18108, 18039Bic, 18129Bic,

Nel 1988 Rolex crea il nuovo calibro 3155, che accompagnerà entrambe le serie 18200 e 18300

A Baselworld 2000, Rolex presenta la seria 118000 con le referenze 118205, 118206, 118238 e 118239. Molte altre referenze saranno create negli anni successivi.

Nel 2008 Rolex presenta il DAY-DATE II, con una maestosa cassa Oyster da 41 mm. realizzata in platino 950 o in oro 18 ct. replica iwc e garantita impermeabile fino a 100 metri.

Il Day-Date II presenta numerose innovazioni tecniche sviluppate da Rolex negli ultimi anni.

Nel 2015 Rolex presenta il nuovo Day-Date 40 con il calibro 3255.

Potete scoprire tutto sui Day-Date nel nuovo libro “Rolex Day-Date”

 

Nel 2016 la Rolex celebra i 60 anni del Day-Date con dei nuovi bellissimi modelli.

STORIA E NASCITA DEL MARCHIO

Gli orologi Rolex sono da sempre considerati sinonimo di classe, eleganza e qualità. Come spesso accade la storia della società e del marchio che le permette di essere riconosciuta in tutto il mondo, hanno un origine a tratti curiosa a tratti influenzata dagli eventi storici che dagli inizi del Novecento hanno caratterizzato le vicende europee.

La storia dei Repliche Orologi Rolex nasce all’inizio del secolo scorso, precisamente nel 1905, quando il venticinquenne Hand Wildsdorf, in collaborazione con il socio e fratellastro Alfred Devis, decidono di fondare a Londra una società che porti i loro nomi, impegnata nell’importazione in Inghilterra di materiale orologiero.

 

Da dove nasce allora la parola Rolex? La parola Rolex è un misto delle parole di origine francese “horlogiere exquise” (che significano orologeria squisita); una parola facile da ricordare e da pronunciare. Solo nel 1908, dunque, a 3 anni dalla fondazione della prima società, viene costituita la Rolex Watch Co.

Il tradizionale e riconoscibile logo con la corona a cinque punte è stato introdotto, registrato e utilizzato come marchio ufficiale solamente nel 1925. Una delle caratteristiche più interessanti e affascinanti della Rolex, che esula dalla qualità degli orologi che produce, è che essa è una società a conduzione familiare. Questa condizione è stabilita per contratto e, come tale, non può essere introdotta nel circuito azionario e ancora oggi, a più di un secolo dalla nascita, mantiene le tradizioni disposte da Wilsdorf e Aegler.

 

Il 1910 è una data significativa per la crescita e l’affermazione della Rolex nella storia degli orologi; è l’anno infatti in cui la società realizza il primo cronometro che ottiene il riconoscimento ufficiale (rilasciato dall’Official Watch Rating Centre di Vienna) per questo tipo di modelli. La novità è che si tratta del primo modello da polso della storia ad ottenere questo riconoscimento.

 

La precisione degli orologi a marchio Rolex è stata fin da subito il grande obiettivo, per molti aspetti rivoluzionario per i modelli da polso, della società, tanto che già 4 anni dopo il primo riconoscimento ne ottiene un secondo: questa volta da parte del britannico Kew Observatory che rilasciò la certificazione di precisione con classe A ad un orologio Rolex, un riconoscimento fino a quel momento riservato e ottenuto solamente dai cronometri marini.

 

Dopo il trasferimento, nel 1919, della sede a Ginevra, nel 1926 arriva il momento del primo orologio impermeabile, resistente all’acqua e alla polvere, realizzato con una cassa sigillata ermeticamente; Oyster, questo il nome dell’orologio impermeabile, è anche il primo prodotto a utilizzare un testimonial: nel 1927, infatti, Mercede Gleitze, una giovane nuotatrice inglese, attraversa in 10 ore il Canale della Manica, con al polso l’orologio Rolex Oyster che, al termine della traversata, era ancora in ottime condizioni. Quale pubblicità migliore per la società di orologi?

Ogni nuovo modello Rolex è stato capace di segnare la storia dell’orologeria internazionale, come quando nel 1931, la casa produttrice brevettò il primo meccanismo, il rotore Perpeatual, a carica automatica, il padre di tutti gli orologi automatici successivi.

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Il 1945 è l’anno del Oyster Perpetual Datejust che, oltre a raccogliere tutte le novità dei modelli precedenti, è il primo cronometro da polso a introdurre la finestrella con la data. Negli anni Cinquanta i modelli Rolex diventano degli orologi professionali che, oltre alle classiche informazioni sull’orario, introducono strumenti adatti al mondo dell’aviazione, delle immersioni in profondità e dell’alpinismo. È il caso del modello Rolex Submariner, un orologio subacqueo in grado di resistere fino a 100m di profondità e realizzato con una lunetta girevole utile ai sub per controllare i tempi dell’immersione.

Il 1956 è l’anno dell’orologio Rolex Day-Date, il primo in oro 18ct e platino, ad avere la finestrella con l’indicazione estesa della data e del giorno della settimana. Questo modello verrà associato inequivocabilmente a tutti i personaggi illustri e i potenti della terra che, al di là delle proprie idee politiche o sociali, avevano comunque tutti al polso un orologio a marchio Rolex.

Dalla fine degli anni Cinquanta e nei decenni successivi la Rolex ha lavorato alla realizzazione di orologi sempre più resistenti alle condizioni più estreme. Ecco quindi il lancio del Cosmograph Daytona (1965), il primo con pulsanti con serraggio a vite,  Omega seamaster il Rolex Quartz (1970) il primo con il vetro in zaffiro, il Rolex Cosmograph Daytona (1988) il primo cronografo a carica automatica.

 

Nel 1985 Rolex introduce l’utilizzo dell’acciaio 904L per la realizzazione delle casse degli orologi. La ricerca della precisione, dell’innovazione e delle tecnologie migliori da applicare al settore degli orologi ha accompagnato la Rolex anche negli anni Novanta e Duemila, con la produzione di modelli sempre più precisi e professionali, mantenendo fede alle idee originarie dei fondatori e mantenendo elevati anche gli standard di bellezza, fascino ed eleganza.