ALLEGRA GIOIA
“ergo” cogito_ergo_sum
Bisognava necessariamente
che io,
che lo pensavo, fossi qualcosa.
E osservando che questa verità, penso dunque sono,
era così salda e certa da non poter vacillare
sotto l’urto di tutte le più stravaganti supposizioni
degli scettici, giudicai di poterla accettare senza
scrupolo come il primo
principio
della filosofia.
Non obbedisco a nessun padrone.
Non ascolto altro che la mia voce.
Non mi piego davanti a niente.
Non conosco il giudizio di nessuno.
Gato Negro é il nome di
un vino cileno,
il mio preferito.
Tutto sta nel nome.
La prima volta che l’ho
assaggiato ho avuto
come l’impressione di
inghiottire un gatto
nero. Un corpo liquido,
scuro come la notte e
dolciastro come il
sangue, che miagolava
scendendo nella mia
gola.
In un racconto di E.A. Poe, il gatto nero é uno strano personaggio che finisce murato vivo, dopo aver condotto il suo padrone alla follia. E quasi mi sembra di sentire i suoi miagolii, striduli e terrificanti, simili a grida di donna.
Cosi’ questo Gato Negro che ogni tanto bevo è un vino misterioso. Raschia la gola e in me si dibatte.
E dalla pancia, quasi fosse quello stesso muro di pietra, il gatto pare urlarmi parole arcane.
Di follia e libertà.
Mai smetterei di guardarti, mai.
E di affondare gli occhi su di te, quasi a volerti
proteggere da non so cosa, con la mia piccola gabbia di sguardi e sottintesi.
Ma non sono gli occhi a guardarti, cosa bella e crudele, é l’anima.
Come un quarto di luna antica, termini il tuo viaggio su di me e mi lasci un sorriso decrescente.
Nella notte scura.
Oscura la vita, oscura. Come la nostra licantropia nostalgia.
Che se solo potessimo azzannarci di mille morsi ardenti, lo faremmo ancora e senza saziarci mai.
Arrivano i giorni senza selva da temere, né dubbi da sciogliere. Non ci saranno labirinti da percorrere.
Questo è ciò che prometto.
Ti regalerò un tempo caldo e felice. Semplice, forse, come io non sono.
La terra sporcherà i miei passi. Ovunque andro’, tu potrai seguirmi, cosi’ come si segue un’idea riempita di sogno.
Il fuoco brucerà il tuo passato. Senza di esso sarai di nuovo leggero, ti sentirai libero. Perché libero è colui che non conosce la colpa del rimpianto