ipotesi di viaggio

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Allora…essendo che sono un’appassionata di viaggi alternativi e low cost oggi vi parlo di una città che è interessante e che si può visitare con pochi soldi.

Ergo: parliamo di Strasburgo.

è una città della Francia orientale, capoluogo della regione Alsazia Lorena del dipartimento del Basso Reno, al confine con la Germania sulla riva sinistra del Reno.

Il suo nome è tedesco perché, in passato, il territorio dell’Alsazia era passato sotto il dominio sia della Francia che della Germania. L’Alsazia fu presa alla Francia dalla Germania (che allora era comandata da Bismark) durante la battaglia di Sedan del 1870.

Strasburgo divenne nuovamente francese dopo la prima guerra mondiale, con la sigla nel 1919 del Trattato di Versailles e di nuovo tedesca dal 1940 al 1945. Durante la guerra la sinagoga della città venne distrutta dai nazisti.

La linea del fronte tra Francia e Germania che nei secoli ha attraversato Strasburgo e la sua regione ha anche diviso le comunità e le famiglie, spesso trovatesi su fronti opposti nei diversi conflitti. Per questo il monumento cittadino ai caduti di tutte le guerre raffigura una madre che regge i corpi di due figli volutamente nudi, cioè privi di qualsiasi divisa o insegna riconducibile ad una particolare fazione.

Nel 1949 Strasburgo venne scelta come sede del Consiglio d’Europa mentre dal 1952 è sede del Parlamento Europeo.

I suoi abitanti sono chiamati strasburghesi (Straßburger, strasbourgeois). La città fa parte di un agglomerato urbano transfrontaliero di 1.145.000 abitanti che comprende anche la città tedesca di Kehl.

Strasburgo svolge il ruolo di capitale politica d’Europa, in quanto sede permanente del Parlamento Europeo e del Consiglio. La città è inoltre un importante centro universitario ed è sede, fra l’altro, dell’Ecole National D’Aministration.

Da Vedere:

La Cattedrale di Notre Dame di Strasburgo

La visita di Strasburgo non può che partire dalla Cattedrale, una delle più alte espressioni del gotico in Europa, “prodigio di grandezza e leggiadria” come la definì Victor Hugo.

La Cattedrale di Notre Dame di Strasburgo
La Cattedrale di Notre Dame di Strasburgo

La costruzione (1015) sorse sui resti di un tempio dedicato a Ercole e continuò per circa 8 secoli fino al completamento della torre avvenuto nel 1878. Dai 142 metri di altezza della guglia si gode uno spettacolo straordinario sulla Grande-Ile e su tutta Strasburgo. Il portale della facciata è considerato la più grande Bibbia del Medioevo per la straordinaria forza narrativa e simbolica. Sopra il portone sono scolpiti episodi della Vità di Gesù, negli archivolti alcuni episodi di vita sacra, ancora più in alto troneggiano le figure di Re Salomone con 14 leoni poi della Vergine col Bambino. L’interno è semplice ma molto ampio con tre protagonisti assoluti: le vetrate colorate, l’Orologio astronomico del 1572 che ogni giorno alle 12.30 (l’orologio è in ritardo è segna le 12) mette in moto un meccanismo con Cristo Benedicente, la processione degli Apostoli e un gallo che canta 3 volte. Infine, davanti all’orologio c’è ilPilastro degli Angeli con 3 ordini di statue.

Piazza della Cattedrale a Strasburgo

Piazza della Cattedrale è il crocevia del centro storico di Strasburgo su cui si affacciano alcuni degli edifici più importanti della città.

Piazza della Cattedrale a Strasburgo
Piazza della Cattedrale a Strasburgo

Oltre alla Cattedrale, da cui prende il nome, colpisce subito la sagoma della Maison Kammerzell, la più bella casa di Strasburgo che il ricco commerciante di formaggi Bronn si fece costuire su alcune botteghe in pietra (ancora visibili). La parte superiore, che ospitava l’abitazione e il magazzino di Bronn, è realizzata tutta in legno e decorata con animali, guerrieri, figure grottesche.Prende il nome dal mercante Kammerzell che l’acquistò nel 1806. Oggi la casa ospita un famoso ristorante di Strasburgo. All’angolo con la casa c’è la Farmacia del Cervo del 1268, la più antica di Francia. La piazza è il luogo più turistico e affollato di Strasburgo, nonché quello dove i ristoranti sono i più costosi e meno tipici.

La Petite-France di Strasburgo

I romanticoni che vogliono approfittare di Strasburgo per fare colpo hanno un’arma segreta: è la Petite-France, la parte più intatta e da cartolina del centro storico, per molti secoli il quartiere dove vivevano mugnai, conciatori e pescatori.

La Petite-France di Strasburgo
La Petite-France di Strasburgo

Le case sono rimaste quelle del 1500, con itetti spioventi, i balconcini con i gerani, le finestre a filo d’acqua. I fienili e i magazzini sono stati sostituiti dai laboratori artigianali e dai negozi di souvenir, ma questo non toglie nulla al fascino del luogo. Uno degli scorci più fotografati della Petite-France è i “Ponts Couverts” (“ponti coperti”) che hanno conservato il nome anche se hanno perso le coperture nel 1700. Le torrette da cui sono dominati servivano da bastioni per la difesa nel caso di attacchi alla Repubblica strasburghese. Poco distante c’è un’altra opera militare eccezionale: è la Diga Vauban, una casa-diga che prende il nome dell’ingegnere militare che l’ha progettata ed ebbe l’idea di utilizzare l’acqua per inondare tutta la parte sud di Strasburgo in caso di attacco nemico. In cima alla diga c’è un belvedere da cui godersi la vista sui ponti e sui tetti di Strasburgo.

I Musei di Palazzo Rohan a Strasburgo

Costruito per alloggiare i principi vescovi, questo bel palazzo nel centro di Strasburgo a pochi metri dalla Cattedrale oggi ospita 3 importanti musei: Belle ArtiArti decorative e il Museo archeologico.

I Musei di Palazzo Rohan a Strasburgo
I Musei di Palazzo Rohan a Strasburgo

La visita inizia dai sotterranei dove il Museo archeologico racconta la storia dell’Alsazia, dai cacciatori di mammut alla civiltà gallo-romana. Il Museo di arti decorative racconta bene quali ricchezze possedessero i cardinali di Strasburgo: porcellane, sculture, quadri, vasellame, oreficerie, tutto lasciato al museo, per fortuna! Il museo più importante del Palazzo Rohan è quello di Belle Arti, uno dei più importanti d’Europa. Un bel percorso dalla nascita della pittura al 1870. L’Italia è ben rappresentata da Giotto, Raffaello, Veronese, Filippino Lippi e Botticelli,Canaletto, Tiepolo, Cima da Conegliano. Presenti anche molte opere di artisti spagnoli, Zurbaran, Murillo, Goya, El Greco e olandesi e fiamminghi (Rubens, Van Dyck). Il 1800 è rappresentato da opere di pittori francesi tra i quali Delacroix, Chasseriau, Corot, Courbet.

Il Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Strasburgo

A pochi passi dalla Diga Vauban c’è il Museo di Arte moderna e contemporanea ospitato in un bell’edificio in vetro costruito nel 1998.

Il Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Strasburgo
Il Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Strasburgo

Il Museo riprende il percorso artistico che nel Museo di Belle Arti (vedi box 4) si ferma al 1870 offrendo un viaggio nell’arte dall’Espressionismo ad oggi. La raccolta permanente include opere di Picasso, Monet, Kandinsky, Duchamp, Ernst e un’intera galleria dedicata aGustave Doré. Il museo offre un bel viaggio nei movimenti più rappresentativi degli ultimi 140 anni: impressionismo, postimpressionismo, arte del Novecento, fauvismo, espressionismo, surrealismo e oltre. Oltre alla collezione permanente, il museo ospita mostre temporanee sulle tendenze artistiche attuali. Non dimenticate, come fanno molti, di salire sulla terrazza a prendere un caffè e godervi lo spettacolo sulla Petit-France e sui Ponti Coperti

 Le Istituzioni Europee

Forse non è il momento storico più adatto per andare a rendere omaggio alle istituzioni europee quindi prendetelo come un consiglio “architettonico”. I palazzi in cui sono ospitati ilParlamento Europeo, il Consiglio e la Corte europea dei diritti dell’uomo sono dei bei soggetti, anche da fotografare.

Le Istituzioni Europee
Le Istituzioni Europee

La presenza di queste istituzioni è valsa a Strasburgo il titolo diCapitale d’Europa, anche se sono pochi i cittadini europei a saperlo. Il Parlamento, costruito lungo la riva dell’III, si visita solo in gruppo, non è quindi prevista una visita individuale. Ci sono molte richieste quindi è opportuno prenotare con molti mesi di anticipo e si può fare direttamente dal sito del Parlamento. A poca distanza, sempre sul III, ci sono il Palazzo del Consiglio d’Europa (Palazzo d’Europa) e laCorte europea dei diritti umani. Il Palazzo non è visitabile all’interno e sono aperte al pubblico solo le udienze (bisogna presentarsi 1/2 ore prima). Le date sono consultabili sul sito Internet. Stesso iter anche per la Corte che richiede una prenotazione obbligatoria per minimo 15 persone (http://www.echr.coe.int/)

Un giro in battello a Strasburgo

Strasburgo è una città interamente costruita sull’acqua del Reno e dell’III, quindi un giro in battello è il modo migliore per scoprirla da una prospettiva insolita.

Un giro in battello a Strasburgo
Un giro in battello a Strasburgo

I battelli della compagnia Batorama partono dal molo vicino alla Cattedrale e offrono due diversi percorsi: Strasburgo storica e Petit-France. Il primotour, disponibile tutti i giorni dell’anno, dura 70 minuti e ci sono da 4 a 22 corse al giorno a seconda dei mesi e costa 9,60 €. Il secondo tour, attraverso il caratteristico quartiere dellaPetite-France, dura 45 minuti e c’è una sola corsa al giorno che costa 7,20 €. L’imbarco si trova a circa 150 metri dalla Cattedrale di Notre-Dame e si raggiunge andando in direzione dell’III.

Il Museo dell’Opera di Notre-Dame a Strasburgo

Ai piedi della Cattedrale in due edifici neo-gotici, c’è un piccolo museo che raccoglie il meglio dell’arte medievale e rinascimentale di Strasburgo, dell’Alsazia e di tutto l’Alto Reno.

Il Museo dell'Opera di Notre-Dame a Strasburgo
Il Museo dell’Opera di Notre-Dame a Strasburgo

Il museo merita una visita soprattutto per 4 capolavori: la coppia di statue che rappresentano la afflitta e vintaSinagoga (l’ebraismo) e la Chiesa, serena e vittoriosa; la Testa di Cristo proveniente da Wissembourg, considerata la più antica vetrata figurativa fin’ora conosciuta; il dipinto degli “Amanti Defunti” una brutale rappresentazione di una coppia ancora in piedi ma già attaccata dai vermi, una riflessione sulla vanità e la fragilità della gioventù, della bellezza e dell’amore. Infine, l’altro capolavoro che merita è il dipinto con Santa Caterina e Maria Maddalena di Conrad Witz, considerato il più importante pittore tedesco prima di Durer.

 Cosa mangiare a Strasburgo

Cominciamo dal vino e dalla birra, che di solito si mettono per ultimi (o non si mettono affatto) negli itinerari gastronomici. Ma qui siamo in Alsazia, una regione dove i birrai si sono riuniti in confederazione già nel 1200.

Cosa mangiare a Strasburgo
Cosa mangiare a Strasburgo

Ancora oggi, metà della birra che bevono i francesi è prodotta nei dintorni. Ci sono centinaia di marche e varietà e oltre alle marche commerciali più famose (Kronenbourg, Fischer, Adelscott) proliferano i microbirrifici ognuno con la propria specialità. Per quanto riguarda i vini, la vicina “Strada dei vini alsaziani” porta sulle tavole Gewurztraminer, Moscato, Pinot bianco, Tokay Pinot Grigio, Pinot Nero, Riesling e Sylvaner. A cosa si accompagnano questi fluidi magici? La cucina di Strasburgo è la sintesi della storia della città, dove convivono raffinatezza francese e consistenza tedesca. Prevale certamente l’animo teutonico nel Choucroute, il cavolo (crauti) grattugiato e messo a salamoiare nelle botti accompagnato con salumi o pesce. Sempre al lato tedesco appartengono gli knack, wurstel che prendono il nome dal rumore che fanno sotto i denti e i fleischenschneke, girelle di carne con pasta, arrotolate e bollite. Al lato francese dobbiamo il pâté de foie gras, che sembra sia stato inventato proprio a Strasburgo, diverse tarte come la flambé, quella di cipolle e la vigneronne (“pasticcio del vignaiolo”) con carni marinate e messe in una pasta sfoglia. Per gustarvi tutto questo, sedetevi in una winstub, la tipica taverna alsaziana con le tovaglie rosse, l’atmosfera rustica e l’oste gentile. Non ve ne pentirete.

Per Dormire: io consiglio di andare con Airbnb. Ci sono appartamenti per ogni tasca ed ogni esigenza, anche per coloro che girano con i propri cani.
ipotesi di viaggioultima modifica: 2016-07-29T12:58:48+02:00da choppi1