TEATRO ROBERTO BOLLE
Tour 2018
Roberto Bolle and friends
Le ultime note a risuonare al ‘Galli’ furono quelle della Madama Butterfly: 75 anni dopo l’opera di Puccini, la musica riprende da Rossini nel 150/o anniversario della sua morte. Il recupero del teatro nato dalla matita del modenese Luigi Poletti – che lo progettò a metà dell’Ottocento appena in tempo per ospitare la prima rappresentazione dell’Aroldo di Giuseppe Verdi che ne curò personalmente l’allestimento – è costato oltre 36 milioni di euro.
Se capisco che in un particolare momento della mia attività sono stanco, e magari decido di dormire prima dello spettacolo, è sicuro che se la serata andrà bene, allora dormirò prima di tutte le successive! Questo non è essere superstiziosi, è qualcosa che ha a che fare con una ricerca del giusto assetto nelle diverse situazioni che capitano.
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Sono onorato di essere uno dei più giovani ambasciatori Unicef: è quanto mai importante dare un segnale ai giovani, facendo capire che tutti possono contribuire ad aiutare nel sociale, e non solo persone affermate, più avanti nell’età.
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Mi piace molto ballare coreografie contemporanee e mi da una soddisfazione immensa.
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Pretendo molto da me, di sicuro più di quello che la natura può avermi dato gratuitamente.
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Dai miei genitori ho sempre avuto un grande supporto. La mia non è una famiglia di artisti, papà vende macchine, mamma è casalinga. Però hanno incentivato la mia passione, mi hanno aiutato a lasciare Vercelli per studiare alla Scala di Milano.
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Ci sono volte in cui è davvero difficile tornare alla sbarra la mattina dopo uno spettacolo, alle 10, per scaldarsi e allenarsi. Ci vuole un rigore che altri mondi che incontro non hanno. Da una parte è difficile, dall’altra è un privilegio perché so di avere altri valori, qualcosa da dimostrare e da conquistare ogni giorno.
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