Non appena una persona compie quarant’anni, ci si aspettano da lui cose strane. Quando li commette, tutti cercano di spiegarlo come una furtiva crisi di mezza età. Ma esiste davvero questo fenomeno?
Il termine “crisi di mezza età” è stato coniato nel 1965 dallo psicoanalista canadese Elliot Jacques per descrivere i problemi di autodeterminazione e riflessione tra i 40 ei 60 anni.
È durante questo intervallo che le persone possono iniziare a chiedersi chi sono, qual è il loro posto nel mondo e quale scopo perseguono nella vita. A questa età le persone iniziano a fare il punto su una parte della loro vita, a fare domande, non è vano che abbiano passato così tanti anni.
Tutto ciò può essere dovuto al deterioramento della salute, con la perdita di alcune capacità e nel tempo. In questi anni, una persona potrebbe già aver sperimentato la perdita di una persona cara, motivo per cui sorgono pensieri pessimistici.
Per rispondere alla domanda se la crisi sia reale o meno, gli scienziati hanno analizzato i dati di oltre mille persone di diverse fasce d’età e sono giunti alla conclusione che la crisi di mezza età non è affatto finzione. Hanno esaminato i dati sulla salute e il benessere delle persone per diversi decenni.
I ricercatori hanno scoperto che intorno ai 45 anni le persone sperimentano un picco di stress lavorativo. I livelli di insonnia, mal di testa, ansia e depressione aumentano notevolmente man mano che le persone raggiungono questa età.
In un momento in cui non sembra esserci motivo di stress, le persone si sentono in crisi. A questi anni una persona di solito ha un buon lavoro, uno stipendio alto e una famiglia, ma anche tutto questo non aiuta nella lotta alla crisi. Il successo sul lavoro non influirà sul deterioramento della salute dovuto all’invecchiamento.
Gli scienziati hanno anche notato che la presenza o l’assenza di bambini in una persona non influisce sullo sviluppo di una crisi di mezza età.
Come risultato dell’analisi dei dati, gli scienziati hanno scoperto che le persone di mezza età hanno maggiori probabilità di soffrire di depressione rispetto ai 60enni o ai 25enni. Inoltre, è a questa età che le persone si rivolgono più spesso ai medici a causa di lamentele di cattiva salute.