Lipofilling — metodo, che oggi sta vivendo una seconda nascita e merita attenzione premurosa. “K&Z” parla del passato e del presente di questa meravigliosa tecnologia.

NesGuardando il velo di novità in cui è avvolto il lipofilling, un approccio come rimuovere il proprio grasso da una zona del corpo per spostarsi in un’altra area (corpo o viso) non è affatto una novità. La prima menzione di tali pratiche mediche apparve alla fine del XIX secolo. Ad esempio, il trapianto di tessuto adiposo dall’arto superiore alla regione del bordo inferiore dell’orbita oculare per riempire la cicatrice sfuggente dopo l’osteomielite. Oppure eccone un altro: trapianto di un lipoma (una neoplasia grassa benigna) dai glutei alla ghiandola mammaria per reintegrare i suoi tessuti mancanti.

La diffusione dell’impatto è stata ostacolata dalle difficoltà tecniche che l’hanno accompagnata. In particolare, il riassorbimento dell’innesto di grasso “spostato” è diventato un ostacolo. Per evitare ciò, uno dei chirurghi mescolò il grasso umano… con quello di pecora. È vero, è bastato rompere un po ‘le proporzioni e sulla pelle è apparsa un’eruzione cutanea, nel punto in cui sono state trapiantate le cellule adipose (in linguaggio medico questo si chiama “letto ricevente”) … A quel tempo, il teoria e pratica del lipofilling erano nel loro primissimo rudimento, hanno avuto una lunga evoluzione.

Avanzamento

Il primo corso di formazione sul lipofilling è stato organizzato nel 1998 in Francia, a Marsiglia, contemporaneamente si introduceva nell’uso professionale il termine “liposcultura” e si definivano le indicazioni per il lipofilling in chirurgia plastica determinato. Una delle applicazioni prioritarie oggi alla risorsa del proprio tessuto adiposo è la chirurgia plastica del seno. Questa può essere una soluzione puramente estetica: correzione di una leggera asimmetria; l’introduzione di autofat insieme all’installazione di protesi per dare al seno l’aspetto più naturale … Oppure può essere un’operazione ricostruttiva – ripristinare la forma del seno dopo una mastectomia.

Oggi la tecnica di prelevare il grasso da una zona donatrice (ad esempio, dall’addome o dalle ginocchia) è radicalmente migliorata. Per l’attenta esecuzione della manipolazione – pur mantenendo l’integrità delle cellule adipose, senza danneggiare i nervi e i vasi sanguigni – sono stati sviluppati dispositivi speciali.

Vivrà!

La questione della massima sopravvivenza del grasso trapiantato rimane una delle questioni chiave. Pertanto, la scoperta che il tessuto adiposo contiene cellule staminali mesenchimali, è stata l’impulso per lo sviluppo di tecnologie di innesto di grasso arricchito con cellule staminali. Si ritiene che non solo attecchisca molto bene, ma contribuisca anche al vero ringiovanimento della pelle. Il chirurgo Roger Khouri, che pratica a Miami, ha inventato un sistema speciale per l’espansione del vuoto esterno del tessuto mammario – quando uno speciale “reggiseno” in silicone viene messo sul petto, che allunga la pelle. Pertanto, l’area della zona ricevente aumenta e, ancora una volta, aumenta la percentuale di sopravvivenza dell’innesto di grasso. Ha successo anche la pratica dell’attecchimento di autofat trattato con il proprio plasma sanguigno PRP…

Determinando i vari modi di “radicamento” affidabile dell’autograsso su un nuovo terreno, prestiamo attenzione al seguente punto: migliore è l’afflusso di sangue nel letto ricevente, più affidabile è l’adiposo spostato il tessuto si deposita al suo interno.

Cos’è la liposcultura

Il concetto di liposcultura è principalmente associato alla perfezione del corpo. Tuttavia, il proprio grasso sta diventando un materiale plastico sempre più popolare per “leps” del viso, migliorandone le proporzioni e ringiovanendo in modo pronunciato.

Se nel caso della modellazione della silhouette si parla solitamente di macrolipofilling (utilizzando quantità sufficientemente significative di tessuto adiposo), allora il ringiovanimento del volto è caratterizzato da microlipofilling e nanoliporiempimento . Il primo ha lo scopo di riempire le rughe profonde e ricreare i volumi mancanti. Il compito del secondo è il ringiovanimento biologico della pelle, migliorandone la qualità (proprietà elastiche, colore, consistenza).

Il lipofilling è facilmente utilizzato in combinazione con un lifting chirurgico. In primo luogo, la ptosi dei tessuti molli viene rimossa mediante intervento chirurgico (mediante escissione, spostandosi in una posizione più alta), quindi l’architettura del viso viene finalizzata con iniezioni di grasso automatico. I principali argomenti a favore del lipofilling (rispetto al contouring con filler) sono la completa biocompatibilità del proprio grasso con i tessuti, la lunga durata dell’effetto ottenuto, la capacità di introdurre una quantità significativa di filler naturale e correggere aree relativamente estese . Tuttavia, ogni tecnica ha le sue caratteristiche e la modellazione volumetrica con i riempitivi non perde affatto la sua rilevanza. Aggiungiamo che il lipofilling è una tecnologia con cui lavorano i chirurghi, non i cosmetologi.

A proposito!

Gli specialisti identificano due principali fattori di successo per il lipofilling:

• l’integrità, la sicurezza dell’innesto adiposo è assicurata da avanzate tecnologie di estrazione e lavaggio della massa grassa;
• distribuzione accurata e uniforme del tessuto adiposo nel letto ricevente.

Opinione di esperti

DorinaDonich, e. MD, specialista in medicina preventiva e anti-age, direttore scientifico di A Swiss Group, responsabile Expert Clinics

ГIl vantaggio principale del lipofilling è che utilizziamo le cellule adipose del paziente, che non possono causare allergie o reazioni di rigetto e conservati nel luogo in cui sono stati trapiantati per molti anni. Un altro vantaggio del metodo è che il volume dell’innesto di grasso può essere piuttosto significativo. Il tessuto adiposo non solo corregge perfettamente pieghe, avvallamenti, rughe e altri difetti, ma, essendo fonte delle proprie cellule staminali, apporta un vero ringiovanimento, e non solo visivo. Prima esegui la procedura, più lentamente invecchierai in seguito!

Nel corso di questa esposizione, utilizziamo microcannule, non danneggiano i tessuti e consentono di lavorare in anestesia locale.