Il diabete di tipo 1 si verifica quando il sistema immunitario di una persona distrugge le cellule beta produttrici di insulina nel pancreas. Negli ultimi anni, gli scienziati hanno imparato a coltivare cellule beta sostitutive.

Sebbene oggi gli scienziati abbiano già imparato a far crescere le cellule beta in laboratorio, i ricercatori stanno ancora provando molti modi per proteggere queste cellule dall’attacco immunitario. Il tuo corpo non vuole accettare quello di qualcun altro, rifiutando attivamente i tessuti artificiali.

Il Joslin Diabetes Center ha trovato una strategia insolita per aiutare a proteggere queste cellule beta trapiantate o rallentare l’insorgenza iniziale della malattia. La ricerca ha dimostrato che il targeting di una proteina chiamata renalasi può proteggere le cellule beta dall’attacco autoimmune proteggendole dallo stress. Gli scienziati hanno anche dimostrato che un farmaco esistente inibisce la renalasi e aumenta la sopravvivenza delle cellule beta in questi modelli di laboratorio.

Il diabete è una malattia autoimmune

Si stanno accumulando prove che i problemi funzionali con le stesse cellule beta possono aiutare a scatenare un attacco autoimmune nel diabete di tipo 1. Una persona può avere geni che rendono disfunzionale la cellula beta, rendendola un bersaglio per il sistema immunitario.

Lo studio del genoma ha identificato una dozzina di geni di interesse. Il più eclatante è stato il gene per la renalasi, studi precedenti hanno dimostrato che è associato al diabete di tipo 1.

I ricercatori hanno quindi creato cellule beta con un gene renalese “knockout” funzionale e cellule normali. Hanno trapiantato queste cellule in topi con diabete autoimmune. Le normali cellule beta sono morte, ma le renalasi knockout sono sopravvissute. Questo è un chiaro modello di ricerca. Se le cellule non sono protette, muoiono.