Fai uno spuntino con il gesso o con le tue unghie? Ti piace il ghiaccio o, peggio ancora, l’argilla? Sei pazzo del gusto del legno? Parliamo delle cinque perversioni più comuni delle dipendenze alimentari.
Pagofagia (mangiare ghiaccio)
La caratteristica principale della pagofagia è il desiderio di mangiare il ghiaccio. Puoi bere bevande ghiacciate e mangiare cubetti di ghiaccio svuotando il congelatore. Questo disturbo non dovrebbe essere preso alla leggera, poiché i sintomi possono peggiorare nel tempo. In uno studio condotto presso l’University College of Medical Sciences and Hospital. Guru Tegh Bahadur (Nuova Delhi, India) ha descritto un interessante caso clinico. Una donna di 42 anni con pagofagia usava solo pochi cubetti di ghiaccio al giorno, ma poi la scala è aumentata a 20-30 cubetti di ghiaccio.
Perché si verifica?
In alcuni casi, la pagofagia può essere la causa o la conseguenza della carenza di ferro e calcio. La mancanza di questi micronutrienti può portare a ulteriori sintomi, tra cui:
- pallore della pelle;
- aumento della fatica;
- unghie fragili;
- vertigini;
- estremità fredde;
- difficoltà di concentrazione;
- convulsioni;
- gonfiore della lingua.
In uno studio giapponese del 2014, a 13 partecipanti su 81 con anemia da carenza di ferro è stata diagnosticata la pagofagia. Questa scoperta supporta l’ipotesi di un legame tra carenze di micronutrienti e perversione alimentare. Inoltre, i pazienti possono mangiare ghiaccio per ridurre uno dei sintomi dell’anemia sideropenica, il gonfiore della lingua.
Altri fattori di rischio per la pagofagia:
- disturbo d’ansia;
- depressione;
- storia familiare di disturbi alimentari;
- gravidanza.
Onicofagia (mangiarsi le unghie)
È una malattia comune che colpisce il 20-30% della popolazione di qualsiasi età. Si verifica spesso durante l’infanzia e può essere considerata una cattiva abitudine o un sintomo di un disturbo mentale.
Picacismo (mangiare gesso, argilla, terra)
Il disturbo è incluso nel Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-5) ed è definito come l’ingestione persistente di sostanze non commestibili per almeno un mese. Tradotto dal latino, “pica” significa “gazza” – un uccello onnivoro. Un fenomeno frequente legato al picacismo è il consumo di gesso da parte delle donne incinte (in questo caso si parla di carenza di calcio/ferro/zinco, e non di disturbi mentali). Ciò include anche la tricofagia (mangiare i capelli), la geofagia (mangiare la terra). Ligno- e xilofagia (mangiare la corteccia di alberi, rami) è un’altra variante del picacismo.
Insieme ad altri tipi di perversioni, si verifica a causa di una carenza di oligoelementi o disturbi mentali (schizofrenia, disturbo ossessivo-compulsivo). Se si verifica il picacismo, è necessaria la consultazione con un medico generico o un pediatra. Potrebbe essere prescritto un esame del sangue completo per vitamine e minerali. In alcuni casi, può essere richiesta la consultazione di uno psicoterapeuta o di uno psichiatra.