I film fantasy sono diventati realtà: oggi, con l’aiuto della biostampa 3D, è possibile riprodurre accuratamente le cellule della pelle in strutture tridimensionali.
Tutto questo è possibile grazie a BASF e Poietis, che hanno siglato un accordo quadro per sviluppare la tecnologia di bioprinting 3D. In sole due settimane, è ora possibile creare equivalenti cutanei completamente impressi per esplorare ulteriormente l’efficacia dei principi attivi. Questo aiuterà, ad esempio, a fermare i test sugli animali. Gli scienziati affermano che i modelli 3D biostampati sono il metodo più appropriato per valutare gli ingredienti cosmetici, poiché riproducono l’ambiente cellulare in vitro, pur avendo funzioni meccaniche e metaboliche simili a quelle in vivo. Il Cosmetagora di quest’anno è stato dominato da Dermagenist, il primo ingrediente attivo BASF la cui efficacia è stata dimostrata utilizzando modelli di pelle bioprinted mediata dal laser.