La mammoplastica è un’operazione, il cui risultato una donna valuta in modo particolarmente meticoloso. Pertanto, per ottenere ciò che ti aspetti, devi considerare attentamente tutti gli aspetti dell’operazione, compresa la scelta degli impianti, e ascoltare i consigli di un chirurgo plastico.
Amjad Al-Yousef, fondatore del DMC Center for Innovative Medicine, chirurgo plastico, maxillo-facciale
Le protesi mammarie si dividono in due categorie principali in base alla loro forma: rotonde e a goccia (o anatomiche). Un impianto rotondo differisce in quanto la sua altezza è la stessa su tutti i lati, cioè nella forma ricorda una piramide, una specie di cupola: c’è un punto alto da cui c’è esattamente la stessa distanza in tutte le direzioni.
L’impianto anatomico ha una forma più naturale e ha un aspetto più naturale nel profilo. Il volume si trova nel punto più basso dell’impianto, simile a una goccia.
Inoltre, gli esperti affermano che la forma rotonda sembrerà esteticamente gradevole nelle donne con grave ptosi (omissione) del seno. Considerando che anatomico è più adatto per le donne con un petto stretto.
Forma e metodo
Il metodo per eseguire la mastoplastica additiva, vale a dire il metodo di installazione degli impianti, praticamente non dipende dalla loro forma. Ci sono due modi:
- sotto la ghiandola;
- sotto il muscolo.
Di norma, gli impianti vengono posizionati sotto il muscolo se il seno non è gravemente deformato: non è ptotico dopo il parto o eventuali cambiamenti associati a bruschi salti di peso da più a meno. In questo caso, l’opzione migliore è posizionare l’impianto sotto il muscolo in modo che il seno mantenga la sua elasticità a lungo e abbia un aspetto esteticamente bello. Il muscolo trattiene l’impianto e non gli permette di cadere.
Per quanto riguarda l’installazione di un impianto sotto la ghiandola, quindi, di norma, questo metodo viene utilizzato per la ptosi (se il torace è leggermente abbassato). Questo è ottimale per riempire lo spazio e sollevare il torace.
Composizione e Texture
Attualmente, con la mastoplastica additiva, nella maggior parte dei casi vengono utilizzati impianti in silicone o idrogel. Si tratta di filler sicuri che sono ben accettati dall’organismo, non danneggiano i tessuti e hanno un aspetto naturale.
Inoltre, gli impianti differiscono nella consistenza. Ne esistono di due tipi: liscia e ruvida (strutturata). Funzionalmente non differiscono in alcun modo, tuttavia, dopo la clamorosa storia attorno alla nota azienda per la produzione di impianti testurizzati, le opzioni lisce sono ora più preferibili.