CPAP riduce il rischio di ospedalizzazione per influenza

Gli scienziati del Dartmouth-Hitchcock Medical Center hanno scoperto che le persone con apnea ostruttiva del sonno che non utilizzano un dispositivo CPAP hanno maggiori probabilità di essere ricoverate in ospedale con l’influenza rispetto a quelle con la stessa condizione che dormono con CPAP.b>

Gli scienziati hanno analizzato le cartelle cliniche di 53 pazienti affetti da apnea notturna e influenza (con diagnosi confermata) dal 2016 al 2018. Di questo numero, 28 pazienti non sono stati trattati con CPAP (o non seguivano il regime del proprio medico), il 54% era di sesso maschile e l’età media in questo gruppo era di 63 anni. Il secondo gruppo comprendeva pazienti regolarmente trattati con CPAP, di cui il 52% erano uomini, e l’età media era di circa 60 anni. Per compliance si intendeva l’utilizzo del dispositivo per almeno 4 ore al giorno per almeno il 70% delle notti.

È emerso che dal gruppo che non utilizzava CPAP, il 61% dei pazienti con influenza è stato ricoverato in ospedale, mentre solo il 24% dal gruppo che ha curato l’apnea con la terapia CPAP. Cioè, l’uso regolare del dispositivo per il trattamento dell’apnea notturna riduce il rischio di ospedalizzazione con influenza di quasi 5 volte. E questo nonostante l’alto livello di vaccinazione antinfluenzale dei partecipanti.

I ricercatori ritengono che CPAP non solo migliori la qualità del sonno, che ha un effetto benefico sul sistema immunitario, ma riduca anche la gravità dell’influenza.

CPAP riduce il rischio di ospedalizzazione per influenzaultima modifica: 2023-01-01T03:15:34+01:00da grarida007

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