I medici dell’American Mayo Clinic affermano che i figli di donne vaccinate con il vaccino DTP durante la gravidanza hanno meno probabilità di contrarre la pertosse nel primo anno di vita.

Oggi negli Stati Uniti vengono registrati dozzine di casi di pertosse ogni anno. Una situazione simile si osserva in Russia. Questa malattia è estremamente pericolosa per i neonati: l’1% dei bambini muore e la metà finisce in ospedale con complicazioni. L’elenco di quest’ultimo comprende polmonite, bronchite cronica, convulsioni, danni cerebrali. Secondo i dati di diversi paesi, dall’87 al 100% dei decessi per pertosse si verificano nei bambini del primo anno di vita.

Durante lo studio, gli esperti hanno analizzato i dati di oltre 150.000 neonati. Secondo i dati ottenuti, l’immunizzazione materna può proteggere completamente il bambino dalla pertosse nel 90% dei casi durante il primo anno di vita. Un anno dopo, la vulnerabilità dei bambini aumenta: solo il 70% dei bambini è protetto da questa pericolosa infezione batterica.

Il programma di richiamo della pertosse (Cocooning) è attivamente promosso dai Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC). La sua essenza è creare un ambiente intorno al neonato senza infezioni pericolose. Per fare questo, prima di tutto, viene vaccinata la madre del bambino – ed è meglio farlo anche durante la gravidanza, e in secondo luogo – i parenti del bambino che sono in stretto contatto con lui. Gli scienziati raccomandano alle donne di sottoporsi a una nuova iniezione di DPT ogni volta che sono incinte. Ciò renderà più probabile la protezione del bambino.