— Qual è l’età media dei tuoi pazienti?

L’età media dei miei pazienti è di 30-40 anni. Ma ora le donne sopra i 45 anni si rivolgono sempre più a me, e questo è un bene, perché la medicina moderna è in grado di preservare la giovinezza e la bellezza di molte donne, e quindi uno stile di vita attivo.

Sfortunatamente, le nostre donne hanno ancora un’opinione diffusa che un ginecologo dovrebbe essere contattato solo quando compaiono reclami. Ma è molto importante educare l’alfabetizzazione medica, è necessario iniziare fin dalla giovane età. C’è una percentuale molto bassa di donne che portano le proprie figlie dal ginecologo quando iniziano le mestruazioni, credendo di poter aiutare loro stesse in questo importante periodo della sua vita. Ci sono poche ragazze che vanno dal dottore con l’inizio dell’attività sessuale. Molte donne non vogliono aderire alla regola di visitare il ginecologo ogni anno in assenza di reclami, e ci sono molte patologie ginecologiche asintomatiche da molto tempo. È molto importante sottoporsi a una diagnosi completa della salute delle donne per tutta la vita. Il sondaggio Check-up nell’ambito del programma Women’s Health contribuirà a farlo in modo efficiente e con un notevole risparmio di tempo.

— Di cosa si lamentano più spesso i tuoi pazienti?

Non credo di poter scegliere una delle lamentele più comuni. Dipende da molti fattori: dall’età del paziente, dal periodo dell’anno, dalle promozioni che ha il nostro ospedale. La categoria delle donne che si rivolgono alle visite preventive è in costante aumento, e questo non può che rallegrarsi.
È più probabile che i giovani pazienti si lamentino di perdite insolite che causano loro disagio, le donne dai 30 ai 40 anni parlano di più di problemi con il ciclo mestruale, con la funzione fertile, le donne anziane hanno le loro lamentele associate ai cambiamenti ormonali legati all’età.

Non posso non notare una categoria abbastanza stabile di pazienti che arrivano con una diagnosi già pronta di mughetto. Penso che la colpa sia in parte della pubblicità aggressiva dei farmaci antifungini: hai preso una pillola e sei sano. Innanzitutto, poche persone pensano che qualsiasi pillola abbia effetti collaterali. In questo caso, l’uso di tali compresse è un test difficile per il fegato. In secondo luogo, con questi farmaci trattiamo solo i sintomi della malattia, ma non influenziamo in alcun modo la causa e il motivo risiede molto spesso in una diminuzione dell’immunità generale.

Il fatto è che ogni donna ha singole cellule del fungo nella vagina, ma non si manifestano in alcun modo a causa del fatto che la normocenosi (normale stato microbiologico) della vagina viene mantenuta a causa della normale microflora. Quando l’immunità diminuisce, queste cellule fungine iniziano a moltiplicarsi rapidamente e abbondantemente, il che porta al mughetto. Pertanto, quando assumiamo farmaci antifungini, uccidiamo le cellule fungine in eccesso, ma non influenziamo la causa della diminuzione dell’immunità. Cioè, per eliminare a lungo il mughetto, è necessario consultare un medico che prescriverà un trattamento competente.

— Contraccettivi moderni: quali sono i più sicuri?

I contraccettivi più sicuri sono quelli prescritti dal medico. È lui che, prima di prescrivere un particolare farmaco, può prescrivere una serie di esami che aiuteranno a scegliere pillole per una donna che portino il massimo beneficio e il minimo danno, oppure scegliere un diverso metodo contraccettivo.

I contraccettivi moderni, oltre al loro scopo diretto – prevenire gravidanze indesiderate, hanno spesso alcuni effetti terapeutici, che devono essere presi in considerazione quando si prescrivono COC. A seconda del magazzino del personaggio della donna, del suo ritmo di vita e del carico di lavoro, il medico può scegliere per lei esattamente il farmaco che le sarà più conveniente. Ora non ci sono solo pillole, ma anche cerotti, anelli vaginali, impianti intradermici e persino contraccettivi iniettabili: la scelta è molto ampia e dipende da tutti i fattori sopra elencati.

—Consigli sullo stile di vita per le donne che assumono COC?

Attualmente, i medici tendono più spesso a scegliere l’ultima generazione di COC. Le caratteristiche distintive di questi farmaci sono che contengono microdosi di ormoni che non hanno praticamente effetti collaterali. Pertanto, non si tratta di alcun aumento di peso. Ma va ricordato che qualsiasi donna, specialmente quelle inclini al sovrappeso, può stare meglio senza pillole, attribuendo questo all’assunzione di contraccettivi. Una corretta alimentazione, un regolare esercizio fisico e un buon riposo alleviano il problema dell’eccesso di peso per qualsiasi donna sana.

— È vero che ora quasi una donna su tre ha problemi di salute femminile?

Non conservo tali statistiche, ma, secondo le mie osservazioni, molte malattie sono diventate molto più giovani: 15-20 anni fa, ad esempio, i fibromi uterini erano più spesso osservati nelle donne dopo i 35-40 anni, che ne avevano già diversi gravidanze che si sono concluse sia con il parto che con l’aborto. Ora questa patologia può essere trovata nelle donne giovani (fino a 30 anni) che non hanno avuto alcuna gravidanza.

Lo stesso vale per patologie come l’endometriosi e in parte per la mastopatia. A mio avviso, questi processi dipendono da fattori come il cambiamento del nostro ritmo di vita: le giovani donne nel mondo moderno hanno un ritmo “frenetico”. Anche lo stress ossidativo costante gioca un ruolo: questa è l’aria che respiriamo, il cibo che mangiamo e spesso il fumo, compreso il fumo passivo.

È anche importante che l’età delle prime nascite sia ora aumentata in modo significativo. Una delle cause sia dei fibromi che dell’endometriosi è l’iperestrogenismo, un eccesso dell’ormone sessuale estradiolo, che viene prodotto nelle ovaie di una donna. Quando una donna porta una gravidanza e poi allatta, le sue ovaie sono a riposo, si verifica la cosiddetta amenorrea. Questo dà riposo al corpo femminile, dà il tempo di riprendersi per una nuova gravidanza. Dato che tutto nel nostro corpo è interconnesso, ha un effetto benefico su tutti gli organi e sistemi.

– Quanto è diffusa la procedura di FIV (fecondazione in vitro)? È vero che ora ci sono molte donne che vogliono diventare madri dopo i 35 anni?

Purtroppo è così. Le donne moderne vogliono, e talvolta sono costrette, essere autosufficienti, quindi l’istruzione, la carriera, ecc. relegano la gravidanza in secondo piano. Naturalmente, ci sono una serie di ragioni economiche per questo. Pertanto, al momento della prima gravidanza, una donna ha spesso un sacco di patologie extragenitali, cioè non correlate alla funzione riproduttiva, e malattie ginecologiche. E di conseguenza, la fecondazione in vitro è sempre più richiesta.