Le notti insonni avvicinano l’Alzheimer

Gli scienziati del Maryland National Institutes of Health hanno scoperto che anche una notte insonne porta ad un aumento della proteina beta-amiloide nel tessuto cerebrale, il cui accumulo porta allo sviluppo del morbo di Alzheimer.

Lo studio ha coinvolto 20 pazienti sani di età compresa tra 22 e 72 anni. Una notte, i partecipanti all’esperimento hanno dormito dalle 22:00 alle 7:00 e la seconda non hanno dormito affatto. In entrambi i casi, al mattino sono stati sottoposti a un esame del cervello mediante tomografia computerizzata.

Si è scoperto che una notte insonne è sufficiente per aumentare del 5% il livello di proteina beta-amiloide nel tessuto cerebrale. Le osservazioni mostrano che negli anziani con moderata perdita di memoria, la concentrazione di beta-amiloide n è superiore del 21% rispetto ai loro coetanei sani e nei pazienti con malattia di Alzheimer l’eccesso è del 43%.

Secondo gli scienziati, il sonno è vitale per una persona per rimuovere la proteina beta-amiloide dal tessuto cerebrale. Con una mancanza di sonno, la proteina si accumula e forma ammassi che interrompono il funzionamento dei neuroni.

Non è ancora chiaro per quanto tempo persistano gli effetti di una notte insonne. Come minimo, una cosa è chiara: non dovresti fare dell’attività notturna un’abitudine permanente, questo aumenta il rischio di sviluppare la malattia di Alzheimer.

Le notti insonni avvicinano l’Alzheimerultima modifica: 2023-01-03T12:46:26+01:00da grarida007

Lascia un commento

Se possiedi già una registrazione clicca su entra, oppure lascia un commento come anonimo (Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato ma sarà visibile all'autore del blog).
I campi obbligatori sono contrassegnati *.