Bellezza e Salute

L'insonnia e il burnout aumentano il rischio di COVID-19 grave


Un gruppo internazionale di medici, in un articolo sulla rivista BMJ, riferisce che l'insonnia e altri disturbi del sonno, così come il burnout professionale, aumentano i rischi non solo di contrarre un coronavirus pandemico, ma anche un decorso più grave del COVID -19.

L'indagine, che è stata condotta a luglio-settembre 2020, ha coinvolto quasi 3mila operatori sanitari provenienti da Europa e Stati Uniti. Circa 600 di loro sono stati infettati dal coronavirus SARS-CoV-2, che è stato confermato da un test PCR o dall'autoesame dei sintomi esistenti. I partecipanti allo studio hanno anche fornito informazioni sul loro stile di vita e stato di salute, tra cui la qualità del sonno, il rischio di esaurimento sul posto di lavoro e l'esposizione al coronavirus durante il lavoro.

Secondo i dati ottenuti, la durata media del sonno notturno degli intervistati era dalle 6 alle 7 ore. E ogni ora in più di sonno notturno ha ridotto del 12% il rischio di contrarre il coronavirus. Allo stesso tempo, ogni ora aggiuntiva di sonno diurno aumentava questi rischi del 6%.

Tra le persone infette da SARS-CoV-2, una su quattro (24%) ha riferito di avere problemi a dormire la notte. E tra coloro che non sono stati infettati - solo ogni quinto (21%). E la presenza di tre o più problemi con il sonno (insonnia, difficoltà ad addormentarsi, necessità di bere sonniferi 3 o più volte alla settimana) è stata segnalata dal 5% delle persone con coronavirus e solo dal 3% dei cittadini non infetti.

Le risposte alle domande sul burnout professionale erano all'incirca le stesse: il 5,5% delle persone con coronavirus lo ha segnalato e il 3% senza. Allo stesso tempo, il rischio di infezione da SARS-CoV-2 nei medici "burnout" era 2 volte superiore rispetto ai loro colleghi che non si lamentavano di questo problema. Il burnout ha anche aumentato di 3 volte il rischio di sviluppare forme gravi di COVID-19 e la necessità di recupero a lungo termine.

Gli scienziati ritengono che i problemi del sonno possano influenzare negativamente il sistema immunitario aumentando il rilascio di citochine pro-infiammatorie e istamina.