Un team di medici e scienziati tedeschi della Charité-Universitätsmedizin e del Deutsches Rheuma-Forschungszentrum (DRFZ) di Berlino ha segnalato la guarigione di due pazienti affetti da una grave malattia autoimmune chiamata lupus eritematoso sistemico (LES).

La risposta immunitaria del corpo si sviluppa a causa dei linfociti T-memoria e delle plasmacellule nel midollo osseo, che producono anticorpi. Nelle malattie autoimmuni vengono prodotti autoanticorpi che attaccano le cellule del proprio corpo. Nel LES, questo provoca un’infiammazione che si diffonde alla pelle, agli organi interni, alle articolazioni e al sistema nervoso. I medici di solito trattano le malattie autoimmuni sopprimendo la risposta immunitaria del corpo.

Scienziati tedeschi hanno studiato la possibilità di utilizzare l’anticorpo monoclonale IgG1κ (daratumumab), che si lega alla proteina CD38, un marcatore delle plasmacellule. Ora sembra che possa essere trovato in altre cellule immunitarie così come nel sangue e nelle urine, rendendo il CD38 un bersaglio ideale per rimuovere le cellule alterate nel sistema immunitario.

Due pazienti che hanno partecipato al progetto e soffrivano di LES hanno ricevuto daratumumab settimanalmente per 4 settimane. Questo farmaco è usato per trattare il mieloma, un tipo di leucemia.

L’uso di daratumumab ha portato a un significativo miglioramento della salute dei partecipanti allo studio, a una marcata diminuzione del livello di autoanticorpi nel siero del sangue e alla stabilizzazione dello stato per diversi mesi. Non è stata osservata una maggiore suscettibilità alle infezioni. Lo studio ha mostrato un effetto positivo della terapia sui linfociti T attivi, che svolgono un ruolo importante nello sviluppo della malattia.

Nella fase successiva, l’efficacia di daratumumab sarà testata su un gruppo più ampio di pazienti.