Un team di scienziati cinesi ha annunciato che il virus Zika è diventato una minaccia globale solo pochi anni fa. Prima di allora, poteva essere definito abbastanza innocuo per l’uomo.

La prima conoscenza di persone con il virus Zika ebbe luogo nel 1947. È stato identificato nelle scimmie in Uganda e all’epoca causava solo eruzioni cutanee e lieve disagio negli esseri umani. Tuttavia, nel 2015 ci sono state le prime segnalazioni della nascita in Brasile di bambini con microcefalia, cioè con teste anormalmente piccole e disturbi correlati.

Secondo gli scienziati, nel periodo dal 2010 al 2016 si sono verificati cambiamenti nel genoma del virus che lo hanno reso estremamente pericoloso per le donne in gravidanza e per i loro bambini non ancora nati. Questo probabilmente è accaduto prima dell’epidemia di Zika del 2013 nella Polinesia francese. Uno di questi cambiamenti è stata la mutazione S139N nella proteina pRM, la sostituzione dell’aminoacido serina con l’aminoacido arginina. Di conseguenza, il virus ha iniziato a uccidere le cellule cerebrali in via di sviluppo.

Ad oggi, 84 stati del mondo hanno riferito di casi di infezione con il virus Zik. Il virus viene trasmesso da un morso di zanzara o sessualmente. È particolarmente pericoloso per le donne in gravidanza, in quanto porta allo sviluppo della microcefalia nel bambino. Ma è stato dimostrato anche il suo impatto pernicioso sugli adulti in cui aumenta il rischio di sviluppare la sindrome di Guine-Barre.