Gli scienziati della University of Southern California hanno scoperto che l’ormone della fame, la grelina, influisce sulla memoria episodica. Le persone e gli animali che ne soffrono dimenticano ciò che hanno già mangiato.
La grelina viene prodotta nello stomaco e segnala al cervello che una persona (o un animale) ha già mangiato. Nei loro esperimenti sui topi da laboratorio, gli scienziati hanno bloccato la capacità della grelina di agire sul nervo vago, che invia segnali di sazietà dall’intestino al cervello, e ne hanno osservato il comportamento.
Il blocco della grelina ha portato alla disregolazione dei livelli di glucosio nel sangue e all’aumento di peso negli animali. Le osservazioni hanno mostrato che i ratti hanno iniziato a mangiare un po’ meno, ma più spesso. Gli scienziati ritengono che il blocco della grelina abbia portato a una violazione della memoria episodica. Cioè, i topi ricordavano dove avevano preso il cibo, ma non ricordavano cosa avevano già mangiato. Lo stesso tipo di memoria è responsabile del ricordo del primo giorno di scuola o della colazione consumata ieri.
I ricercatori hanno in programma di continuare la ricerca in questo settore nella speranza che la comprensione del meccanismo d’azione della grelina aiuti a sviluppare nuovi trattamenti efficaci per una serie di malattie metaboliche, tra cui obesità, diabete, epilessia e morbo di Alzheimer.