Un team internazionale di psicologi norvegesi e americani ha scoperto che l’ormone dell’amore, l’ossitocina, può essere giustamente chiamato “l’ormone della crisi” poiché viene prodotto durante i momenti di tensione tra le persone.

È noto che l’ossitocina viene prodotta durante l’orgasmo e determina in gran parte il rapporto tra madre e figlio. Riduce il grado di ansia di una persona, la rende più generosa, le dà un senso di soddisfazione interiore. Ma si è scoperto che l’ossitocina svolge un altro ruolo nel corpo umano.

Durante lo studio, gli scienziati hanno osservato 75 coppie americane e 148 coppie norvegesi. Ai partecipanti allo studio è stato chiesto di pensare al proprio partner e di immaginare momenti di stretto contatto. Prima, dopo e durante l’esperimento, i ricercatori hanno misurato il livello di ormoni nel sangue dei soggetti. Come previsto, le persone che provavano forti sentimenti per il proprio partner avevano livelli più alti di ossitocina quando pensavano a loro. Ma confrontando i risultati all’interno delle coppie è emerso che il livello di ossitocina aumenta ulteriormente se il partner, a cui il soggetto stava pensando, lo tratta con meno passione. E più c’era una differenza nei rapporti reciproci, più alto era il livello di ossitocina nella persona più dipendente della coppia.

Gli scienziati hanno proposto due possibili spiegazioni per questo fenomeno. Secondo uno di loro, l’ossitocina viene prodotta anche come risorsa per migliorare le relazioni instabili. Secondo un altro, il livello di ossitocina aumenta in situazioni ansiose e minacciose, il che aiuta una persona a formare nuovi legami sociali.