Gli scienziati dell’Università dell’Illinois a Urbana-Champaign hanno scoperto che le persone religiose, di fronte a una crisi della vita, scelgono per se stesse la stessa strategia di regolazione delle emozioni che gli psicologi professionisti scelgono per i loro clienti.
Lo studio ha coinvolto 203 persone che non avevano diagnosi di ansia e depressione clinica. A 57 di loro è stato chiesto della loro religiosità e spiritualità. A tutti è stato chiesto di scegliere una risposta tra una serie di opzioni che descrivessero il loro atteggiamento e il loro metodo di affrontare lo stress.
Si è scoperto che le persone religiose usano il metodo della rivalutazione cognitiva per far fronte allo stress emotivo. Questo è il nome di una strategia in cui una persona ripensa a una situazione che gli provoca forti emozioni, cerca di guardarla e di guardarsi in questa situazione dall’esterno, evidenziando gli aspetti positivi anche in una situazione negativa.
Gli psicologi usano lo stesso metodo per aiutare i loro clienti a elaborare e rivalutare una situazione stressante e ridurre il rischio di sviluppare depressione e ansia.
Ad esempio, i ricercatori forniscono la seguente situazione. Quando qualcuno muore, una persona religiosa dice: “Va bene, ora è con Dio”, mentre una persona non religiosa potrebbe dire: “Beh, almeno non soffre più”. In entrambi i casi è stato utilizzato il metodo della rivalutazione cognitiva, che ha permesso di vedere la situazione in una luce positiva.