Una biopsia endometriale è una raccolta di materiale per il successivo esame citologico o istologico. Nella versione classica viene utilizzato il raschiamento, che può essere piuttosto doloroso e traumatico. Ma l’analisi della biopsia paypel dell’endometrio è una tecnica più delicata e associata a un minor rischio di complicanze. MedAboutMe ti dirà come viene prelevato il materiale in questo caso e quando viene prescritto questo tipo di biopsia.

Vantaggi di una biopsia pipel

La procedura viene eseguita utilizzando un tubo sottile e flessibile (diametro 3 mm), che viene inserito con cura nell’utero. Il tubo paypel è cavo e dotato di un pistone. Quando viene inserito fino alla parete dell’utero, il medico tira indietro il pistone e, sfruttando il vuoto risultante, preleva alcune cellule endometriali. Successivamente, il pipel viene rimosso dall’utero e il materiale risultante viene esaminato su occhiali speciali.

A differenza del classico metodo di curettage, questa procedura non richiede l’espansione del canale cervicale, e quindi è più sicura, poiché sono praticamente escluse lesioni, sanguinamento e così via. Inoltre, con un prelievo di materiale così puntuale e poco traumatico, è escluso il rischio di diffusione di cellule tumorali o infezione.

La biopsia pipel viene eseguita senza anestesia, poiché è praticamente indolore. Una donna non ha bisogno di essere in ospedale, può lasciare la struttura medica immediatamente dopo la procedura.

La diagnostica Paypel ha poche controindicazioni. Questi includono malattie del sangue e infiammazione acuta degli organi pelvici, gravidanza. Ma per le donne con malattie del sistema endocrino (principalmente con diabete), con sanguinamento e altri, tale procedura è consentita.

Quando viene assegnata una pipe

Una biopsia con il metodo pipel viene eseguita se si sospetta l’endometrite (infiammazione dell’endometrio) o altre possibili patologie dello strato mucoso dell’utero (crescita, compattazione, ecc.). In questo caso, la diagnostica viene assegnata nella prima fase del ciclo.

Paypel è considerato abbastanza informativo da rilevare l’oncologia. La rivista Advanced Biomedical Research ha confrontato due metodi di diagnosi del cancro (pipel e curettage). Tutti gli 87 partecipanti allo studio sono stati sottoposti a entrambe le procedure. Secondo i risultati ottenuti, il 100% dei tumori maligni è stato rilevato utilizzando una biopsia convenzionale e il 94,1% utilizzando un pipel. Si tratta di una cifra piuttosto elevata, soprattutto considerando che tale procedura ha meno controindicazioni, il che significa che può essere eseguita su una gamma più ampia di pazienti.

Altre indicazioni sono:

• Diagnosi di infertilità, monitoraggio dell’efficacia della terapia ormonale.
• Sanguinamento uterino di eziologia sconosciuta.
• Mioma.
• Polipi endometriali
• Studio della microflora batterica dell’utero.

Preparazione per una biopsia pipel

La procedura pipel non richiede una preparazione così seria come il classico metodo di biopsia. Pochi giorni prima dell’analisi, è necessario abbandonare eventuali tamponi, unguenti vaginali, supposte e altre cose. È anche necessario osservare il riposo sessuale.

Prima della biopsia, il medico può prescrivere altri studi, in particolare, per identificare malattie sessualmente trasmissibili o un processo infiammatorio acuto in cui il pipel è controindicato.

Gli scienziati dell’Università di Fudan hanno identificato i fattori che possono causare un’analisi infruttuosa. Dei 466 soggetti, solo 10 donne non sono riuscite a eseguire una biopsia del tubo. La procedura è stata influenzata da:

• Chirurgia cervicale
• Precedenti procedure intrauterine.
• Puntura della cervice cervicale (tipica per le donne nullipare).