Per la prima volta, l’infiammazione bilaterale del tessuto adiposo sottocutaneo del pavimento del cavo orale con danni al tessuto connettivo, alla fascia e ai muscoli è stata descritta da Jensul, successivamente da Ludwig, ma, nonostante ciò, la paternità di quest’ultimo è stata fisso. La malattia si chiama angina di Ludwig. È anche chiamato il flemmone della natura putrefattiva-necrotica del pavimento della bocca e questa è una complicanza mortale di un ascesso dentale, ma solo quando non c’è trattamento o è iniziato troppo tardi. MedAboutMe parlerà dei sintomi, del trattamento necessario e della prognosi.

Motivi principali

Gli agenti causali dell’angina possono essere vari batteri che non tollerano l’ossigeno e normalmente vivono nella cavità orale. Il loro ruolo nell’insorgenza della patologia è evidenziato da un pronunciato odore fetido dalla bocca, dal colore grigio dei tessuti circostanti.

Il ruolo decisivo nella formazione dell’angina è svolto dai batteri che provocano la carie, nonché dalla loro combinazione con Escherichia coli e alcuni rappresentanti di streptococchi.

L’angina di Ludwig come conseguenza di un ascesso dentale

L’angina di Ludwig è una complicazione della carie, ma solo in presenza di fattori concomitanti e mancanza di trattamento.

La carie è un processo patologico di carie, provocato da rappresentanti di streptococchi. Quando non c’è trattamento, la carie si trasforma in pulpite, dopo – in parodontite, l’infezione si concentra al di fuori della radice del dente, dove c’è un’abbondante rete di vasi sanguigni e linfatici.

La parodontite può trasformarsi in complicazioni: un ascesso dentale, che è inteso come l’accumulo di pus nel processo alveolare della mascella. È questo accumulo di pus che diventa la fonte dell’infezione per la successiva infiammazione. La diffusione dell’infezione dall’ascesso viene effettuata con il flusso di sangue, linfa, attraverso i muscoli e gli spazi della testa e del collo.

La degenerazione di un ascesso dentale nell’angina di Ludwig avviene gradualmente nell’arco di diversi giorni o settimane, se non vi è alcun trattamento e fattori concomitanti influenzano: ridotta difesa immunitaria, immunodeficienze, presenza di malattie concomitanti, alcolismo e così via.

Sintomi caratteristici

La patologia è caratterizzata da un esordio acuto, compaiono gravi sintomi di intossicazione: mal di testa, febbre, debolezza, completa perdita della capacità lavorativa, nausea e vomito, abbassamento della pressione sanguigna, sono possibili suoni cardiaci ovattati.

Sullo sfondo di questi sintomi si forma un gonfiore in rapido aumento dei tessuti molli, che può interessare il tratto respiratorio superiore, il che spiega gli attacchi di soffocamento. Si forma un dolore acuto, pressante e scoppiante, che colpisce alcune zone della testa e del collo.

Come risultato dell’intossicazione, così come dei cambiamenti che si verificano con l’angina, la coscienza può soffrire: un cambiamento negli attacchi di eccitazione e apatia, l’aggressività è notata in alcune fonti letterarie. I pazienti sviluppano insonnia, stati deliranti, è possibile la perdita di coscienza.

Naturalmente, i sintomi e le lamentele del paziente sono uno dei principali criteri diagnostici, ma sono necessari esami del sangue di laboratorio per confermare la diagnosi, nonché una radiografia della testa e del collo, che consente di determinare l’accumulo di gas nei tessuti molli.

Nei primi 1-3 giorni dall’inizio della malattia, i sintomi sono i seguenti:

• pelle pallida con sottotono giallastro o giallastro (facoltativo), seguita da chiazze abbronzate sulla pelle;
• Quando si palpa lo spazio sottomandibolare e sublinguale, l’infiltrato accumulato non provoca dolore, che non è un buon segno diagnostico, ma indica la morte delle terminazioni nervose;
• accumulo di pus senza confini netti, versato, che si diffonde in diversi spazi cellulari della testa e del collo;
• I movimenti della lingua e della mascella inferiore sono nettamente limitati, la respirazione è difficile, la deglutizione è impossibile.

Pochi giorni dopo, sulla pelle sono visibili macchie di bronzo. Alla palpazione dell’area dell’edema, il crepitio è chiaramente udibile, un suono simile alla spremitura della pergamena. La salute del paziente si deteriora bruscamente e rapidamente, possono comparire sintomi di sepsi.

In assenza di un trattamento tempestivo, si verifica la morte e la sua causa è l’aumento dell’insufficienza cardiovascolare, l’ipossia.

Trattamento dell’angina di Ludwig

L’angina di Ludwig richiede un trattamento complesso, combinando metodi conservativi e chirurgici, può essere eseguito solo in un ospedale di chirurgia maxillo-facciale.

Durante l’operazione, i chirurghi aprono ampiamente gli spazi cellulari interessati ed effettuano drenaggio e aerazione (saturazione con aria per uccidere i principali agenti patogeni), trattamento con soluzioni antisettiche. Con grave necrosi di muscoli e altri tessuti, vengono rimossi chirurgicamente.

Dopo l’intervento chirurgico, segue una lunga fase di trattamento conservativo:

• utilizzo di una miscela di sieri antigangrenosi, identificazione dell’agente eziologico della malattia e somministrazione di sieri mirati;
• terapia antibatterica: l’introduzione di grandi dosi di antibiotici in un primo momento con un ampio spettro di azione, successivamente – diretto;
• terapia antitossica – l’introduzione di una grande quantità di liquidi (fino a 4 litri al giorno), trasfusioni di sangue e sostituti del sangue;
• ossigenazione dei tessuti facciali, che può essere effettuata in vari modi (camere a pressione iperbarica, utilizzo di sistemi di drenaggio, ecc.);
• Gli enzimi proteolitici sono prescritti per pulire la ferita dai tessuti necrotici e morti.

Il resto del trattamento e i farmaci vengono prescritti in base alle condizioni del paziente e ai sintomi associati, ad esempio dal cuore e dai vasi sanguigni e da altri organi e sistemi.

Previsioni e raccomandazioni

L’angina di Ludwig è una malattia mortale e le statistiche sono deludenti, circa il 10% dei casi finisce con la morte e tutte le ragioni si riducono alla mancanza di cure tempestive. L’ascesso dentale e altre complicazioni della carie sono estremamente pericolose.

Ma con un intervento chirurgico tempestivo, la prognosi del trattamento è favorevole: entro pochi giorni dall’inizio del trattamento, la temperatura corporea e la manifestazione dei sintomi di intossicazione diminuiscono. Altrimenti, la guarigione della ferita e il recupero del corpo avvengono senza complicazioni.