La pallanuoto è irta di lesioni cerebrali

Gli scienziati dell’Università della California a Irvine hanno pubblicato un rapporto che mostra che i giocatori di pallanuoto ricevono non meno colpi alla testa a partita rispetto ai giocatori di football del college.

Diverse dozzine di giocatori di pallanuoto hanno preso parte allo studio. Le osservazioni sono state effettuate nell’arco di tre stagioni. Per tutto questo tempo, i giocatori indossavano berretti con sensori elettronici incorporati che registravano il numero e la forza dei colpi alla testa dell’atleta.

Si è scoperto che in una partita si verificano in media 18 colpi alla testa. Sebbene le commozioni cerebrali siano piuttosto rare, la forza dei colpi era simile a quella vista nel college football americano, un gioco piuttosto duro con elementi delle regole del rugby.

Molto spesso, gli attaccanti ricevono colpi alla testa: il 60% contro il 23% dei difensori e il 17% dei centrocampisti. Inoltre, i nuotatori che attaccano dal lato sinistro della porta soffrono più spesso dei giocatori da destra, forse perché gli atleti destrimani lanciano la palla dalla zona sinistra e l’attività in quest’area è maggiore.

I centravanti ricevono il maggior numero di colpi alla testa in una singola partita con una media di 7 colpi, pari al 37%. Al contrario, i difensori del centro hanno solo 2 colpi.

Ora gli scienziati stanno preparando uno studio che esaminerà le conseguenze dei frequenti colpi alla testa quando si gioca a pallanuoto. A loro avviso, fino ad ora i rischi di questo sport sono stati minimizzati o oscurati da scandali calcistici di alto profilo associati a lesioni cerebrali. Ma i dati ottenuti suggeriscono la necessità di cambiare le regole del gioco o introdurre tutele aggiuntive per migliorare la sicurezza dei giocatori.

La pallanuoto è irta di lesioni cerebraliultima modifica: 2023-01-10T23:38:06+01:00da grarida007

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