La questione della crescita dei bambini è sempre stata data molta attenzione. I genitori erano severi e troppo leali, fondamentali e democratici. Quali metodi di istruzione non sono stati usati da madri e padri per raggiungere il risultato desiderato! Ma i bambini sono ancora testardi. Così era prima, quindi ora c’è.

Se vuoi sapere che tipo di raffinatezza le tate e i genitori sono andati per motivi di scopi educativi in ​​passato e quali stanno andando oggi – le informazioni fornite saranno probabilmente interessanti per te.

Educazione sessuale moderna dei bambini piccoli in Svezia

Un bambino in Svezia già all’età di 5 anni ha informazioni complete sui rapporti sessuali tra un uomo e una donna. L’educazione sessuale viene inculcata sia in famiglia che all’asilo. Gli svedesi non cercano in qualche modo di proteggere i bambini piccoli da tali informazioni e non nascondono loro cosa sono i contraccettivi e come usarli. Anche il tema della pedofilia viene sollevato. Gli svedesi dicono: “Informati significa armati!”. Ad esempio, molti papà non esitano a portare le loro figlie di 3-7 anni alla doccia degli uomini, discutendo liberamente delle differenze di genere.

Gli svedesi credono che un’educazione sessuale armoniosa dovrebbe iniziare anche prima che il bambino raggiunga l’età riproduttiva, ed è questo fattore che salverà il bambino dal commettere gravi errori in futuro.

I genitori non possono competere con i bambini: rigida educazione nell’antica Rus’

I bambini in Rus’ non erano nemmeno considerati membri a pieno titolo della famiglia – solo “vuoti” di persone, e non avevano il diritto di voto. Sono stati allevati in completa sottomissione e paura dei loro anziani. I genitori si trovavano al gradino più alto della gerarchia familiare; i loro discendenti obbedivano implicitamente. E se il bambino violava le leggi della famiglia, il padre prendeva subito la sculacciata. Venivano frustati fin dai primi anni e, inoltre, se il padre non puniva il bambino, poteva essere accusato di non aver adempiuto ai suoi doveri paterni.

Tutta la cura per l’educazione dei bambini di età inferiore ai 3-4 anni ricadeva sulle spalle delle madri. Successivamente, i bambini sono stati separati: le ragazze hanno aiutato le donne nelle faccende domestiche ei ragazzi sono andati dai loro padri (sono stati cresciuti come futuri guerrieri e capifamiglia). Affinché tu possa capire approssimativamente quanto rigorosamente e con quale intensità sono stati allevati i bambini, diamo un’occhiata agli elenchi delle cose che i bambini di 7 anni sono stati in grado di fare.

La ragazza è stata in grado di farlo

• cura dell’orto e del bestiame;
• girare e tessere;
• tenere d’occhio i bambini molto piccoli (allattamento);
• cucinare il cibo;
• Rimuovi in ​​casa.

L’elenco delle responsabilità che il ragazzo di sette anni ha affrontato con successo anche gli educatori e i genitori moderni. Il bambino sapeva come:

• Cura del bestiame;
• cavalca un cavallo a cavallo;
• Fai giocattoli da vari materiali;
• Cesti intrecciati, scatole, scarpe bastanti;
• creare mobili, squadre, articoli per la casa;
• Fertilizzare, allentare la terra.

Già all’età di 10 anni, il ragazzo era attratto dall’aratura indipendente. All’età di 14 anni divenne un lavoratore a pieno titolo con un pezzo di terra separato.

Tradizioni antiche e moderne di crescere un bambino in Giappone

I giapponesi conservano con cura le loro tradizioni, quindi possiamo dire che in termini generali i loro metodi di educazione dei figli non sono cambiati dal Medioevo. Al centro dell’educazione del bambino in età prescolare giapponese c’è il desiderio di collettivismo. Fin dall’infanzia, il bambino è convinto di dover lavorare insieme agli altri e praticamente non può avere interessi individuali. Solo aspirazioni collettive! Questo è buono e cattivo allo stesso tempo. Da un lato, i bambini crescono in impiegati ideali, pronti a sacrificare il proprio egoismo per il bene della prosperità del loro amato Giappone, ma dall’altro non tutto è così soleggiato. Negli ultimi decenni, le morti sul lavoro ei suicidi dovuti alla solitudine sono diventati più frequenti. È così che la costante voglia di squadra e la modestia instillata causano danni irreparabili ai bambini “di ieri”.

Qui ci sono ancora fatti interessanti sull’educazione giapponese:

• Fino a 5 anni, il bambino è permesso letteralmente tutto. È spensierato e si concede in un spensierato, e gli adulti sono toccati solo dal suo comportamento.
• Gruppi di bambini nelle asili sono costantemente mescolati. Questo viene fatto per motivi di socializzazione rapida. Il bambino dovrebbe essere in grado di trovare rapidamente un linguaggio comune anche con uno sconosciuto.
• I bambini passano periodicamente escursioni, alcune delle quali durano tutto il giorno. Le gambe e la schiena dei bambini non proteggono. Al contrario, i bambini vengono instillati in estrema resistenza e pazienza.
• La leadership e l’allocazione dei talenti sono condannate.
• Dopo 5 anni, il bambino viene sollevato in regole rigorose, senza concessioni e in effetti senza riposo. Fino a quando non entrano nel primo lavoro, molto tempo è dedicato allo studio.

Sparta: Cruel Pedagogical Process

I genitori di Sparta avevano il diritto di crescere i ragazzi solo fino a 7 anni. Dopo aver raggiunto questa età, i bambini sono stati dati a studiare in famiglie affidatarie. Là erano rasati, vestiti con impermeabili leggeri e insegnavano l’arte della guerra. Tutte le sessioni di allenamento si sono svolte all’aperto, indipendentemente dalle condizioni meteorologiche. Vestiti e scarpe pesanti non erano ammessi per i bambini. Dormivano nel fieno e si procuravano il cibo. Allo stesso tempo, un bambino sorpreso a rubare è stato severamente punito. Questa è una delle vie dell’educazione.

Era vergognoso essere considerato troppo lento e goffo. I ragazzi erano particolarmente instillati con l’aggressività e il linguaggio della forza bruta. Nelle baracche si incoraggiavano le scazzottate tra i bambini fino al primo sangue. Alla fine della giornata, il “sorvegliante” di ogni caserma teneva “conversazioni educative” con i più giovani. Sono state poste domande ambigue su una varietà di argomenti. Ad esempio: “Chi è il più forte della città?”. Le risposte dovevano essere rapide, astute, losche. Se la risposta del ragazzo era troppo sfacciata o al mentore non piaceva per qualche altro motivo, allora il ragazzo veniva picchiato sulle dita con un bastone.

È interessante notare che l’istruzione nel senso moderno del termine è stata condannata. Imparare a leggere, aggiungere, togliere, condurre conversazioni filosofiche era severamente vietato. Qui sono stati allevati guerrieri, non poeti, filosofi e scienziati.

Le ragazze di Sparta venivano educate come gli uomini, ma rimanevano a vivere nelle loro case, gestivano la casa. La loro posizione era persino superiore a quella dei ragazzi, sebbene fossero sottoposti praticamente alla stessa “tortura dell’educazione”. Erano atletici e istruiti (secondo gli standard locali). Erano impegnati a correre, lanciare lance, competere in forza con i ragazzi. La sculacciata faceva parte di un sistema unificato di educazione fisica per le ragazze, la loro bellezza non veniva risparmiata. Inoltre, il corpo senza cicatrici è stato ridicolizzato: il bambino è stato preso in giro come una “femminuccia” e non è stato rispettato.

Ogni anno tra i bambini si teneva la festa “Diamastigosis”, durante la quale i giovani venivano legati e picchiati con le verghe finché non perdevano conoscenza. I bambini stessi erano orgogliosi della loro partecipazione all’evento e accettarono volentieri la tortura pubblica. Era una specie di prova di maturità. Coloro che hanno resistito fermamente al dolore hanno ricevuto il rispetto dei loro coetanei e dei genitori. Le ragazze credevano che così crescesse la loro “forza materna”, che sarà necessaria in futuro, quando arriverà il momento di dare alla luce nuovi guerrieri.