Mezzo secolo fa, per i bambini privati ​​del latte materno dopo la nascita e in tenera età (prima dell’introduzione di cibi complementari e cibi densi), kefir, una miscela di “bambino”, semola liquida e latte di mucca erano uno dei Cibi principali. Hanno nutrito tutti, nonostante le guance rosse, eruzione cutanea e problemi con la sedia. Tuttavia, oggi, per quanto riguarda questi prodotti, l’opinione di pediatri e nutrizionisti è cambiata radicalmente.

Secondo i moderni canoni di nutrizione dei neonati, si consiglia il latte di mucca intero (così come il latte di altri animali) per essere introdotti non prima di un anno. Si è mostrato come non il prodotto più adatto per i bambini, perché dà molte reazioni negative. Perché i consigli sono cambiati e come il latte di mucca fosse colpevole, lo diremo in modo più dettagliato.

latte di mucca nella nutrizione dei bambini

Le attuali linee guida dietetiche per i bambini piccoli che non vengono allattati al seno per qualsiasi motivo suggeriscono che il latte animale intero non dovrebbe essere utilizzato fino a circa 1 anno di età. Ciò è spiegato dal fatto che il latte non appartiene a prodotti adattati, provoca numerose reazioni allergiche e altre reazioni negative dalla digestione debole e interrompe i processi metabolici di un organismo giovane. Pertanto, oggi si consiglia di sostituirlo con miscele di latte adattate, la cui composizione sia il più vicino possibile al latte materno.

Sono stati condotti ampi studi scientifici per studiare la salute dei bambini piccoli che venivano nutriti con latte di mucca. I risultati di scienziati sia nazionali che stranieri si sono rivelati approssimativamente gli stessi, il che ci consente di affermare con sicurezza il comprovato effetto negativo del latte vaccino sulla salute dei bambini di età inferiore a un anno.

Cosa c’è di sbagliato nel bere latte di mucca?

Per cominciare, il latte vaccino è progettato per nutrire i vitelli, che crescono molto più attivamente e più velocemente dei bambini piccoli. Inoltre, le mucche sono erbivore e l’uomo è un predatore per natura, consuma cibo animale insieme a cibo vegetale. Di conseguenza, le differenze nei processi enzimatici della digestione per i bambini sono genetiche. In particolare, ci sono differenze in termini di digestione del primo alimento – il latte materno – la cui composizione aminoacidica, minerale e grassa è diversa dal latte vaccino.

In altre parole, il latte vaccino è ideale per la crescita e lo sviluppo dei vitelli, ma non per i bambini. Contiene una quantità eccessiva di sostanze utili per il bambino. Anche le sostanze utili, se consumate in eccesso, possono nuocere alla salute dei bambini. Il latte vaccino contiene tre volte più proteine ​​del latte materno e contiene anche tre volte la quantità di sali, fosforo e calcio necessari per i bambini.

Perché la composizione del latte vaccino è pericolosa?

Se tutte le sostanze nel latte di mucca sono utili, ma ce ne sono molte, perché è pericoloso per il bambino? Un bambino non ha bisogno di un eccesso di proteine ​​​​e componenti minerali; questi componenti appesantiscono in modo significativo l’apparato digerente e altri sistemi, in particolare il sistema urinario. Per eliminare il triplo carico di sale e proteine, i reni lavorano a fatica. Ciò è particolarmente pericoloso nei primi mesi di vita, quando tutti gli organi e i sistemi sono ancora particolarmente teneri, il corpo è immaturo e subisce un forte stress.

Quando i sali in eccesso del latte vaccino vengono espulsi dai reni, si verifica una perdita di liquidi, il bambino avrà sete e l’integrazione porta a un carico idrico aggiuntivo. Se i reni sono geneticamente predisposti alle malattie, possono svilupparsi le loro prime lesioni – nefropatia (alterazioni nei processi di filtrazione di sali e altre sostanze che minacciano un’ulteriore urolitiasi).

Il secondo svantaggio significativo del latte vaccino è che è estremamente povero di ferro, il consumo di latte vaccino fin dalla tenera età porta all’anemia da carenza di ferro.

E un altro, molto grande svantaggio. La digestione del latte vaccino in tenera età è molto difficoltosa, con grande fatica e stress a tutto l’apparato digerente. Solo il vitello ha enzimi per la piena assimilazione del latte vaccino, nei bambini gli enzimi sono sintonizzati sul latte materno umano. Lo stomaco delle mucche è composto da 4 camere, dove il cibo che mangiano gli animali viene digerito in sequenza. Lo stomaco umano è a camera singola, la composizione dei suoi enzimi è diversa.

Un organismo adulto che consuma vari alimenti scompone le proteine ​​alimentari in amminoacidi, dai quali costruisce i propri tessuti corporei. I neonati (sia bambini che vitelli) nella composizione del latte, le proteine ​​​​vengono servite parzialmente divise, grazie alle quali sono più facili da digerire. Di conseguenza, per ogni specie biologica, queste proteine ​​dovrebbero essere le proprie: per i vitelli – mucche, per i bambini – madri. Se a un bambino vengono somministrate proteine ​​estranee invece delle proteine ​​corrette, cosa accadrà? Nella migliore delle ipotesi, con il doppio della tensione degli enzimi, difficilmente vengono scomposti. Nel peggiore dei casi e più spesso, vengono riconosciuti dal sistema immunitario, verranno percepiti come estranei e si svilupperà una reazione su di loro: un’allergia sul corpo, guance, diarrea. Ma non è tutto!

Oltre alle proteine, il latte contiene grassi e carboidrati. Oltre a questi, il latte materno contiene anche enzimi che aiutano ad abbattere questi stessi carboidrati e grassi. Non ci sono tali enzimi nel latte di mucca, i grassi del latte di mucca vengono digeriti con grande difficoltà, ce ne sono molti. Questo mette a dura prova il pancreas e il fegato. Non ci sono meno problemi con i carboidrati del latte, spesso sono anche scarsamente digeriti, il che porta a gonfiore e fermentazione nell’intestino e scioglie le feci.

Quando è il momento giusto?

Se parliamo di latticini in generale, il termine per la loro introduzione nella dieta del bambino secondo le regole moderne è di 8-9 mesi. Allo stesso tempo, tieni presente che questo non è latte vaccino intero, ma prodotti a base di latte fermentato: kefir, yogurt, biolatto. Come parte di questi prodotti, la proteina del latte viene parzialmente scissa e la sua allergenicità è notevolmente ridotta, inoltre, lo zucchero del latte viene scisso, questi prodotti sono generalmente a basso contenuto di grassi.

Per il latte intero, il periodo minimo per la sua introduzione è di 12 mesi, ed è meglio posticipare la conoscenza del latte intero per 1,6-2 anni. Durante questo periodo si verifica la relativa maturazione della mucosa intestinale, diventano meno permeabili agli allergeni e i sistemi enzimatici lavorano più attivamente. Ma questo non dovrebbe essere latte di mucca, ma speciale, latte per bambini con un determinato contenuto di grassi (non più del 2,5%) e composizione, pastorizzato e normalizzato.

A proposito, un altro argomento a favore del rifiuto dell’introduzione anticipata del latte è l’aumento dei casi di allergia non solo alle proteine ​​​​del latte vaccino, ma anche a componenti aggiuntivi. Per molti versi, oggi ciò è dovuto alla qualità e alla composizione del mangime con cui vengono nutriti gli animali, contengono molti ormoni, antibiotici e altra “chimica” che immancabilmente entra nel latte. Il sistema immunitario dei bambini sotto i tre anni è imperfetto e gli integratori xenobiotici (sostanze inizialmente estranee al corpo) possono portare a reazioni immunitarie “perverse” a un prodotto inizialmente abbastanza buono.

Pertanto, oggi l’atteggiamento dei medici nei confronti del latte vaccino nell’alimentazione infantile è cambiato. Non vale la pena usarlo nella sua interezza per almeno un anno, ma per la preparazione di prodotti a base di latte fermentato, per cucinare il porridge, puoi iniziare da 8-9 mesi. I latticini vengono introdotti lentamente e con attenzione, monitorando attentamente la reazione del bambino ad essi.