Il processo infiammatorio che colpisce l’iride del bulbo oculare è chiamato irite. Tale infiammazione è abbastanza comune e spesso acquisisce un decorso cronico. Esistono numerosi fattori che, in un modo o nell’altro, possono provocare lo sviluppo di questa malattia, comprese infezioni, lesioni, disturbi metabolici e così via. Nella stragrande maggioranza dei casi, questa patologia ha una prognosi favorevole. La terapia opportunamente selezionata il più delle volte evita complicazioni gravi. Tuttavia, nei casi avanzati, l’irite può causare glaucoma secondario o cataratta, emorragia subcongiuntivale o emoftalmo. Un appuntamento tempestivo con un oftalmologo per telefono +7 (499) 519-32-56, Internet o qualsiasi altro modo conveniente aiuterà ad evitare queste complicazioni. È lo specialista che sarà in grado di stabilire correttamente la diagnosi e selezionare una terapia adeguata.
Non ci sono informazioni esatte sulla prevalenza dell’irite tra la popolazione. Presumibilmente ciò è dovuto al fatto che con tale infiammazione si nota spesso una lesione secondaria del corpo ciliare, che rende possibile parlare di iridociclite. Secondo varie fonti, dal trenta al sessanta per cento delle persone si trova di fronte alla transizione del processo infiammatorio in una forma cronica. Vale la pena notare che una tale malattia può svilupparsi assolutamente a qualsiasi età, anche nei bambini. Tuttavia, il maggior numero di casi viene rilevato nella fascia di età compresa tra i venti ei quarant’anni. Uomini e donne sono ugualmente suscettibili a questa malattia.
Prima di parlare delle ragioni dello sviluppo dell’irite, vale la pena notare che è primaria e secondaria. La forma primaria si instaura quando si verifica un’infiammazione isolata dell’iride. La forma secondaria viene stabilita se l’iride è danneggiata sullo sfondo di patologie sistemiche, ad esempio la psoriasi. Secondo le statistiche, la forma secondaria rappresenta circa il dieci percento di tutti i casi di irite.
Per quanto riguarda la forma primaria di questa malattia, molto spesso è associata a effetti traumatici sul bulbo oculare. Corpi estranei negli occhi, ustioni, traumi contusivi: tutto ciò può contribuire allo sviluppo del processo infiammatorio. L’irite infettiva è la seconda più comune. Una reazione infiammatoria localizzata nella regione dell’iride può essere scatenata da Mycobacterium tuberculosis, Toxoplasma, agenti patogeni di brucellosi o leptospirosi, nonché treponema pallido.
Anche i disturbi ormonali esistenti spesso causano irite. Questa malattia si trova spesso nelle persone con diabete, bassi livelli di ormoni tiroidei o ormoni prodotti dalla corteccia surrenale nel sangue. In alcuni casi, l’infiammazione dell’iride è il risultato di reazioni allergiche. In questo caso, molto spesso tale allergia si sviluppa in risposta all’uso locale di farmaci a cui vi è una maggiore sensibilità, ad esempio durante la loro instillazione. Tuttavia, anche le reazioni allergiche sistemiche possono portare all’irite. Separatamente, va detto che a volte questo processo patologico si forma dopo un intervento chirurgico sul bulbo oculare.
Il meccanismo di sviluppo di tale infiammazione dipenderà direttamente dalla sua causa. Tuttavia, si ritiene che, indipendentemente da quale fattore abbia provocato il processo infiammatorio, le risposte immunitarie svolgano un ruolo importante nella patogenesi dell’irite. Ciò è particolarmente vero nei casi in cui la malattia è di natura infettiva. Sotto l’influenza di fattori provocatori, si verifica la produzione di sostanze biologicamente attive, un aumento della permeabilità della parete vascolare. C’è un’uscita di plasma nell’area del tessuto interstiziale, a causa della quale aumenta il gonfiore dell’iride.
Sintomi di infiammazione dell’iride
L’irite, di regola, è caratterizzata da un graduale aumento dei sintomi. All’inizio, il processo infiammatorio praticamente non causa alcuna preoccupazione a una persona malata. Un aumento dei sintomi si osserva più spesso dopo ipotermia o stress, con un’esacerbazione di una malattia somatica concomitante.
Inizialmente, il paziente presta attenzione al dolore nell’area dell’occhio interessato. La sindrome del dolore si intensifica quando si preme sull’occhio, ma in generale ha un carattere abbastanza moderato. Si notano sintomi come arrossamento dell’occhio, comparsa di focolai di emorragia e un cambiamento nel colore dell’iride. Per quanto riguarda l’iride, diventa più chiara, c’è una certa levigatura del suo contorno.
Un’altra caratteristica è la pupilla ristretta. Comincia a reagire più lentamente alla luce, c’è una diminuzione dell’acuità visiva. Con uno stress visivo prolungato, possono unirsi sintomi come una sensazione di bruciore agli occhi, mal di testa e malessere generale.
Diagnosi di una malattia: quando è necessario un appuntamento con un oftalmologo?
Per diagnosticare correttamente è necessario un appuntamento con un oftalmologo. Questa malattia viene diagnosticata sulla base di un esame completo, che comprende biomicroscopia oculare, gonioscopia, visometria e perimetria, tonometria. È obbligatorio prescrivere un esame ecografico del bulbo oculare, valutare la reazione della pupilla alla luce.
Trattamento e prevenzione dell’infiammazione dell’iride
La tattica del trattamento sarà determinata dalla causa principale del processo infiammatorio. Se si sospetta una natura infettiva, sono indicati antibiotici o agenti antivirali. L’infiammazione può essere controllata con farmaci antinfiammatori non steroidei. Inoltre, vengono prescritti fondi che espandono la pupilla, la terapia vitaminica. Vari metodi fisioterapici si sono dimostrati efficaci.
I principi della prevenzione si riducono alla protezione degli occhi dalle lesioni, al trattamento tempestivo delle patologie infettive ed endocrine, nonché agli esami periodici programmati da un oftalmologo dopo l’intervento chirurgico.