“Un bambino maleducato, maleducato, aggressivo!” – queste sono le parole che i genitori vogliono meno sentire sul loro bambino. Tuttavia, tornando ai primi anni della scuola materna e del liceo, molte persone potrebbero ricordare un bullo o un bullo nel loro gruppo o classe. Un bambino del genere preferisce attaccare gli altri, esprimendo così i suoi sentimenti. L’aggressività può spesso essere diretta a genitori, coetanei, fratelli o animali o oggetti. Nell’adolescenza, il fenomeno dell’autoaggressione è più comune, quando il bambino si paralizza. Qual è la ragione di tale comportamento ed è possibile insegnare ai bambini a controllare le proprie emozioni? O l’aggressività è una fase integrale dello sviluppo che presto passerà? Capito questo MedAboutMe.
Perché il bambino si comporta in modo aggressivo?
Il comportamento aggressivo è sia attività verbale che fisica, che mira a danneggiare se stessi, altre persone e animali, oggetti della situazione. Si basa su uno sfondo emotivo negativo e sul desiderio di danneggiare qualcuno o qualcosa. Un bambino del genere è irritabile, incline ad atti crudeli e impulsivi, atti di violenza, disobbedienza, insulti e calunnie. L’aggressività può essere rilevata nei bambini di tutte le età: osservando le conseguenze del loro comportamento (un altro bambino ha obbedito o ha regalato un giocattolo), fissano nella loro mente un certo stereotipo, che consente loro di ottenere ciò che vogliono in futuro. Si distinguono i principali gruppi di ragioni che provocano lo sviluppo di tale comportamento:
- Le relazioni all’interno della famiglia
Se un bambino osserva regolarmente manifestazioni di crudeltà da parte dei suoi genitori, sia verso di lui che l’uno verso l’altro, non dovresti sorprenderti che cerchi di applicare gli stessi trucchi. Inoltre, l’aggressività può essere un modo particolare per attirare l’attenzione.
- Personalità
Uno stato emotivo instabile si manifesta spesso con irritabilità e rabbia. L’aggressività è uno strumento per esprimere stanchezza, cattivo umore e benessere, bassa autostima e persino senso di colpa.
- Atteggiamenti socio-psicologici
Spesso le aspettative di ruolo e gli stereotipi comportamentali esercitano così tanta pressione sul bambino che, volenti o nolenti, è costretto a rispettarli. Ad esempio, si ritiene ancora che un ragazzo debba certamente essere in grado di combattere e costruire una comunicazione con i delinquenti solo con l’uso dei pugni.
- Impatto della situazione
La mentalità del bambino è piuttosto instabile. Questo spesso porta al fatto che anche un impatto minore può provocare una reazione estremamente forte. La rabbia può essere un brutto voto a scuola, disagio fisico o psicologico.
Sintomi di comportamento aggressivo
Nei bambini di età compresa tra 1 e 3 anni, spesso sorgono conflitti sullo sfondo dell’appropriazione delle cose di altre persone. I bambini iniziano ad attaccarsi a vicenda, graffiare, spingere, litigare. Eventuali tentativi di intervento da parte di genitori o tutori contribuiscono all’aggravamento della situazione: l’aggressività può passare a loro. I bambini in età prescolare sono dominati dal meccanismo verbale dell’aggressività: esprimono le loro emozioni urlando, imprecando o minacciando. Inoltre, il loro comportamento negativo è diretto principalmente ai rappresentanti più deboli: animali, fratelli e sorelle minori.
I bambini in età scolare hanno un certo livello di autocontrollo, quindi sono in grado di sopprimere l’aggressività, ma la usano per proteggere i propri interessi. I ragazzi preferiscono usare la forza bruta, mentre le ragazze scelgono mezzi verbali: minacce, bullismo, scherno, creazione di voci e pettegolezzi. Spesso durante questo periodo si perde il rispetto per i genitori, per cui il bambino smette di obbedire a mamma e papà, mette in ridicolo o parodia le loro parole.
Tale comportamento dà un enorme contributo allo sviluppo della personalità. Nell’adolescenza si forma un certo stereotipo del raggiungimento degli obiettivi con l’aiuto di intimidazioni ed elementi di violenza. Tali bambini percepiscono piuttosto duramente altri modi di comunicazione: aumenta il rischio di disadattamento sociale, comportamento deviante.
Psicoterapia: come insegnare a un bambino a controllare le emozioni?
Un passo importante nella lotta contro l’aggressività infantile è la psicoterapia. È lavorare con uno specialista che ti consente di identificare le possibili cause di tale comportamento, oltre a correggerle. Al bambino viene insegnato a controllare le sue esplosioni emotive: non avventarsi contro l’autore del reato con i pugni, ma cercare di trovare un compromesso e risolvere pacificamente la situazione critica. Il bambino può scrivere una lettera o disegnare un’immagine per il suo “nemico” per alleviare la tensione e liberarsi dei pensieri negativi. Gli esercizi di gioco sono ampiamente utilizzati: interazione con la palla, acqua, materiali sfusi.
Inoltre, gli psicologi infantili hanno sviluppato speciali corsi di formazione comunicativa. Il bambino impara a comunicare con altre persone, rispettare il loro punto di vista e difendere una posizione personale senza l’uso della forza. Le lezioni di rilassamento possono ridurre il numero di fattori che provocano la comparsa di aggressività. Al bambino viene insegnato a eseguire esercizi di respirazione, rilassare e stringere i muscoli e anche a spostare l’attenzione dall’oggetto della rabbia a fattori secondari, sopprimendo le emozioni negative. Con un’adeguata correzione, la prognosi è favorevole: i bambini riescono a superare il periodo sfavorevole, avendo sviluppato i corretti atteggiamenti sociali.
Prevenzione: come costruire la comunicazione con un bambino
Crescere i figli è un processo estremamente complesso in cui anche una piccola svista o una sfortunata omissione può essere fatale. Per impedire lo sviluppo di un tale stile di comportamento, è necessario creare un ambiente armonioso e calmo a casa: tutti i conflitti e gli smontaggi non dovrebbero verificarsi davanti ai bambini. Si raccomanda inoltre di aderire a uno stile genitoriale armonioso, per mostrare al bambino una via d’uscita da situazioni difficili senza l’uso dell’aggressività. La comunicazione con i bambini dovrebbe essere basata sulla fiducia e sul rispetto reciproco: non esagerare nel desiderio di sembrare un genitore severo e responsabile.