<img src = 'https: //medaboutme.ru/upload/resized/640×427/iblock/754/v_osnove_doveriya_opyt_a_ne_intuitsiya.24'

Gli psicologi dell’Università di New York hanno dimostrato che la nostra fiducia negli estranei dipende da quanto sono simili dalle personalità che ci conoscono che potrebbero e che non ci si potevano fidarsi.

I ricercatori hanno tenuto una serie di giochi di fiducia, durante i quali i partecipanti dovevano decidere sull’affidabilità dei loro partner. Si trattava di scegliere una persona a cui può essere affidata i soldi. Nella condizione dell’esperimento, è stato indicato che il denaro dato al partner verrà moltiplicato per 4 volte e il partner può condividere il “reddito” ricevuto o lasciare tutto per se stesso. I soggetti avrebbero dovuto riconoscere le opzioni proposte per “meritevole fiducia” (ricevere denaro nel 93%dei casi), “non del tutto meritevole fiducia” (probabilità del 60%) e “non meritare la fiducia” (le speranze sono solo del 7%) .

Nella seconda fase dell’esperimento, i nuovi partner dovrebbero essere selezionati per un altro gioco. Le immagini proposte di giocatori potenzialmente nuovi avevano una somiglianza implicita con i volti dei partecipanti nella prima fase dell’esperimento.

Si è scoperto che, non rendendosi conto della somiglianza dei “nuovi estranei” con persone già conosciute, i soggetti hanno scelto quelli che erano più simili a partner affidabili. Allo stesso tempo, le persone che sembravano giocatori inaffidabili venivano attivamente evitate dai soggetti. Maggiore era il grado di affidabilità della persona dell’esperimento precedente, più credibile era l’immagine di una persona che gli somigliava leggermente.

Un’analisi dell’attività cerebrale nel processo di selezione ha mostrato che quando decide di fidarsi di estranei, il cervello umano coinvolge le aree coinvolte nell’apprendimento dei partner dal primo gioco, comprese le aree dell’amigdala, che svolgono un ruolo nell’apprendimento emotivo.

Gli scienziati sottolineano l’alto grado di adattabilità del nostro cervello e sottolineano che le nostre valutazioni degli estranei si basano in gran parte su esperienze precedenti con personalità completamente diverse.