Tuttavia, il problema è che è esso stesso un sedativo (depressivo del sistema nervoso) e interrompe seriamente l’omeostasi. Sono già state condotte molte ricerche scientifiche che dimostrano che l’alcol in qualsiasi forma agisce come catalizzatore dello stress.A breve termine l’effetto è quasi impercettibile, perché un bicchiere di vodka o una lattina di birra tolgono davvero il negativo e rilassano. Tuttavia, poiché l’irritante esterno non è scomparso da nessuna parte, i problemi aumenteranno. Di conseguenza, l’alcol aumenta solo il rischio di disturbi mentali.

Come reagisce il corpo allo stress

Qualsiasi pericolo trasforma i processi metabolici in una “marcia alta”. Un complesso sistema di ormoni prodotti dalle ghiandole surrenali, dall’ipotalamo e dalla ghiandola pituitaria viene iniettato nel flusso sanguigno, innescando il meccanismo di “lotta o fuga”.

Questo cocktail ormonale prende di mira organi specifici per preparare il corpo alla lotta o alla fuga. Il cortisolo (noto anche come ormone dello stress) aiuta a mobilitare il corpo, aumentando l’apporto energetico aumentando i livelli di glucosio e altri nutrienti.

La risposta del corpo sano allo stress è un rilascio di cortisolo, seguito da un rapido calo dei livelli e dalla scarica quando la minaccia è passata.

Resistenza allo stress

Il concetto di resistenza allo stress si riferisce alla capacità del corpo di far fronte allo stress. Determina quanto velocemente una persona può adattarsi a nuovi fattori psicologici e fisiologici.

Le persone che sono impulsive, che provano emozioni negative e ansia, al contrario, si adattano peggio alle nuove condizioni. Sono loro che ricorrono più spesso a sostanze psicoattive per superare lo stress. Di conseguenza, riempiono le tristi statistiche di tossicodipendenti e alcolisti.

In che modo l’alcol influisce sulla risposta allo stress

Oltre all’omeostasi, la medicina moderna ha il concetto di allostasi, cioè le reazioni quotidiane necessarie per portare il corpo a uno stato stabile. È come accordare finemente un pianoforte mentre suoni, non ce ne accorgiamo nemmeno. Il sistema di risposta allo stress è fondamentale in questo meccanismo. E quando l’alcol etilico viene aggiunto a un cocktail di ormoni, questo stesso meccanismo inizia a funzionare male e poi si rompe completamente.

Qual è il rischio? Molto semplice: l’influenza dell’alcol logora di più il corpo e apre solo il cancello più ampio per il nuovo stress. E questo minaccia di gravi malattie mentali. È noto, ad esempio, che la distonia vegetovascolare (una diagnosi mitica che viene modellata a tutti indiscriminatamente) è una reazione allo stress continuo. Non c’è da stupirsi che bere regolarmente lo aggravi solo.

In che modo l’alcol influisce sul cortisolo

Gli studi hanno dimostrato che il cortisolo interagisce con i circuiti di ricompensa nel cervello, e questo a sua volta può aumentare l’effetto dell’alcol, costringendo le persone ad aumentare costantemente la dose per ottenere un effetto.

L’alcol etilico induce gradualmente il cervello a produrre nuovi neurotrasmettitori, formando nuove sinapsi in quest’area e in altri centri del piacere. Questo forma ciò che chiamiamo l’abitudine di bere. Ebbene, questa è una strada diretta verso l’alcolismo e nuove ricadute.

Inoltre, i ricercatori hanno collegato il cortisolo allo sviluppo di disturbi metabolici e psichiatrici come la depressione.

Il ruolo dell’alcol nello stress

La ricerca ha identificato diversi fattori che collegano alcol e stress:

• Uomini e donne che riferiscono alti livelli di stress bevono di più;
• Gli uomini stressati hanno una probabilità 1,5 volte maggiore di sviluppare l’alcolismo rispetto alle donne;
• Gli uomini hanno una probabilità 2,5 volte maggiore di sviluppare disturbi da uso di alcol.

In conclusione

• L’alcol innesca il meccanismo dello stress;
• L’alcol influisce sulla produzione di cortisolo e modifica l’allostasi;
• Una persona entra in uno stato di stress autosufficiente e alla fine cade nella dipendenza da alcol.