I medici del Bascom Palmer Eye Institute dell’Università di Miami segnalano un aumento dei casi di fotocheratite associati all’uso di lampade germicide per disinfettare le stanze dal coronavirus SARS-CoV-2.
I medici notano che le persone con irritazione, dolore e maggiore sensibilità degli occhi alla luce si rivolgono sempre più a loro. Si è scoperto che tutte queste persone utilizzavano attivamente lampade germicide domestiche che emettono raggi ultravioletti nella gamma UVC. Tali radiazioni hanno attività germicida e, come è stato dimostrato all’inizio dell’anno, distruggono il coronavirus.
Ma sotto l’influenza dei raggi UVC, si verifica un danno alla cornea. Un effetto simile si sviluppa quando si sale ad altitudini più elevate, dove meno raggi UVC vengono assorbiti dall’atmosfera, così come quando vengono riflessi dalla neve o dall’acqua. Se una persona non indossa occhiali scuri, dopo alcune ore di esposizione soffrirà di bruciore agli occhi e aumento della fotosensibilità.
I medici ricordano che le lampade battericide vendute sono sicure per l’uso domestico, fatte salve le norme di sicurezza solitamente prescritte nelle istruzioni. I medici invitano anche i pazienti che hanno già riscontrato i sintomi sopra descritti a non esitare e a chiedere aiuto a un oftalmologo.