I neurologi danesi del Bispebjerg and Frederiksberg Hospital di Copenhagen hanno scoperto che la malattia infiammatoria intestinale aumenta la probabilità di malattia di Parkinson.
Le malattie infiammatorie intestinali (IBD) comprendono la colite ulcerosa, che colpisce principalmente l’intestino crasso, e il morbo di Crohn, che si sviluppa ovunque nel tratto gastrointestinale.
Gli scienziati hanno analizzato tutti gli abitanti del paese che avevano una malattia infiammatoria intestinale dal 1977 al 2014: ce n’erano 76,5 mila. Le loro cartelle cliniche sono state confrontate con quelle di 7,5 milioni di danesi che non soffrivano di IBD. Nel corso dei 37 anni di osservazione, alcuni dei partecipanti al progetto hanno sviluppato il morbo di Parkinson.
I calcoli statistici hanno dimostrato che le persone con IBD ne soffrono il 22% più spesso rispetto a coloro che non hanno malattie infiammatorie intestinali. Inoltre, per le persone con colite ulcerosa, la probabilità di sviluppare la malattia di Parkinson era leggermente superiore rispetto a coloro a cui era stata diagnosticata la malattia di Crohn.
I dati ottenuti si inseriscono nel quadro della teoria, secondo la quale lo stato del tratto gastrointestinale determina in larga misura la salute del sistema nervoso centrale. In precedenza, è stato anche dimostrato che l’attività della microflora intestinale influisce su alcuni processi che si verificano nei tessuti cerebrali.