La ghiandola tiroidea è un organo endocrino indispensabile che svolge numerose funzioni e regola il metabolismo. Nella malattia di Graves, per vari motivi, l’attività della ghiandola aumenta notevolmente, produce ormoni in eccesso, formando uno stato di ipertiroidismo. Il corpo lavora per usura, organi e tessuti funzionano con stress estremo, in particolare il cuore e i vasi sanguigni. Di conseguenza, la pressione aumenta, si verificano aritmie, la temperatura è costantemente elevata, il peso corporeo diminuisce bruscamente con un aumento dell’appetito. Senza correzione, la malattia può essere complicata da una crisi tireotossica, pericolosa per la vita. Ma quali sono le ragioni di questo stato di cose?
Le basi dello sviluppo della malattia di Graves
La maggior parte degli scienziati tende a credere che la base della malattia di Graves sia una malattia autoimmune. Questa è una rottura dei meccanismi immunitari, in cui i tessuti della propria ghiandola tiroidea sono percepiti come un pericolo e il corpo sintetizza anticorpi contro di essi. Normalmente, gli ormoni tropici ipofisari agiscono come stimolanti per la sintesi degli ormoni tiroidei e, nella malattia di Graves, gli anticorpi risultanti agiscono invece sui recettori.
Più anticorpi contro i recettori del TSH vengono prodotti per la ghiandola tiroidea, più attivamente produce i propri ormoni. Di conseguenza, si sviluppa l’ipertiroidismo, un’attività eccessiva della ghiandola.
Questo non passa senza lasciare traccia per il corpo: gli ormoni tiroidei hanno un effetto stimolante. Accelerano i processi metabolici, aumentano la temperatura corporea a causa dell’aumento della sintesi del calore, affaticano il corpo, il che alla fine porta a danni al cuore, ai vasi sanguigni, ai reni e al cervello e esaurisce tutte le risorse del corpo. In background
Ciò che colpisce la ghiandola, provocatori di patologia
Si ritiene che una tale patologia sia più tipica per le giovani donne e spesso devono esserci anche fattori predisponenti, ad esempio sotto forma di ereditarietà aggravata. Di solito nella linea femminile della famiglia, i problemi con la ghiandola tiroidea vengono rilevati in diverse generazioni.
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Ulteriori sintomi di ipertiroidismo
Una delle manifestazioni più classiche dell’ipertiroidismo sono gli occhi sporgenti. Si tratta di bulbi oculari sporgenti in modo anomalo, la formazione di una striscia bianca tra le palpebre e le pupille, che conferisce al viso una specifica espressione di follia. Inoltre, sono tipiche l’essiccazione della mucosa e la sua frequente infiammazione dovuta a rari ammiccamenti, una sensazione di sabbia, secchezza degli occhi e luminosità innaturale delle pupille.
Insieme a questo, l’ipertiroidismo rivela anche una diminuzione dei campi visivi con dolore all’interno delle mele a causa di un aumento della pressione intraoculare e una diminuzione dell’acuità visiva.
L’ipertiroidismo porta a disturbi mentali, comportamento aggressivo, emotività ed eccitabilità, pignoleria e ridotta concentrazione, pianto e disturbi della memoria sono possibili. È anche tipico avere depressione e disturbi del sonno, nevrosi.
Spesso ci sono lamentele di dolore addominale, disturbi delle feci e tendenza alla diarrea. Quando si esamina sullo sfondo dell’ipertiroidismo, è possibile
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