I ricercatori dell’Università di Duke sviluppano un nuovo esame del sangue che dovrebbe aiutare a stabilire rapidamente quando una malattia respiratoria è associata a un virus e non a un’infezione batterica, sperando di ridurre l’abuso pericoloso di antibiotici e accelerare la produzione della corretta diagnosi.
Il nuovo test funziona, prendendo l’impronta del sistema immunitario. Questo è molto diverso da come viene diagnosticata l’infezione oggi. E se i test sperimentali del nuovo test risultano avere successo, la nuova analisi promette anche di aiutare i medici a monitorare nuove minacce, come la pandemia della nuova tensione antincendio o questo misterioso virus MERS, che è scoppiato in Medio Oriente.
Oggi, quando i soli sintomi non sono sufficienti per la diagnosi, il medico, sospettando un certo tipo di infezione, dirige il paziente a eseguire esami del sangue e mdash; Prova che cacciano un determinato patogeno. Febbre e tosse? Se questa è la stagione influenzale, è possibile testare il virus dell’influenza. La gola fa male terribilmente? Molto probabilmente, verrai controllato per Streptococcus. Un test negativo può lasciare un medico in ignoranza per quanto riguarda la causa della tua malattia e costringerlo a sospettare una nuova infezione e puoi fare un’altra analisi. Inoltre, i test espressi non sono sempre accurati e possono saltare un’infezione e le prestazioni delle analisi inviate al laboratorio per cercare di coltivare batteri nascondendo e dire se sono il patogeno della malattia può richiedere diversi giorni. /p>
Pertanto, i ricercatori di un certo numero di università stanno cercando di utilizzare una scoperta piuttosto recente: non appena il sistema immunitario scopre un errore invasore, vengono attivati diversi geni per resistere a un’infezione virale, batterica o fungina. Questi sottili cambiamenti molecolari si verificano anche prima di sentirsi sintomi. E formano diversi schemi di RNA e proteine, quella che viene chiamata impronta digitale genomica.
Il test genomico ha mostrato l’89 percento di precisione nell’ordinamento di coloro che sono stati infettati dal virus, ha detto la Science Translational Medicine Journal. Ci sono volute 12 ore per ottenere i risultati, ma i ricercatori sperano di accelerare l’analisi, trasferendola nella categoria dei test espressi.
& Laquo; questo è uno strumento promettente & Raquo; ”ha affermato il professore all’Università di Ogio Ramilo, che esegue un tale studio. Ha definito i risultati del lavoro dei ricercatori dell’Università di Duke un importante passo verso la creazione di test commerciali e ha previsto la loro apparizione sul mercato nei prossimi cinque anni.