L’infezione da coronavirus non sta andando via. Tuttavia, non esiste ancora una cura. Resta da fare affidamento su misure preventive e cercare di migliorare la tua immunità. Pertanto, ora molte persone hanno prestato attenzione alla vitamina D, perché svolge un ruolo importante nel sistema immunitario. Diamo un’occhiata a ciò che dicono gli scienziati sull’efficacia della vitamina D per la prevenzione del coronavirus.
Sì, la vitamina D ha proprietà antinfiammatorie e immunoregolatrici. E la sua mancanza è associata a una maggiore suscettibilità alle infezioni. Ma il punto qui non è in una particolare vitamina: se il corpo, in linea di principio, riceve meno nutrienti, allora la difesa naturale contro i microbi, ovviamente, si indebolirà.
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Vitamina D contro il coronavirus
Scienziati iraniani e statunitensi hanno analizzato i dati clinici di 235 pazienti con COVID-19. Nei pazienti di età superiore ai 40 anni, la probabilità di un esito pericoloso della malattia, inclusi coma, ipossia e morte, era inferiore del 51,5% rispetto a quelli con carenza di vitamina D.
Tuttavia,
altri studi in Italia hanno dimostrato che la carenza di vitamina D può compromettere la funzione immunitaria e aumentare il rischio di malattie respiratorie.
Una revisione di studi più ampi, che hanno coinvolto 11.321 persone provenienti da 14 paesi, mostra risultati molto diversi, quindi non è del tutto chiaro se la vitamina D funzioni per prevenire le infezioni respiratorie. Finora ci sono poche prove, e quindi i tentativi di nominarlo a tutti di fila sembrano un dubbio marketing.
Gli effetti dell’integrazione di vitamina D (a dosi fino a 200.000 UI) nelle persone con COVID-19 sono attualmente oggetto di studio clinico.
A molte persone vengono prescritte dosi comprese tra 1000 e 4000 UI al giorno per la profilassi. Tuttavia, coloro che sono carenti di vitamine spesso richiedono dosaggi molto più elevati per raggiungere la gamma ottimale.
La maggior parte degli esperti concorda sul fatto che il livello ottimale di vitamina D sia di 30-60 ng/mL (75-150 nmol/L).
Riepilogo
Nessun integratore alimentare dovrebbe essere assunto da solo, senza consultare un medico. Il dosaggio è prescritto solo dopo i risultati dei test.
La vitamina D non è una cura per le infezioni virali e ci sono poche prove della sua efficacia nella prevenzione del coronavirus. In ogni caso, le vitamine vengono assorbite dall’organismo solo naturalmente, attraverso il cibo, non gli integratori alimentari.