Ma non si riprenderà. Sì, la carnagione verde-grigiastra andrà via per qualche tempo, le occhiaie sotto gli occhi scompariranno sotto l’abbronzatura, l’energia aumenterà. Per una o due settimane. E poi tutti i sintomi dell’anemia torneranno di nuovo. Perché la dieta da sola non può curare l’anemia. È anche impossibile prescrivere autonomamente preparati contenenti ferro: molti hanno controindicazioni ed effetti collaterali spiacevoli.
Perché le donne sviluppano l’anemia?
Le donne sono infatti più a rischio di carenza di ferro di varia gravità. Ciò è facilitato da:
- regolare perdita di sangue durante le mestruazioni;
- malattie ginecologiche che aumentano il sanguinamento mestruale;
- gravidanza, soprattutto nel 3° trimestre;
- parti frequenti e parti semplici associati a perdita di sangue;
- allattamento al seno, soprattutto a lungo termine;
- mangiare alimenti che compromettono l’assorbimento del ferro: cereali, caffè, tè, cioccolato;
- mancanza di vitamina C, che aumenta l’assorbimento del ferro;
- malattie dell’apparato digerente a causa di l’assimilazione è disturbata;
- sanguinamento poco appariscente ma persistente causato da ulcere allo stomaco, emorroidi, malattie dentali;
- vegetarismo ostinato.
Preoccupanti sintomi di anemia
- debolezza, scarso rendimento, fiato corto durante lo sforzo, attacchi di vertigini;
- mal di testa, difficoltà di concentrazione;
- digestione e perversione del gusto: voglia di cose poco commestibili e odori poco appetibili;
- intorpidimento degli arti, pelle d’oca;
- secchezza delle mucose, prurito e formicolio alla lingua, nelle parti intime del corpo;
- cambiamenti nella struttura dei capelli e delle unghie: i capelli diventano secchi e fragili, le unghie acquisiscono una struttura stratificata e diventano piatte e opache;
- la pelle diventa pallida, di una tonalità grigiastra, i vasi appaiono attraverso di essa.
Se dall’elenco compaiono sintomi di anemia, è necessario iniziare un esame con un medico. E assicurati di completare il corso di trattamento prescritto. L’anemia è particolarmente pericolosa nelle donne in gravidanza: il feto può morire o nascere con disturbi dello sviluppo.