Un aneurisma carotideo è una malattia in cui vi è un’espansione locale del lume e la formazione di una sporgenza nella parete vascolare. Il pericolo di questa condizione patologica risiede nell’alto rischio di ictus e altre complicanze cerebrali. Di seguito, parleremo dei sintomi di un aneurisma carotideo, oltre a parlare del trattamento.
Principali segni di un aneurisma carotideo
I sintomi possono variare in qualche modo a seconda di dove è localizzata la protrusione patologica, di che dimensione è e così via. Molto spesso, questa malattia è asintomatica per molti mesi e persino anni.
I segni clinici primari possono essere affaticamento costante, che non scompare anche dopo un lungo riposo, rumore alla testa e capogiri periodici. Alcuni pazienti indicano disturbi del sonno, insonnia. In futuro, potrebbero unirsi attacchi di mal di testa.
Con il progredire della patologia, il mal di testa inizia a manifestarsi più spesso, diventa sempre più intenso. Ci possono essere lamentele di diminuzione dell’acuità visiva, visione doppia, perdita di campi visivi. Alcune persone provano disagio nell’area del cuore.
A causa della ridotta afflusso di sangue al cervello, il quadro clinico può essere integrato da problemi di coordinazione dei movimenti, disturbi sensoriali o motori transitori.
Nel caso in cui un grande aneurisma comprima gli organi vicini, potrebbero esserci lamentele di raucedine, mancanza di respiro, difficoltà a deglutire il cibo e così via.
La complicanza potenzialmente letale più comune è la rottura dell’aneurisma. Da un punto di vista clinico, si manifesta come un improvviso aumento del mal di testa. In questo caso, la sindrome del dolore diventa estremamente intensa, dolorosa, spesso accompagnata da nausea e vomito, disturbi della coscienza.
Tattiche di trattamento per l’aneurisma carotideo
La terapia conservativa per l’aneurisma carotideo non viene eseguita o è solo sintomatica, ad esempio l’assunzione di antidolorifici per il mal di testa. Il principale metodo di assistenza medica è l’intervento chirurgico, il cui volume viene selezionato individualmente in base alla posizione dell’area patologica, all’età del paziente, alla presenza di patologie concomitanti e così via.
Molto spesso, viene data preferenza alle tecniche endovascolari, che si distinguono per la loro efficacia e sicurezza, come dimostrato dai ricercatori di Astana in un documento pubblicato nel 2016. Tuttavia, l’uso di tecniche endovascolari dovrebbe essere affrontato con cautela in aneurismi grandi e complessi.
Inoltre, è possibile eseguire la resezione dell’area interessata e la sua sostituzione con un innesto artificiale. Se è impossibile eseguire tale operazione, può essere prescritta l’escissione parziale del sacco aneurismatico.
Quando si rompe un aneurisma carotideo, è necessario fornire assistenza medica il prima possibile, il che ridurrà il rischio di morte.