Un ascesso del rene destro è una delle varianti della pielonefrite purulenta, in cui si forma un focolaio infiammatorio nel rene, che porta allo scioglimento del tessuto renale e alla formazione di una cavità piena di pus, delimitata da una pseudocapsula. Questa malattia può colpire sia adulti che bambini. In assenza di cure mediche tempestive, tale patologia porta a sepsi, insufficienza multiorgano, infiammazione purulenta secondaria di organi e tessuti vicini, nonché una serie di altre complicazioni. In questo articolo parleremo dei segni clinici e del trattamento dell’ascesso renale.
Come si manifesta un ascesso renale?
Prima di tutto, l’ascesso renale è accompagnato da una forte violazione delle condizioni generali di una persona malata. Si nota un aumento della temperatura corporea a valori febbrili, brividi, grave debolezza e malessere.
Sicuramente c’è una sindrome del dolore localizzata nella regione lombare. Alcuni pazienti riferiscono un aumento della voglia di urinare.
Nella vecchiaia, questa malattia può avere un decorso cancellato. In questo caso, i segni clinici sono limitati a dolore diffuso nell’addome, debolezza.
Inoltre, in alcune persone, l’ascesso diventa cronico. In questo caso, ci sono lamentele di dolore sordo e ricorrente nella regione lombare, un leggero aumento della temperatura corporea (fino a valori subfebbrili), debolezza, perdita di peso. Inoltre, sono caratteristici gli attacchi di improvvisa sudorazione profusa (principalmente di notte).
È interessante notare che la gravità dei sintomi non è sempre correlata alla gravità dell’ascesso.
Tattiche terapeutiche per l’ascesso renale
Se viene rilevato un ascesso renale, il paziente deve essere urgentemente ricoverato in ospedale.
Prima di tutto, viene prescritta una terapia conservativa. Implica l’uso di antibiotici, selezionati in base alla sensibilità dell’agente patogeno. Allo stesso tempo, vengono prima prescritti agenti antibatterici ad ampio spettro, quindi, dopo aver ricevuto i risultati di uno studio batteriologico, viene eseguita una correzione della terapia.
Parallelamente vengono eseguite misure di disintossicazione, vengono prescritti antidolorifici e farmaci antinfiammatori, medicinali che migliorano la circolazione sanguigna, complessi vitaminici e altri farmaci rinforzanti generali.
L’intervento chirurgico rimane ancora il principale metodo di trattamento di questa condizione patologica. La sua essenza sta nell’apertura dell’ascesso, nel suo drenaggio, seguito dall’introduzione di antibiotici ed enzimi nella cavità risultante. Se necessario, viene installato il drenaggio.
Molto spesso, viene data preferenza a metodi minimamente invasivi piuttosto che operazioni aperte. Nel 2018, scienziati di Mosca hanno condotto uno studio, i cui risultati hanno rilevato che dopo operazioni minimamente invasive nel trattamento della pielonefrite purulenta, l’attività funzionale dei reni viene ripristinata molte volte più velocemente rispetto a dopo un intervento chirurgico aperto.
Con una lesione purulenta dell’intero rene, viene eseguita una nefrectomia.