I prodotti alimentari nocivi inseguono una persona ad ogni angolo, attirano l’attenzione con etichette luminose, aromi eccitanti e causano dipendenza.
Sfortunatamente, stiamo diventando più intelligenti allo stesso ritmo dei produttori di alimenti. Per mantenere i loro prodotti e i loro profitti, sono pronti a molto, comprese promozioni su larga scala, nuove mosse di marketing. Gli ingredienti controversi vengono spesso rinominati, il che porta a confusione e, in definitiva, al fatto che siamo nuovamente costretti a mangiare cibo spazzatura e piatti con ingredienti che è meglio evitare.
Quali alimenti sono dannosi per la salute
I più pericolosi sono gli alimenti trasformati o i prodotti naturali, ma coltivati con sostanze pericolose. Devono essere evitati non solo dai pazienti con patologie speciali, ma assolutamente da tutti.
Tra i prodotti finiti e semilavorati, individueremo i più indesiderabili. Cibi malsani da evitare:
- zucchero raffinato, dolciumi, dessert, soda dolce con la sua partecipazione;
- farina sbiancata, prodotti da forno e dolciari da esso;
- prodotti a base di carne e semilavorati pronti, che, oltre a un’enorme quantità di grasso nascosto, che aumenta i rischi cardiaci e la probabilità di sviluppare sintomi di varie malattie, possono contenere anche sostanze chimiche pericolose utilizzate per conservare, migliorare assaggiare e fare una presentazione;
- margarina e varie creme spalmabili – sono dannose per i vasi umani;
- patatine, snack, cracker contenenti grassi nascosti e molte “E” dannose;
- fast food – piatti cucinati dal nulla e quando.
Che gli additivi alimentari consentiti dovrebbero essere esclusi dalla dieta
Conosciamo già i cibi nocivi. Ma c’è un’altra categoria contenente ingredienti che hanno mascherato le loro qualità pericolose. Ecco i primi tre “criminali più gravi” e alcuni semplici consigli per evitarli.
1. MSG (glutammato monosodico)
- Un esaltatore di sapidità comune nella cucina asiatica, viene aggiunto a verdure in scatola, zuppe, condimenti per insalata e prodotti a base di carne. Il glutammato monosodico può causare mal di testa, aumento di peso, nausea, dolore toracico, sudorazione, ecc.
- Può essere abilmente camuffato dietro etichette: esaltatori di sapidità, proteine vegetali idrolizzate, proteine vegetali testurizzate, estratto di lievito, glutammato, acido glutammico, gelatina.
- Come evitarlo? È lecito ritenere che tutti gli alimenti trasformati contengano glutammato monosodico. Quindi cerca di mangiare cibi integrali, freschi e naturali quando possibile. Passa a sapori e condimenti semplici come sale, pepe ed erbe aromatiche. L’unico modo per essere sicuri al 100% che non ci sia glutammato monosodico nel cibo è cucinare il proprio cibo.
2. Fruttosio (HFC)
- Un dolcificante economico e popolare, gli HFC si possono trovare in qualsiasi cosa, dalle bibite, caramelle e succhi di frutta a muesli, yogurt e ketchup. Il loro consumo costante può causare cambiamenti nel cervello che influenzano la memoria e l’apprendimento, interrompere il normale metabolismo del corpo, aumentando il rischio di obesità. Gli HFC aumentano il rischio di cancro, demenza e danni al fegato.
- Travestimento astuto: fruttosio, sciroppo di mais.
- Come evitare? Il modo più veloce è introdurre il divieto di fast food, dolci e bibite dolci. Attenersi a cibi freschi e biologici e controllare le etichette. Potresti rimanere scioccato nel trovare gli HFC, anche in cibi salati come pasta, salse, burro di arachidi e pane.
3. Grassi trans
- Aggiungendo idrogeno all’olio liquido, è possibile creare una sostanza resistente come la margarina e quindi utilizzare i grassi trans per migliorare il sapore, la consistenza e la durata di conservazione dei prodotti. Il problema è che aumentano anche il livello di colesterolo “cattivo”, riducendo la proporzione di “buono”. Per questo motivo, il rischio di malattie cardiache è alle stelle.
- Travestimento astuto: acidi grassi trans, oli parzialmente idrogenati.
- Come evitarli? Anche se l’etichetta o la confezione dice “0 g di grassi trans”, un prodotto può nascondere fino a mezzo grammo di grassi trans per porzione, quindi controlla l’elenco degli ingredienti. Se vedi la scritta “oli parzialmente idrogenati”, lascia il prodotto sullo scaffale.