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E' POSSIBILE DETERMINARE IL NUMERO DI MIGRANTI DA ACCOGLIERE ? O E' UN'UTOPIA?


Un caro amico rispettabilissimo per cultura ed elevato senso etico gestisce un BLOG che frequento con piacere, ma nel quale mi capita spesso di veder svanire i miei commenti nel nulla dell'infinito spazio del web, non so se la colpa é della mia scarsa conoscenza del mezzo o se si tratta di una imperfezione del servizio, é certo però che il risultato é frustrante. Ultimamente egli, in un post intitolato "L'UTOPIA DELL'ACCOGLIENZA", dopo essersi dichiarato in favore di detta pratica umanitaria per quel senso di solidarietà umana che lo pervade, dichiara la propria certezza sulla necessaria esistenza di un suo limite e ricorrendo ad un banale confronto con la pevedibile saturazione della possibile ospitabilità della sua abitazione rivolge al Governo l'invito a definire il numero di migranti accettabili nel nostro paese. La risposta, apparentemente semplice, presuppone l'esatta conoscenza di tanti elementi e condizioni diversi da risultare impossibile se non a posteriori, bisognerebbe infatti stabilire la densità media di popolazione accoglibile sul nostro territorio in ragione della totalità delle potenzialità produttive del Paese, previa determinazione del reddito minimo pro-capite sufficiente per un livello di vita anch'esso predeterminato, con i costanti aggiornamenti resi necessari dalle incessanti mutevoli condizioni sia locali che intenazionali, cosa questa che indurrebbe un continuo variare anche delle possibilità di accoglienza! La vera risposta, come sempre é avvenuto in tutte le migrazioni succedutesi in questo mondo dalla notte dei tempi, sarà data dalla progressiva crescita della resistenza della popolazione locale all'invasione del proprio territorio da parte di masse ad essa estranee, ovvero dalla prevalenza di queste ultime con la sottomissione degli indigeni.  Ciò che in ogni caso é prevedibile é solo la trasformazione dell'attuale società.