satirev

IL PICCOLO SFORTUNATO ALFIE ED IL SUO DIRITTO DI VIVERE


Il piccolo Alfie Evans ci ha lasciati o, come con poetica delicatezza si esprime la mamma, "al nostro bimbo sono spuntate le ali".  La vicenda in sé non é diversa dai tantissimi  tragici eventi che ogni giorno rattristano altri genitori sparsi nel mondo, però gli interventi che hanno costellato la sua breve ed inconsapevole esistenza pongono un problema di essenziale importanza che merita di essere meditato in maniera approfondita. Nelle società più mature ogni bambino con la nascita diventa un soggetto di diritto, cioè con diritti propri a partire da quelli della persona, che ovviamente non é in grado di esercitare autonomamente: di conseguenza il loro esercizio effettivo viene delegata dall'ordinamento ai genitori, in genere sotto il controllo dello Stato, che vi provvede con i propri organi ed in particolare ed in ultima istanza con la magistratura.  Nel caso dello sfortunato bambino si sono trovati coinvolti, presumibilmente con il medesimo interesse, sia i genitori, sia i magistrati, sia i medici ai quali ne era affidata la cura. Ora il primo problema che si pone riguarda l'esistenza, o meno, di un potere decisionale dell'autorità sanitaria in ordine all'esercizio di un diritto del soggetto in cura, cioè se essa avesse o non avesse il diritto delegato di decidere dell'uso, o del diniego dell'uso, degli strumenti necessari per la conservazione in vita del piccolo paziente, circostanza che, a parer mio, dovrebbe essere negata in forza della considerazione che i tecnici del ramo hanno conoscenza solo dell'esistente e non delle eventuali nuove conoscenze acquisibili nel tempo futuro. Analoga soluzione negativa dovrebbe formularsi in ordine al diniego deciso dai magistrati a riguardo dell'eventuale trasferimento del bimbo in altra struttura ospedaliera decisa a perseverare nella sua cura. Tuttavia il vero e fondamentale problema da risolvere é quello concernente la possibilità di delegare a terzi, sia pure genitori o Stato, l'esercizio del primo ed essenziale diritto di ogni essere di decidere il proprio annullamento come soggetto giuridico.