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TRA MATEMATICA, VACCINI, LUPI ED AGNELLI


Il ministro del lavoro e vicepresidente del consiglio Luigi Di Maio é stato spesso fatto oggetto di battute ironiche per la sua scarsa dimistichezza con l'uso corretto del congiuntivo, tuttavia io credo che debbano preoccupare ancora di più le sue carenze in matematica dopo aver appreso  che intende migliorare le pensioni più basse utilizzando allo scopo i risparmi derivanti dal taglio di quelle giustamente definite "d'oro" ed avere, altresì, letto la sua proposta di richiedere una prestazione di otto ore settimanali di lavoro socialmente utile  a fronte della corresponsione del "reddito di cittadinanza. E' mia opinione, invece, che vada senz'altro condivisa l'affermazione del ministro della sanità Giulia Grillo, la quale, rispondendo ad una esternazione del ministro dell'interno, ha affermato che la competenza a decidere sulla efficacia ed obbligatorietà dei vaccini spetta alla scienza e non alla politica (Occorre tener conto che i vaccini sono indirizzati prioritariamente alla tutela del corpo sociale, non dei singoli). Ugualmente condivisibile sembra l'iniziativa del presidente della Camera dei deputati volta alla trasformazione dei vitalizi degli ex parlamentari in pensioni mediante l'applicazione del sistema di calcolo in uso per tutti i cittadini. Al riguardo però sarebbe necessaria la valutazione di ogni singola posizione per poter correttamente individuare la normativa di volta in volta vigente al momento della maturazione di ognuna di esse, cosa che non sembra essere stata fatta con il provvedimento predisposto. Ciò naturalmente avrebbe una valenza esclusivamente etica, essendo il suo peso economico estremamente modesto. Quel che invece il M5S dovrebbe spiegare é il motivo che, coerentemente con gli ideali ufficialmente professati, lo ha indotto, dopo aver rifiutato di formare una maggioranza con il partito di Berlusconi per i precedenti giudiziari di quest'ultimo, ad accettare nella formazione dell'esecutivo soggetti pregiudicati o ritenuti impresentabili. Un chiarimento sarebbe oltremodo opportuno anche da parte del ministro dell'interno a proposito della assoluta disparità di vedute, circa le reali condizioni di vita nei campi di raccolta degli emigranti esistenti in Libia, rilevabile tra le sue dichiarazioni e quelle di chi in quei luoghi é stato suo malgrado costretto a viverci in attesa dell'imponderabile viaggio della speranza. E forse non sarebbe inopportuna neppure una spiegazione da parte del nuovo primo ministro spagnolo della sua frase:" ci sono governi come quello italiano che stanno facendo politiche antieuropee e dove l'egoismo nazionale é più diffuso", in particolare sarebbe interessante sapere se pensa la stessa cosa della Spagna, che in terra d'Africa ha innalzato barriere che  difende strenuamente dai tentativi dei locali di accedere ai suoi possedimenti di Ceuta e Melilla. Visto che l'attenzione si é ormai spostata in campo internazionale mi piace riportare il pensiero di Jared Kushner, genero e consigliere del presidente Trump, il quale, dopo un colloquio con i rappresentanti israeliani, ha detto :"dubito che Abu Mazen sia pronto per la pace in Medio Oriente"! Non so perché, ma questa affermazione mi ha riportato alla memoria la famosa favola di Fedro "Il lupo e l'agnello", in cui superior stabat lupus.