Venerdì 27 settembre, in parrocchia, “La Croara e i suoi gessi”

Volantino 02 Rastignano copia

Rastignano (Bologna)

In occasione della Festa di San Girolamo, venerdì 27 settembre, alle 20.45 nella sala parrocchiale di Rastignano, in via Andrea Costa 65, ci sarà la presentazione del libro di Giancarlo Fabbri, “La Croara e i suoi gessi. Leggende, miracoli, storie vere, tragedie, delitti e messe nere”. Con l’autore intervistato dai volontari dell’associazione podistica Walking Valley che organizza trekking sui sentieri della Croara.

Il libro di Giancarlo Fabbri è un viaggio in un territorio di cui troppi ignorano le bellezze pur essendo a due passi da Bologna. Viaggio che parte dalla sua geologia, proseguendo con la scintillante selenite, poi nella Grotta della Spipola con Luigi Fantini, tra castelli medievali e fortezze ottocentesche. Per continuare con l’inquietante Monte dei Corvi e la Cava Gionni, il caso di Leonarda Polvani un delitto ancora senza colpevoli, le tragiche morti di Daniele Bianchi e Mariano Cologna. Poi ancora l’ex Cava a Filo, la Palestrina delle prime scalate, l’oratorio e i miracoli della Madonna dei Boschi venerata anche a Rastignano, le messe nere dei satanisti, l’ex abbazia, i personaggi Loris da Porretta, Libero Vitali, Filippo de Pisis, Luciano Atti, Estenio Mingozzi, il Parco dei Gessi, le polemiche, gli animali e le piante.

L’autore Giancarlo Fabbri, giornalista pubblicista, è stato per quindici anni collaboratore del quotidiano bolognese “il Resto del Carlino”, corrispondente dai comini della “Valle dell’Idice” (Castenaso, Ozzano e San Lazzaro), poi dei quotidiani “Il Domani” e “L’Informazione”. Dal 2012, pur pensionato, è tuttora collaboratore o redattore di vari periodici del territorio bolognese. Nel 2018 ha pubblicato il libro “Acqua passata. Storie, cronache e personaggi di Pianoro” raccogliendo articoli scritti in oltre un lustro sul semestrale culturale “Savena Setta Sambro” edito dall’omonimo Gruppo di studi.

Giancarlo Fabbri

Venerdì 27 al via, all’Arci, il “Festival del pesce di mare”

Collage Autunno

Nel collage il logo disegnato da Matitaccia (Giorgio Serra), la cucina con lo chef Fausto Milina

San Lazzaro (Bologna)

Venerdì 27 settembre nella “Sala ‘77” del circolo Arci di San Lazzaro, in via Bellaria 7, prenderà il via l’attesa sagra gastronomica “Festival del pesce di mare” che proseguirà nei giorni 28 e 29 settembre e 4, 5, 6 ottobre, con ricavato destinato al sostegno dei gruppi sportivi che qui hanno sede o attività. E questo è poi il 31esimo anno che al finire dell’estate il circolo Arci dà il via alla sagra nata, a Viserba di Rimini nel 1988, dall’incontro di soci del circolo sanlazzarese con pescatori, ristoratori e albergatori della riviera romagnola.

Il menù proposto dai volontari dell’Arci prevede due antipasti, cinque primi, piatto unico con zuppa di pesce, sei secondi, contorni, bevande, vini. Per chi non ama il pesce, ma vuol stare con gli amici, c’è un menù alternativo. E’ poi possibile l’asporto per tutto l’orario di attività della cucina che apre alle 19 alla sera e anche alle 12 alla domenica. Nella “Sala Paradiso” tombola per i soci Arci la domenica alle 15. Alle 21 del sabato e della domenica ballo con musica dal vivo: il 28 settembre con Antonella Marchetti e il 29 con Davide Ballestri, il 5 ottobre con Andrea Scala e il 6 ottobre con Graziano & Maurizia.

Dal 26 ottobre al 3 novembre la stagione 2019 delle sagre dell’Arci di San Lazzaro si chiuderà con la “Sagra dei sapori”. Per alcuni sarà anche l’occasione per conoscere questo circolo, uno dei più importanti d’Italia, fondato nel 1977 diventato poi un punto di riferimento per tutti i sanlazzaresi e non solo. Qui i circa seimila soci da mattina a sera trovano accoglienza, grazie al bar e alla cucina, a prezzi popolari, e tante attività sportive amatoriali che spaziano dalle bocce al biliardo, dalle carte agli scacchi, dal podismo al ciclismo.

Giancarlo Fabbri

Domenica 22 tutti all’Oval a fare il tifo per il Pianoro Cricket Club

Pianoro Cricket Club 2019 Serie A

La formazione Serie A 2019 del Pianoro Cricket Club

Pianoro (Bologna)

Domenica 22 settembre, alle 12 sull’Oval di via Amendola (sulla Fondovalle Savena), si invita tutti a venire a fare il tifo per il Pianoro Cricket Club che si giocherà la finalissima per lo scudetto tricolore contro l’Aquila Trentino. Una gara che consentirebbe al Pianoro, se vince, di aggiudicarsi il 15° titolo di campione d’Italia, dopo otto anni di calvario ponendosi quasi sempre sul podio. Anche due anni fa ebbe l’occasione di disputare la finale per lo scudetto contro il Kingsgrove di Milano. Se il Pianoro Cricket Club vincesse, chi scrive lo spera da tempo, sarebbe una festa anche per lo sponsor, Marchesini Group, che potrebbe fregiarsi di uno scudetto tricolore in aggiunta ai tanti successi economici e tecnologici conseguiti dall’azienda pianorese.

Ad assistere all’incontro tra quadre di alto livello: il Pianoro con 212 punti in vetta alla classifica, in altri sport sarebbe già oggi campione d’Italia 2019, contro l’Aquila Trentino con 201 punti, non si spende nulla, anche la tribuna è gratuita, e si prospetta una gara spettacolare. Che si ami di più il calcio, il tennis, il ciclismo, o il golf, per citare altre discipline sportive, domenica fare il tifo per la squadra di casa è quasi un dovere vista l’importanza dell’incontro. Senza contare, col 15° scudetto sulle maglie, la speranza di ricevere dallo sponsor di Musiano una maggiore considerazione. Infatti per oltre cinque anni la società presieduta da Arcido Arcy Parisi si è autofinanziata. Tutti, dal presidente e fondatore agli atleti maggiorenni, passando per genitori, tecnici e sostenitori, si sono pagati divise, attrezzi e trasferte per tutte le squadre attuali: under 13, 15, 17, 19 e serie A oltre alle indispensabili continue manutenzioni dell’Oval di Rastignano abilitato dalla federazione internazionale cricket per i campionati mondiali.

Quello del cricket è uno dei tanti sport, detti minori, di cui quasi mai si occupano i media. Infatti è uno dei più praticati al mondo anche se in Italia non è conosciuto come nei paesi del Commonwealth. In pratica baseball e softball, più conosciuti, non sono altro che una versione moderna del più britannico cricket. Il gioco è praticato su un campo erboso pianeggiante, detto “ovale”, con al centro un rettangolo lungo circa 20 metri e largo 2. Al centro dei due lati più corti del rettangolo centrale ci sono due castelletti (wicket) formati da tre bastoni infissi nel terreno con sopra, in equilibrio precario, due corti cilindri di legno orizzontali. Prendono parte al gioco due squadre di 11 giocatori ciascuna che si alternano in attacco e in difesa. Spiegare l’azione del gioco in poche parole è piuttosto difficile ma se qualcuno è interessato a questo sport o a vedere le partite domenica avrà modo di vedere una gara che vale lo scudetto di campioni d’Italia. Ragione in più per assistervi e gridare “Forza Pianoro” anche se non si sa cosa sono innings, pitch, wicket, fielder, bat, run, overs, eccetera, è importante anche per Pianoro. Ah, dimenticavo. Il Pianoro Cricket Club, è anche vincitore di due Coppa Italia e di un titolo europeo per club.

Giancarlo Fabbri

Domenica 22 settembre, al museo di Pianoro, “La Croara e i suoi gessi”

Volantino Pianoro e foto

San Lazzaro (Bologna)

Domenica 22 settembre, alle 16, nella sala eventi del Museo di Arti e Mestieri “Pietro Lazzarini, a Pianoro Nuova in via del Gualando 2, ci sarà la presentazione del libro di Giancarlo Fabbri, “La Croara e i suoi gessi. Leggende, miracoli, storie vere, tragedie, delitti e messe nere”. Con l’autore ci saranno il sindaco di Pianoro Franca Filippini, il presidente dell’Ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia Orientale Sandro Ceccoli, il direttore del periodico pianorese “L’Idea” Gianluigi Pagani, lo speleologo e presidente dell’associazione “Parco museale Val di Zena” Giuseppe Rivalta, il direttore del Museo della Preistoria “Luigi Donini” di San Lazzaro Gabriele Nenzioni, l’archeologa dell’Istituto per i Beni Culturali Ibc Fiamma Lenzi, il naturalista esponente di Lipu e Arte (Anfibi Rettili Territorio) Umberto Fusini, lo scrittore e storico Adriano Simoncini e il biologo David Bianco responsabile ambiente dell’Ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia Orientale. A dirigere il pomeriggio culturale il giornalista Paolo Brighenti redattore de “L’Idea” di Pianoro.

Il libro di Giancarlo Fabbri è un viaggio in un territorio di cui troppi ignorano le bellezze pur essendo a due passi da Bologna. Viaggio che parte dalla sua geologia, proseguendo con la scintillante selenite, poi nella Grotta della Spipola con Luigi Fantini, tra castelli medievali e fortezze ottocentesche. Per continuare con l’inquietante Monte dei Corvi e la Cava Gionni, il caso di Leonarda Polvani un delitto ancora senza colpevoli, le tragiche morti di Daniele Bianchi e Mariano Cologna. Poi ancora l’ex Cava a Filo, la Palestrina delle prime scalate, l’oratorio e i miracoli della Madonna dei Boschi venerata anche a Rastignano, le messe nere dei satanisti, l’ex abbazia, i personaggi Loris da Porretta, Libero Vitali, Filippo de Pisis, Luciano Atti, Estenio Mingozzi, il Parco dei Gessi, le polemiche, gli animali e le piante.

L’autore Giancarlo Fabbri, giornalista pubblicista, è stato per quindici anni collaboratore del quotidiano bolognese “il Resto del Carlino”, corrispondente dai comini della “Valle dell’Idice” (Castenaso, Ozzano e San Lazzaro), poi dei quotidiani “Il Domani” e “L’Informazione”. Dal 2012, pur pensionato, è tuttora collaboratore o redattore di vari periodici del territorio bolognese. Nel 2018 ha pubblicato il libro “Acqua passata. Storie, cronache e personaggi di Pianoro” raccogliendo articoli scritti in oltre un lustro sul semestrale culturale “Savena Setta Sambro” edito dall’omonimo Gruppo di studi.

Giancarlo Fabbri

Con la “Festa della Vendemmia” … si pranza al Museo

Collage 01 Museo

Le due locandine dell’evento di sabato 21 settembre 2019

Pianoro (Bologna)

Nella prossima “Festa della Vendemmia”, prevista per il 21 settembre, ci sarà una vera vendemmia in vigna – aperta a famiglie e giovani, e agli alunni delle scuole che hanno aderito al progetto scolastico “Dalla vite al vino” – con trasporto delle uve con un vero trattore fino al Museo di Arti e Mestieri “Pietro Lazzarini” di via del Gualando 2 a Pianoro. Una vendemmia vera, esperienza iniziata l’anno scorso, poi il pranzo al Museo a cui partecipano chi si era prenotato entro il 9 settembre scorso. Nel dettaglio questa rievocazione del momento festoso che un tempo accompagnava e concludeva la vendemmia prenderà il via alle 10.30 per la vendemmia in una vigna nei pressi del museo seguita dal trasporto con il trattore al museo delle casse d’uva. Alle 13 pranzo al museo, seguito alle 14.30 dalla visita all’importante esposizione museale sugli attrezzi e gli strumenti di antichi mestieri. Alle 15 nella sala eventi inaugurazione della mostra “Sogni Incubi Passioni” delle artiste Mariarosa Beghelli, Ilaria Losito, Carla Nutini e Chiara Pavanati che raccontano esperienze e sentimenti con tecniche differenti di arti visive compresa la fotografia. Mostra che sarà visitabile con ingresso libero anche nei giorni 22, 28 e 29 settembre, dalle 16 alle 19, e il 5 e 6 ottobre dalle 15 alle 18.

Alle 16 si torna nell’ambito della vinificazione con la sistemazione del tino, dei bigonci e inizio della pigiatura con i piedi dell’uva raccolta, poi messa nel tino a fermentare. A pigiatura conclusa dimostrazione di spillatura da un tino preparato con uva già mostata in precedenza per riempire le damigiane. Infine esposizione di attrezzi della vendemmia e della cura del vino. Nel corso del pomeriggio si potranno degustare dolci ciambelle col buco, preparate dall’arzdoura, e vino pignoletto. Un momento conviviale che sarà accompagnato dalle musiche del gruppo La Violina che proporrà i balli staccati (bal stach o bal spech) tradizionali della valle del Savena, con il coinvolgimento del pubblico.

Come evento parallelo nello stesso museo alle 14.30 alle 16 ci sarà il laboratorio botanico “CreatUva … uva creativa”, attività con materiali naturali e di recupero a cura di Giovanna Barbieri dell’Orto Botanico di Modena. Nell’occasione ci sarà anche un’esposizione di attrezzi in uso per l’intero ciclo dalla vendemmia all’imbottigliamento del vino.

Domenica 29 settembre, alle 17, ci sarà uno spettacolo gratuito di teatro poesia con accompagnamento musicale, nell’ambito della mostra d’arte, a cura dell’associazione culturale “Teatro dell’ascolto”.

Giancarlo Fabbri

Martedì 17 settembre, in Mediateca, si presenta “La Croara e i suoi gessi”

Volantino 02 San Lazzaro copia

San Lazzaro (Bologna)

Martedì 17 settembre, alle 17.30, nella sala eventi della Mediateca di San Lazzaro, in via Caselle 22, ci sarà una presentazione del libro di Giancarlo Fabbri, “La Croara e i suoi gessi. Leggende, miracoli, storie vere, tragedie, delitti e messe nere”. Con l’autore ci saranno l’assessore alla cultura Juri Guidi, l’assessore al Parco dei Gessi Luca Melega, lo storico sanlazzarese Pier Luigi Perazzini, il presidente dell’associazione “Amici della Croara” Piero Venturi, lo speleologo e presidente dell’associazione “Parco Museale della Val di Zena Giuseppe Rivalta, il direttore del Museo della Preistoria “Luigi Donini” Gabriele Nenzioni, l’archeologa dell’Ibc Fiamma Lenzi, lo speleologo e segretario di Gsb-Usb Nevio Preti, il naturalista e botanico Giancarlo Marconi presidente dell’associazione Pangea. Moderatore dell’incontro culturale il giornalista Giancarlo Perciaccante direttore del periodico locale “In Piazza San Lazzaro”

Il libro di Giancarlo Fabbri è un viaggio in un territorio di cui troppi ignorano le bellezze pur essendo a due passi da Bologna. Viaggio che parte dalla sua geologia, proseguendo con la scintillante selenite, poi nella Grotta della Spipola con Luigi Fantini, tra castelli medievali e fortezze ottocentesche. Per continuare per l’inquietante Monte dei Corvi e la Cava Gionni, il caso di Leonarda Polvani un delitto ancora senza colpevoli, le tragiche morti di Daniele Bianchi e Mariano Cologna. Poi ancora l’ex Cava a Filo, la Palestrina delle prime scalate, l’oratorio e i miracoli della Madonna dei Boschi venerata anche a Rastignano, le messe nere dei satanisti, l’ex abbazia, i personaggi Loris da Porretta, Libero Vitali, Filippo de Pisis, Luciano Atti, Estenio Mingozzi, il Parco dei Gessi, le polemiche, gli animali e le piante.

L’autore Giancarlo Fabbri, giornalista pubblicista, è stato per quindici anni collaboratore del quotidiano bolognese “il Resto del Carlino”, corrispondente dai comini della “Valle dell’Idice” (Castenaso, Ozzano e San Lazzaro), poi dei quotidiani “Il Domani” e “L’Informazione”. Dal 2012, pur pensionato, è tuttora collaboratore o redattore di vari periodici del territorio bolognese. Nel 2018 ha pubblicato il libro “Acqua passata. Storie, cronache e personaggi di Pianoro” raccogliendo articoli scritti in oltre un lustro sul semestrale culturale “Savena Setta Sambro” edito dall’omonimo Gruppo di studi.

Sabato 21 settembre visite gratuite al museo e agli scavi della città di Claterna

Collage 01 Claterna

Ozzano (Bologna)

Sabato 21 e domenica 22 settembre 2019 tornano, nei musei e nei luoghi della cultura le “Giornate Europee del Patrimonio” (Gep 2019). A Ozzano per la giornata del 21 settembre sono previste visite guidate su tre turni, alle 15, 16 e 17, con un massimo di 25 partecipanti per ogni turno. Le visite guidate avranno inizio nel museo “Città di Claterna” al secondo piano del Palazzo della Cultura di piazza Allende 18 con un’illustrazione dell’antica città romana attraverso i materiali recuperati negli scavi effettuati fra la fine dell’Ottocento e negli anni ‘60 del Novecento. Dopo la visita al museo, ci si sposterà nell’area archeologica di Claterna, in Stradello Maggio angolo via Emilia, per concludere, sul campo, la visita a una della più interessanti realtà archeologiche della nostra regione che, da più di 1.500 anni, dorme ancora sotto i campi della frazione Maggio di Ozzano. E’obbligatoria la prenotazione entro il 18 settembre da farsi telefonando al servizio cultura del Comune di Ozzano (051.791315) o inviando una mail a museo@comune.ozzano.bo.it.

Le visite del 21 settembre, ha precisato il sindaco Luca Lelli, sono organizzate in collaborazione con la Soprintendenza archeologica regionale e l’associazione culturale “Centro Studi Claterna Giorgio Bardella e Aureliano Dondi” e guidate dalle archeologhe della stessa Soprintendenza, Renata Curina, Silvana Sani e Rossana Gabusi, e dagli archeologi dell’associazione culturale. Col sindaco che si augura che siano in molti a partecipare alle visite guidate. Infatti per l’amministrazione comunale questa iniziativa legata alle “Giornate Europee del Patrimonio” sono un’ottima occasione per far conoscere il nuovo museo “Città di Claterna” inaugurato il 30 marzo scorso.

L’iniziativa delle “Giornate Europee del Patrimonio” fu lanciata nel 1985 dal Consiglio d’Europa al fine di sensibilizzare i cittadini verso la ricchezza e le diversità culturali d’Europa, stimolare l’interesse verso il patrimonio culturale europeo e invitare l’Unione Europea a rispondere alle sfide sociali, politiche ed economiche della cultura. Dal 1999 questa iniziativa è diventata un appuntamento annuale, fisso, patrocinato dall’Unione Europea, trasformando così questa iniziativa, nell’evento culturale partecipativo di maggiore portata in tutta Europa. Durante le “Giornate Europee del Patrimonio”, che infatti quest’anno cadranno nelle giornate del 21 e 22 settembre, vengono aperte le porte di migliaia di monumenti e siti, pubblici e privati, alcuni di solito chiusi al pubblico, consentendo ai cittadini di effettuare visite gratuite, di conoscere il proprio patrimonio culturale comune e di partecipare attivamente alla salvaguardia del patrimonio culturale dell’Europa per le generazioni presenti e future.

Giancarlo Fabbri

Sabato 14 settembre, al Farneto, si presenta “La Croara e i suoi gessi”

Volantino 03 Farneto

San Lazzaro (Bologna)

In occasione della 164esima Festa della Madonna della Cintura sabato 14 settembre, alle 20.30, nel centro culturale “Don Giulio Salmi”, in via Jussi 131 al Farneto di San Lazzaro, ci sarà una presentazione del libro di Giancarlo Fabbri, “La Croara e i suoi gessi”, con l’autore intervistato da Stefano Galli caporedattore de “L’Idea” di Pianoro.

Quello della Croara, che l’autore ha attraversato più volte al giorno per quasi trent’anni, è un territorio ricco di affioramenti selenitici, di caverne, inghiottitoi, doline e misteri su cui valeva la pena di scrivere un libro. L’ultimo di questi misteri, a pretesto come punto di partenza, è il cartello “Croara” montato sulla via omonima tra le vie Santa Rosa e del Pozzo con la scritta in chiaro per chi scende dal colle della Croara e barrato in rosso per chi sale da San Lazzaro. Come dire che la Croara finisce a metà del suo territorio che invece va fino al confine col Comune di Pianoro dove la via Croara prende nome Ca’ Bianca. Il lato curioso è che il cartello di fine Croara taglia fuori dal territorio della frazione proprio la parte più antica e interessante della Corvariae di cui è stata accertata la presenza dell’uomo sin dall’età della pietra.

Secondo chi aveva collocato il citato cartello il monte Croara, e l’ex abbazia, non fanno parte della frazione nonostante che a monte di quel cartello ce ne siano altri due, uno in via Madonna dei Boschi e uno nell’ex via Benassi davanti alla chiesa di Santa Cecilia della Croara. Lasciate le incongruenze dei cartelli stradali il libro è un viaggio in un territorio di cui troppi ignorano le bellezze pur essendo a due passi da Bologna. Viaggio che parte dalla sua geologia, proseguendo con la scintillante selenite, poi nella Grotta della Spipola con Luigi Fantini, tra castelli medievali e fortezze ottocentesche, il Monte dei Corvi e Cava Gionni, il caso Polvani ancora senza colpevoli, le morti di Daniele Bianchi e Mariano Cologna. Poi ancora l’ex Cava a Filo, la Palestrina delle prime scalate, l’oratorio e i miracoli della Madonna dei Boschi, le messe nere dei satanisti, l’ex abbazia, i personaggi Loris da Porretta, Libero Vitali, Filippo de Pisis, Luciano Atti, Estenio Mingozzi, il Parco dei Gessi, le polemiche, gli animali e le piante.

L’autore Giancarlo Fabbri, giornalista pubblicista, è stato per quindici anni collaboratore del quotidiano “il Resto del Carlino” poi de “Il Domani” e “L’Informazione”. Dal 2012, pur pensionato, è tuttora collaboratore o redattore di periodici del territorio bolognese. Nel 2018 ha pubblicato “Acqua passata. Storie, cronache e personaggi di Pianoro” raccogliendo articoli scritti in oltre un lustro sul semestrale “Savena Setta Sambro” edito dall’omonimo Gruppo di studi.